giovedì, gennaio 4

11 dicembre mussa's place quirimba


Oggi sveglia abbastanza comoda, alle 7. Devo aspettare ce la marea sia abbastanza alta per permettere che la barca passi tra le mangrovie, tra qui e ibo. Di fatto è una barca molto piccola, dal fondo piatto. Salpiamo tutti assiepati. Per alcuni tratti alcuni passeggeri dovranno uscire dallo scafo e camminare, per evitare che la barca tocchi sul fondo. In diversi tratti sento proprio sotto di me che la barca si arena sul fondo sabbioso.  L'ideale della giornata sarebbe procurarsi una estensione di qualche giorno del visto, fare un giro di ibo e tornare a piedi in paradiso...ehm a quirimba. Purtroppo riuscirò a fare poco di tutto questo. Non esiste un ufficio visti a Ibo. Passo da un grande hotel, dove il proprietario mi dice che a Pemba lui è stato multato di 3000 met al giorno per i giorni in più che ha trascorso sul territorio del Mozambico. Ha concluso dicendo che la dura realtà per l'uomo bianco che vive o viaggia in Africa vede i locali cercare di ottenere denaro(possibilmente tanto) appena ne ha l'occasione. Non proprio rincuorato dalle sue parole vado all'ufficio della polizia. Anche qui mi dicono che una estensione sull'isola è impossibile; il passaporto deve arrivare a Pemba dove sono necessari 5 giorni. Quello che possono fare è una dichiarazione dove scrivono che essendo malato o bloccato dal maltempo non ha potuto lasciare l'isola prima della data x. Manca però una settimana alla fine del mio visto e quindi tale documento, alla data di oggi, non ha senso. Se mi ripresento  1 o 2 giorni prima della fine del visto loro sarebbero disposti a emettere tale documento.La visita prosegue in maniera poco organizzata. Non ho la guida con me. Ricordo vagamente la mappa della città di ibo, ma non riuscirò a coglierne vari palazzi storici facendo avanti e indietro sempre dalle stesse strade.
Nell'isola ci sono 3 forti (il più grande di questi è stato usato come prigione dai portoghesi durante la guerra di liberazione. Per le strade c'è una atmosfera parecchio decadente perchè gli edifici stanno andando letteralmente a pezzi. Tale decadenza si scontra con una natura rigogliosa e colorata. Palme e fiori colorati sono ben rappresentati.   Lo stile che prevale è il portoghese, ma si vedono influssi d architettura indiana e islamica, soprattutto nei forti. L'idea è di andare a piedi nell'isola di chirimba. tra 1 ora circa la marea si sarà del tutto ritirata e potrò accodarmi ai gruppi di locali che con passo svelto percorrono il tragitto. Mi procurerò dei sacchetti di plastica, dato che ci sono da fare un paio di pezzi a nuoto (pochi metri). C'è una colonia abbastanza numerosa di uccelli gialli. Hanno un colore molto brillante e sono poco più piccoli di una quaglia. Fanno un nido molto particolare: lo fanno intrecciando fili di erba lunghi, aiutandosi con becco e zampe. Ne risulta una sorta di sacchetto, con entrata a volte dall'alto a volte dal basso. L'erba poi secca e diventa rigido.
Ho passato diverso tempo nella sede di Oikos (associazione di milano) a scroccare la carica del telefono e del power bank, oltre che aspettare che arrivi l'ora sotto un ventilatore.
Purtroppo non mi sono organizzato per tempo e a piedi non è più possibile a prezzo ragionevole, aspetto  la barca sperando che ci sia abbastanza tempo per andare e tornare. Mentre aspetto guardo dei bambini che cercano di far cadere dei manghi da una grande pianta, tirando pietre.
Potrei finire a mangiare biscotti, se non ordino il pasto resto senza cibo. Alla fine rimango a ibo.
Nella guest House ,(bagno agghiacciante che non fotografo per mancanza di luce) ci sono un sacco di granchi rossi che girano.
La cosa comica è che spostando le cose ci si trovano dietro i granchi.
A cena riso, gamberi grigliati(molto buoni, compatti e carnosi) e mapata.
Sono decisamente combattuto. se lascio le isole torno alle strade dell'entroterra.
L'isola di quirinba è munifica. a ibo i sono palazzi storici ed i forti, ma a quirimba si sta molto molto meglio.
Domani avrò 6 giorni a disposizione ed è quindi il caso di proseguire, soprattutto se voglio soffermarmi a Niassa, dove la popolazione Yao è predominante. Il pensiero di allungare il visto mi stuzzica. Stanotte ci dormo sopra e decido.



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