lunedì, gennaio 8

7 gennaio Welena guets house blantyre

Sveglia ale 9.30. Colazione con te, uovo, frutta e patate fritte.Lavo qualcosa e andiamo a visitare la CCIP mission, la missione scozzese che ha dato i natali alla città ; spesso le cittá attuali si sono sviluppate intorno alle missini, inizialmente solo offrendo servizi alle missioni, per poi iniziare ad avere anima e vita proprio. C'è un edificio interessante. E' una chiesa battista in stile scozzese. E' molto bella seppur piccola. E' un edificio  in mattoni rossi con cupole in metallo color argento. Ha 3 piccole navate e tetto in legno. Le finestre hanno vetrate colorate. Sui lati contrafforti e piccole cupole. Sopra l'entrata c'è una sorta di pulpito in legno scuro. Il coro è composto da 16 donne in abito di colore uguale: verde e giallo. Una di loro, a turno, le dirige spostandosi davanti al gruppo. Aspettiamo la fine della funzione appena fuori dalla porta. Ci fanno spostare, dicono che siamo chiassosi.
A pomeriggio incontriamo Zelda, l'amica di tobias. E' una bella ragazza, giovane  e sorridente. Ha un panno attorno alla testa (dice che ha tagliato i capelli e  e aspetta che ricrescano).Ci porta a casa di sua zia. Lei è di lilongwe, ma sta a Blantyre da suo zio. Ci invita a pranzo. La medio-lunga camminata ci vede in vie asfaltate. In città passiamo davanti al supposto edificio storico più vecchio del malawi, il boma di Blantyre. Un edificio basso, con tetto di lamiera (restaurato di recente dall'ambasciata norvegese). Era una sorta di ufficio per le imposte ed il registro. Lì di fronte il 1' municipio, piccolissimo. Per arrivare a casa dello zio (che pare benestante, a giudicare dal filo spinato elettrificato) percorriamo anche dei viali alberati. La casa in effetti trasuda un certo benessere economico, nella sua basicità ci sono mobili, un televisore a schermo piatto e un computer Mangiamo ncima con foglia di zucchina, un sugo di pollo e pomodoro e uova in omelette con pomodoro e cipolla. Uscit di lí raggiungiamo nuovamente il centro. E' sonnolento e la domenica i negozi sono chiusi. I calzolai e i venditori di strada, invece, sono lì. C'è una galleria commerciale in centro! come a milano e napoli! E' molto più piccola e molto meno pretenziosa, ma mi piace l'idea di trovarne una anche qui. Andiamo in uno sports club datato 1898 per una bibita, poi io torno in albergo. Mi faccio indicare una scorciatoia e passo dalla ferrovia. Devo aver fatto un moviamneto sbagliato perchè da lì ho avuto dolore al fondo della schiena, lato sinistro. Spero di stare meglio domani, e di riuscire finalmente a vedere l'ortopedico. Il collo va peggiorando. In hotel dopo un pò arrivani i miei compagni di stanza e decidiamo di mangiare in hotel.
La pasta  è stata un totale disastro; i ragazzi sostenevano che il sapore non era male, ma io sono abbastanza deluso dal risultato.  Sembrava riso e per giunta poco condito; l'aver smarrito il mio olio extra vergine di oliva (ormai al termine) e usato un generico "olio da cucina", immagino di arachidi, ha cambiato sensibilmente le carte in tavola. Se veramente domani sera viene Zelda devo trovarne di qualità migliore, o stare molto più attento durante la cottura. In Mozambico non era venuta per nulla male.
Prima di andare a dormire metto a mollo i pantaloni, sono in uno stato impresentabile, perfino per gli standard locali.

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