domenica, dicembre 17

3 dicembre sul retro di un cassone 300 km a sud di Nampula

Ci svegliamo intorno alle 5 circa. io chiedo di restare nel cassone, dato che comunque la strada pareva buona e pensavo di riuscire a dormire un pò. Al km 228 'autista ha un colpo di sonno e l'auto esce di strada. Da Dietro direi che l'auto ha rimbalzato 3 volte, prima di tornare in carreggiata. da che dormivo sono svegliato per lo sbalzo e ho irrigidito l collo per proteggere il capo. Al 1 impatto al suolo è Scoppiato il lunotto, poi prima di torrnare in strada altri due forti impatti contro il pianale del furgone. Con i miei zaini , tutti i bagagli e il militare armato che saltavano qua e la
Io ho dato colpi con entrambe i i gomiti e ho i muscoli sotto il collo un po irrigiditi.Fortunatamente non ci sono feriti gravi nè l'auto ha investito nessuno.  L'auto però (in prestito per il viaggio) non può continuare, il radiatore perde. Durante la diagnosi del danno devo correte in bagno!! Mi indicano la latrina. È un  recinto di paglia quadrato con circa 1 metro di lato a terra e 1,50 laterali. struttura in legno e fascine di fieno a fare la parte opaca. A terra un buco, in cima ad un innalzamento del terreno. 
Terra rossa.
Scarica di diarrea abbastanza dolorosa.
i tovaglioli di carta di riserva mi aiutano molto, ma ho comunque apprezzato che mi hanno indicato la "doccia" (struttura uguale alla latrina senza buco e con secchiello) e portato del sapone.
Trovo un passaggio per proseguire su un camion di quelli dal muso lungo con n rimorchio che infinito e molto, molto pesante.
Alle spalle del pilota un letto con 6 persone. ci aggiungiamo io e il militare. Il camion avanza molto lentamente, anche se la strada è in buone condizioni. Io decisamente non sto bene, mi misuro pure la febbre, ma non ne ho. Ogni tanto accendo il telefono e verifico distanza e velocità Lo faccio anche alla fine di una salita : 2,8km/h.
Il camionista scende e si rende conto d aver bucato. Probabilmente aveva bucato già da tempo, lo pneumatico è distrutto, tanto che non è possibile staccarlo dal pignone. Sarà un altro camion, con una cinghia, a strapparlo via dal mozzo. Se ho ben capito il camionista non aveva manco il pezzo di ricambio giusto. Ad ogni modo anche questa volta vede una repentina  ospitalità, mi portano uno sgabello e lo mettono all'ombra. Io non sto bene e infatti userò la latrina anche di questo villaggio. Una bella latrina, devo dire.
Un sacco nero faceva da tendina per entrare c'era un antilatrina con un tinello e dell'acqua e attigua , ma separata da un a parete di paglia la latrina vera e propria, più ampia della precedente.
Scarica decisamente dolorosa stavolta.
il caldo è molto forte. La radice di una pianta fa da sgabello a me e al militare. E' domenica e i mezzi sono meno del solito.
Passa comunque un autobus! si ferma e così percorro i restanti km.
Nel villaggio c'era la antenna Vodafone con 2 linee elettriche che ci arrivavano, ma a quanto pare nel villaggio nessuno aveva la corrente.
Arrivato in ostello volevo comprare acqua e frutta poi doccia poi finalmente il letto.
Rettifico:
È domenica,
Pacco di biscotti,
Doccia,
E letto.
Conosco una famiglia di francesi, stanno fumando.
Sulla strada principale vari chioschi offrono cibo da fast food. La sera ceno con i francesi. Sono qui per accompagnare il figlio, dato che è qui per un progetto legato all'agricoltura. Mangio riso e succo di limone, ma lo offrono pure.Fumano anche a fine pasto.
Tonato in ostello scrivo un pò
i francesi, prima di andare a dormire, fumavano



2 dicembre pink papaya chiimoio

Sveglia alle 8. Faccio colazione con dei  manghi e cambio informazioni con una coppia di tedeschi. Viaggiano su un 4x4 con un pianale sul tetto, dove montano la tenda. Esco sapendo che la giornata sarà lunga, ma non immagino minimamente tutto quello che mi succederà. Prendo un chapa tra chimoio e inchope. Prendo posto vicino al finestrino suppostamente all'ombra. Ovviamente sono al sole e sul tetto c'è un sacco di carbone che , con regolarità, scarica schegge di carbone che mi vengono addosso o negli occhi. Fortunatamente gli occhiali sa sole sono abbastanza avvolgenti
La vista spazia . Terra rossa, campi coltivati e alture in lontananza.Nel frattempo nelle pieghe di pantaloni e maglietta ho cumuli di schegge di carbone.
Sulla strada ci sono varie chiese di varie cofessioni religiose. Incrociamo anche una piccola processione festante. Dietro un furgoncino donne cantano e battono le mani. Inchope e il suo crocevia si conferma un posto decisamente privo di ogni possibile fascino.
Ci sarebbero i machibombo , che sono i bus grandi, ma partono da Maputo verso nord e non si capisce bene quando arrivano.
Stamattina, per gli interessati al mio benessere intestinale elenco
massa poco compatta, ma non liquida
rumorosità non eccessiva
Spasmi o dolori quasi nulla
Ho preso il fantomatico machibombo. Posto in piedi. Subito fuori dal paese  la strada si rivela molto malmessa.
Valuto che se la strada non migliora sensibilmente 5 ore di percorrenza non me le leva nessuno.
Ai lati della strada villaggi con case tonde e tetto di paglia, ma anche squadrate, mura in fango e tetto di lamiera. C'è anche una maniera abbastanza comune di intrecciare la palma con cui si fanno le pareti. Vorrei imparare a farlo o Almeno capirne l'intreccio.  durante il tragitto ho visto dei Bambini ad una pompa a mano, una scena che nel nord rivedrò varie  volte. La azionavano in 2 per mettere l'acqua in delle taniche. Nel bagno di pink papaya c'era una stampa di una foto. La foto rappresentava alcune donne con in testa una tanica di acqua.Una scritta in inglese recitava"solo quando trasporti personalmente l'acqua che usi capirai l'importanza di ogni singola goccia". Siamo in molti in piedi e nonostante il cartello che chiede di segnalare situazioni in cui ci sono passeggeri in piedi, con numero dei telefono pare una pratica abbastanza diffusa .Per poter vedere fuori bisogna piegare le ginocchia  o torcere il collo. Nei paesi si colgono scene di fuga dalla calura.
Il termometro interno del bus varia tra 37 e 39 gradi. Ogni tanto segna 40.
La strada non migliora granché, ma c'è un bel panorama (per quelli seduti).
Per quelli in piedi restare in piedi è abbastanza impegnativo.Ad 1/3 del tragitto e i muscoli del braccio e spalla destra  (con cui mi tengo) sono abbastanza provati. La strada è decisamente malmessa e sul bus veniamo sballonzolati. Pare proprio che non si arriva più, la guida dice che a nord dello Zambesi le strade peggiorano ulteriormente, la cosa mi preoccupa. Nella sua magnanimità l'autista ha fermato il pullman per andare in bagno in un posto dove non si poteva trovare né cibo , né acqua. Nel frattempo si cambia autista. Fortunatamente vicino a me c'è seduta una coppia di bambine e mettono a disposizione un pezzo del loro sedile. Con una signora ogni tanto ci diamo il cambio per dare un pò di sollievo alla schiena. Finisco l'acqua quando siamo ancora lontani dalla città.Inizio ad avere troppa fame per ir uscire a non farci caso.
Inizia una vera e propria sofferenza. Non ho acqua da mo' e ho in corpo un tè, un pezzo di pane e 2 manghi   (colazione alle 8). Non ho fatto a tempo a mangiare o prendere cibo se no mi giocavo il bus.
Avvicinandosi alla città è la strada è un po' rattoppata.
Il Sole si fa basso e i colori si scaldano. Per un po' si viaggia addirittura a 104k m/h . A 40 km alla città Si scende di quota, una leggera discesa annuncia la valle dello Zambesi.
Ovviamente arriverò col buio, ma mi pare di vedere in lontananza la terra promessa.
Cibo, acqua
Forse pure un letto, chissà!
Di certo una bibita e un piatto di cibo
Pure senza piatto
1/2 pollo arrosto a morsi
Riso e legumi
Quel che è, basta che sia cibo
Si scende di quota, una leggera discesa annuncia la valle dello Zambesi.
Ho la schiena abbastanza a pezzi.
Per avere il posto assegnato e assicurato sul bus dovrei prenotarlo e mi sa che le partenze sono alle 3am circa.in questo caso potrei valutare un volo interno, cosa che normalmente evito per principio.
Tuttavia, dato che le strade a nord so essere ancora peggiori (e non sarà così) valuto la cosa.
Finalmente arrivato devo cercare da dormire.Volevo approfittare della luna quasi piena per farmi gli occhi.guardando il fiume Zambesi,ma mi viene offerto un passaggio. L'offerente deve passare da Nampula  per un funerale. Ha un occhio di vetro, ma pare sicuro di sè. Ha con sè moglie e 2 bambine legate a defunto. va di notte per risparmiare le gomme (dice). Avrei dovuto (e lo consiglio a tutti cercando un passaggio) assicurarmi che non beva durante il tragitto.
Trovare il posto a sedere da qui sarebbe difficile, per cui ho accettato.sono sui sedili di dietro del pickup le 2 bambine e una adolescente.Il fratello dell'autista ( che mi ha offerto del gin)è dietro nel cassone coi bagagli. Dice che sta lì così può bere e fumare.
Ho passato lo Zambesi meno di un'ora dall'arrivo a Caia. Il fiume è grande, ma purtroppo non riesco ad apprezzarne la portata e le rive.
Meno di un'ora dopo aver passato il ponte, per la serie
"Cominciamo bene!"
Trasmettiamo
"Vendetta sommaria"
Praticamente stavamo andando e sentiamo un rumore secco. Dei ragazzini che avevamo incontrato hanno  lanciato pietre sul vetro.
Quando l'autista realizza che il vetro è danneggiato e torna indietro.
I ragazzini lo vedono e corrono in un campo, nei pressi di una baracca.
L'autista li segue un po', non li raggiunge e  torna molto incazzato . Allora si mette a rompere la capannetta (un riparo dal sole e poco più) sotto la quale stavano i ragazzini. Rimuovendo i pali che sostenevano il tetto di paglia e facendolo crollare.
Il fratello (fumatore) scende dal retro del pick up e mette fuoco alle paglie che erano il tetto del riparo. Il tutto prende rapidamente fuoco.
Tornati in macchina gira nuovamente il mezzo e andiamo via
In effetti sconsigliano caldamente di viaggiare la notte.
..
Pare Che il fratello
...
Quello nel cassone
Che beve gin (il fumatore)
....
È armato
Ci siamo fermati ad un posto di blocco (il 4 )
E dopo aver visto il passaporto ci hanno fatto fermare 100 metri più avanti dicendo che eravamo in curva.
Il fratello è sceso e ha detto che potevamo proseguire che se c'erano problemi aveva un ( non ho ben capito la parola esatta) indicando la zona sotto la cintura sulla destra. Provo a dormire con risultati decisamente deludenti. Le bambine al mio lato dormono, quella vicina a me ogni tanto si appoggiava a mo di cuscino. Un paio di volte mi ha pure abbracciato. facciamo qualche pausa. In quella in prossimità di ponti al Fiume Licungo la luna è grande e si riflette sul fiume.
A 393 km dalla destinazione scopro che Il fratello è armato perché è militare.
Dal 333 km inizia una alternanza sterrato / asfalto. La media oraria scende  sotto i 30 km/h. La luna è grossa .
facciamo una pausa per dormire e sono andato dietro col militare. sono passato dall'abbraccio di una bambina al militare armato che puzza di alcohol e tabacco. Ma almeno ho dormito.



sabato, dicembre 16

10 dicembre mussa's Place quirimba

Oggi ho fatto proprio poco.
La mattina lavo i pantaloni. Il viaggio in barca è stato abbastastanza deleterio per loro.
Nel pomeriggio sono andato nell'entroterra dell'isola col ragazzo della guesthouse. L'isola era intensivamente coltivata a palma da cocco, ma pare che il figlio del creatore della piantagione ha preferito godersi i proventi invece di reinvestire e ora l'intento dell'isola è in gran parte non coltivato e molte palme sono morte .Passiamo ampie zone di prato e raggiungiamo la piazza. E' una grande spianata con al centro un blocco di cemento bianco con scritto piazza . Proseguiamo e raggiungiamo la costa. Prima si incontra un pezzo con sabbia fine e  argillosa, di colore più scuro Da qui di vede anche la costa del continente e la città di Quissanga. Successivamente  la costa presenta parti di costa rocciosa alta pochi metri a pochi metri dall'acqua. Qui la sabbia è gialla e di grana decisamente più grossa. Lasciamo la costa per cercare di raggiungere la piccola comunità che è situata al lato sud est della piccola isola. Si passa per una strada di sabbia rossa. Fortunatamente passa una moto e ci dà un passaggio. In questa parte dell'isola ci sono dei baobab enormi. Compro dei molluschi da dei bambini (sono in conchiglie lunghe 10/15 cm). Proseguendo sulla costa incontriamo vari pescatori di polpi (qui costa 50 met al kg). Li si riconosce prima di poterli vedere. battono i polpi con dei bastoni sula sabbia. Si sento il suono di scudisciate ripetute e quando diventano visibili si rivelano pescatori di polpi. Torniamo indietro con la moto. Cerchiamo una birra, ma la troviamo solo calda. In hotel mangio con il ragazzo un sughetto con polpo essiccato e i molluschi comprati sulla spiaggia. Quando è ormai bui0 da un pò arriva la ragazza israeliana. Le danno una tenda, dentro cui sistemano un materasso E' praticamente in spiaggia. se non piove è la sistemazione ideale. Penso di cambiare  alloggio. Prima di andare a dormire facciamo 4 chiacchiere. Purtroppo non la rivedrò più, peccato. Una bella ragazza, molto solare , con il sorriso facile e un utilissimo pacco di cartine.



9 dicembre mussa's Place quirimba

ciao!
Oggi il clima non è granchè ha piovuto, forse ricomincia e comunque per andare via che sia terraferma o altra isola se piove la si prende tutta, ma proprio tutta con in più il vento. Alla ragazza israeliana incontrata ieri hanno fatto un visto di 3 mesi!  Che invidia che mi ha fatto! Sto seriamente valutando di tornare in Mozambico dopo questi 30 giorni. Ora vedo quanto sono persistenti queste piogge.La signora dice che le prime piogge non sono buone: sono forti e procurano "costipazao".
Stamattina al mercato chiedendo di un posto per la birra, mi si è attaccato uno , visibilmente ubriaco alle 11.30, dicendo che sapeva dove andare , sotto la pioggia, dopo 100 mt gli dico che fa nulla. Questo non mi si è staccato nonostante la pioggia. Anche quando gli faccio capire che non c'è nulla per lui e che voglio andare da solo non si convince e mi segue fin nel campeggio. Se ne va dopo un po'.
Sono ora " prigioniero" nel bungalow ; fuori piove ed è buio. Il bungalow sarà grande 4mt x 2,5mt, col tetto spiovente in bambú e palma. Per ora sul letto non piove. Ho quasi tutto umido. Stasera penso a cosa fare. Se piove anche domani forse eviterei la barca e il probabile cassone del camion. Se invece mi alzo e c'è bel tempo avrò il dilemma. Resto o parto? Qui è molto bello e l'isola di fianco (Ibo) ha anche qualche edificio storico.
Per completare l'opera , se la pioggia non viene assorbita dalla terra, la strada per pemba è impraticabile.
I figli della signora, partiti da Maputo 3 gg fa sono ormai vicini e devono fare quella stessa strada, mi aggiorneranno sulla condizione della strada.
Trovare energia elettrica in una isola in giornata di pioggia non è così semplice. Qui tutti hanno il pannello e la energia elettrica procurata, se poca è preziosa. Per caricare il mio telefono il ragazzo ha dovuto girare 3 case, poi ha trovato dal vicino di un parente. Ho pagato 5 mets per la carica.
Organizzare gli spostamenti non è così immediato. Le barche vanno solo con alta marea e non so gli orari. In un giorno si fanno 3 tratte e non di più.
Una cosa divertente è che si può camminare da una isola all' altra con bassa marea.
Domani forse riesco ad andare con la barca e tornare a piedi (ci sono da fare un paio di canali a nuoto, devo decidere se portare la tecnologia)
A cena riso e pesce bollito.

lunedì, dicembre 11

5 dicembre ruby's hostel isla de mozambique

Sveglia alla prima luce e alle 5 sono già per strada. Percorro l'intera isola nella luce del mattino. Mi colpiscono la chiesa e l'alba sopra il mare. Quando arrivo vicino alla stazione, ho la fortuna di incontrare il signor Gulamu. Si appassiona al rompicapo e mi mostra un camion che fa quella tratta. Non è lui. Andiamo allora all'inizio del ponte, dove i camion pagano dazio per usare il ponte. Lì lavora Tony, che sarà la chiave della soluzione. Tony ricorda quel camion. E' un camion guidato da un isolano, ma il camion è in affitto per quando ci sono parecchie persone. La cosa si complica ulteriormente, senonchè Tony ricorda di aver visto sul sedile posteriore il fratello di un conoscente. In tutto questo il mio telefono era senza credito per telefonare e il collaboratore di tony fa il giro di chiamate che segue. Si procura il numero del conoscente, da lui si fa dare il numero del fratello e infine chiama il fratello del conoscente, che è ancora sullo stesso mezzo più di 2 ore dopo!!In questo modo ottengo il numero dell'autista. Tornerà in serata nell'isola.
Decisamente di umore migliore faccio un giro dell'isola e faccio anche il bagno dvanti alla statua del più noto poeta portoghese, autore della lusitaniade. Poi vado in cerca di una tanica di acqua da 5 litri.  Non sarà una cosa proprio immediata, mentre la cerco visito la moschea (con muro della quibla a nord), un cimitero e il forte che sorge a brevissima distanza dal capo a sud dell'isola. Occupa interamente una formazione di corallo a forma di grosso fungo. Arrivo lì con la bassa marea. Ci sono decine di persone che cercano pesci intrappolati dalla bassa marea o molluschi. Volendo si può camminare fino al piccolo forte, ma ho la bicicletta in prestito e voglio tornare e restituirla. Tornato mi faccio un'altro bagno. Stavolta dal lato ovest. L'acqua è ugualmente azzurra e cristallina. In fondo al molo c'è una scala che agevola l'ingresso in acqua. Ci sono ricci dagli aculei neri e molto lunghi.
Sul molo un piccolo sound system ad un baretto e 3 ragazzi che ballano ininterrottamente. sotto un sole molto forte.  A principio del molo, supportato da Abdul,  compro dei molluschi e mi faccio portare da dei ragazzini dei limoni. Mi portano limoni e piri piri. In ostello cucino vongole e molluschi e devo dire che faccio un pasto poco sostanzioso, ma molto gustoso. Dopo una breve siesta vado a visitare il museo.
Il museo è stata la residenza del governatore dell'isola. Ci sono varie ali del palazzo. Quella del regnante, quella della moglie, e quella della servitù. Negli appartamenti nobiliari con pavimento in legno ci sono varie stanze per gli ospiti, gli amici e gli amici degli amici. Per la servitù sono previsti anche dei passaggi paralleli ai corridoi, per evitare che servitori e serviti si incontrino durante gli spostamenti. Tra gli arredi spiccano delle sedie a sdraio con braccioli lunghissimi, i polpacci venivano appoggiati su questi durante l'ozio.
Annesso al palazzo c'è una cappella per le funzioni religiose. Nel cortile del palazzo c'è una copia della lancia usata da vasco de gama per approdare dai galeoni.
Subito dopo vado a visitare la fortezza presente sul'isola.  La fortezza è stata rimaneggiata ed allargata più volte. La guida mi mostra dove gli schiavi venivano allenati, marchiati a fuoco o messi a morire nel caso fossero problematici. Mi sorprende la grande cisterna, con una eco molto particolare. La chiesetta appena fuori dalle mura è con molta probabilità l'edificio religioso cristiano più antico in assoluto dell'intero continente. A cena aragosta preparate dalla guida. Non è male, ma le spezie usate (per il pollo) non erano adeguate. Ad ogni modo ho mangiato sulla spiaggia con il cielo che si colorava per il tramonto. Una bella cena.

sabato, dicembre 9

4dicembre, ruby's hostel, nampula

sveglia alle 7.30. Oggi vorreiriuscire avedere un medico e ancor più il museo etnografico. A colazione tè . Parlo un pò con uno spagnolo e lavora in zona. Uscendo dei polacchi mi regalano dei manghi. La clinica è vicina. si passa il mercato, una rotonda con l'incorruttibile primo presidente samora micael , con il dito sollevato, l'ospedale, e poi arrivo alla clinica. La clinica ,nella sua semplicità è pulita e pare efficiente. In realtà solo  dopo vari solleciti ho saputo che il dottore era fuori città e sarebbe arrivato nel pomeriggio. Arrivo al useo. Grandi cartelli ben visibili da lontano riportano che il museo è chiuso. Entro e chiedo e in effetti è chiuso. guardo delle tavole "originali e non fotografabili" con la storia del mozambico le migrazioni dei popoli.L'autore delle tavole intercede e la direttrice del presidente acconsente a farmi accedere ala mostra. La collezione è abbastanza povera e ancor meno ordinata geograficamente. All'entrata c'è una bella cartina con le zone delle diverse etnie. e la descrizione degli oggetti si limita a poco oltre la area di uso. Al piano terra Mobilia, tatuaggi vestiario e adorno (ci sono dei piccoli dilatatori del labbro superiore,) simboli di potere, strumenti di musica e giochi,iniziazione, riti e cerimonie. In questa ultima parte si citano adivinho, curandero,feiticeiro e exorcista. Al piano superiore materiali dalla zon a di mueda e nambimba. Ci sono oggetti femminili di qua e maschili di là. Sul fondo qualche maschera per gli iniziati. Serve a non riconoscere chi sta venendo iniziato, nel momento del dolore. CI sono notevoli rappresentazioni in ebano, un curandero e delle colonne scolpite finemente. Vado in bibliotca dove trovo un libro molto interessante. "o povo macua y su cultura". Guardo la tiratura 750, nel 1985. Molto difficile da trovare. Guardo il primo editore e scopro che è una tesi di laurea di antropologia culturale edito dall'università vaticana in Roma!Magari si trova anche in italiano.Ne faccio comunque delle copie. La parte  sulla regione e l'oltretomba (compreso il refresco per la segretaria) mi costa 100met e sono anche in tempo per andare alla clinica.
Lì nuovamente mi dicono che i medico non c'è e decido di lasciare la città. Vado in farmacia. Il farmacista aveva 4 persone nel negozio, ma comunque si doveva pasare da lui, che dava i farmaci in cassa. Tubettone di antinfiammatorio in crema e 2 blister di ibuprofene(al momento non li ho presi). Prendo un mezzo pubblico per tornare in ostello, chiudo lo zaino in tutta fretta e provo ad arrivare a isla de mozambico, i trasporti per la isola pare siano fino alle 20. Parto per le 16. Nella stazione dove vado non ce ne sono in partenza, cambio allora mezzo quando sono al limite della città. Sono seduto davanti che va bene, ma il motore sotto di mè si fa sempre più caldo (meno bene).In questa zona , gli alberi sono grandi, per lo piu manghi. alcuni molto grandi sono ai lati della strada. Per uscire da nampula si sale un pò e  passa un altopiano con piccole cime. Pare roccia carsica, ne vedo di colore chiaro prima e più scure un pò più avanti. Cambio chapa altre 3 volte. L'ultimo per mia grande fortuna è un camion particolare. Resteremo fermi circa 30 minuti prima di partire. Partiamo  nella completa oscurità. Raggiungiamo isla de mozambique attraverso un lungo ponte. . So che c'è un ostello, ma il motorista non sa dov'è . Per farsi indicare la posizione esatta il guidatore prende due ragazzi dalla sorprendentemente animata via principale.  Arrivo in un contesto paesaggistico architettonico sorprendente. La cosiddetta città di pietra , che si distingue invece dalla altra parte della città, un pò più vicino al ponte, pare uscita da un film sul periodo coloniale. Portici e forme delle case sono di stampo evidentemente portoghese. Anche l'ostello, col suo patio e terrazza hanno un respiro mediterraneo. La gestrice è una ragazza molto bella, immagino portoghese. Immagino anche altro, ma non sto qui a scriverlo. Vado a cenare. Ceno con polpette di calamaro e una zuppa di legumi in cui non vedo traccia di legumi. A fine pasto la brutta sorpresa. Non ho con me il portamonete! Dentro ci sono circa 400 met , una copia del passaporto, la ricevuta originale del visto (da dare alla polizia invece del passaporto) e la chiave del lucchetto. In hotel verifico e , quando vedo la gestrice, johanna, mi dice che le speranze sono poche.
Decido comunque di provarci la mattina. Il camion è di sicuro sulla isola.
Lavo i denti e vado a dormire.

venerdì, dicembre 8

6 dicembre casuarina gh

Stamattina sveglia alle 5.45. e primo chapa alle 6.30 circa. L'IDEA è arrivare vicino a quissanga. Da dove con la barca si arriva all'isola di ibu.
Se ne avrò di forze vado anche nell'isola di fianco e sto lì un giorno o 2.
Prendo un chapa e un camion e Alle 1.28 sono a buon punto. La strada per ora è buona , anche se questo chapa ferma per tutti i motivi plausibili.
Prima si è fermato a dare corrente ad un altro chapa senza batteria. Una serie di ferri e un cavo, però, non sono stati abbastanza efficaci.
Queste isole devono essere molto belle. In realtà non sono proprio isole circondate da barriera corallina, sono esse stesse barriera che affiora e su cui il tempo ha riversato sabbia(e terra?). Pare siano rigogliose e come altre isole sulla costa orientale  africana ospitano edifici e/o fortezze coloniali degne di nota storica.
Spero di arrivare prima del buio. Questo chapa  (ora carico) corre per bene.
Il bollettino metereologico vede assenza di alcun tipo di fenomeno da ormai 3 gg
La colonna vincente di oggi per ora vede
Chapa
Camion autostop
Chapa
Chapa
Se la cosa va proprio nel verso giusto oggi nella colonna vincente ci sarà anche la barca.
Piccola nota di colore,a ibu c'è stata una epidemia di colera settimane fa. L'acqua me la porto dalla terraferma. Arrivato al bivio per Quissanga, poco  prima di Pemba riesco ad entrare nell'abitacolo del camion. La guida lo aveva anticipato e in effetti è parecchio accidentato. Quando  le cose paiono girare nel verso giusto, ad un posto di blocco il poliziotto ci ferma e trattiene a lungo il motorista. La conclusione sarà una multa di 15.000.000 per trasporto irregolare di carburante. Il motorista non ha le autorizzazioni, nè può garantire che non i siano fumatori nel cassone insieme al carburante. L'antefatto risale a poche settimane prima. In occasione di un furto di carburante da una autocisterna in panne c'è stata una vera e propria strage. Oltre al tempo per la multa e relativo tentativo di evitarla, si aggiungono tutte le lamentele dei passeggeri per il prezzo (gonfiato in relazione alla circostanza)del supplemento bagagli.
La corsa si conclude alle 5.40 a Mahate. Il proprietario del mezzo è di qua e qui si dferma.
Un bel tramonto rosa con canto del muezzin annnucia che a brevissimo sarà buio pesto.
Nel piccolo paese, che vanta una rotonda al bivio, e  poco più, recupero un panino con fagioli e cipolla cruda. E aspetto un mezzo per quissanga insieme ad una famiglia con vari sacchi da trasportare.
Fra poco farà buio e quindi la barca sarà domani, almeno mi godo lo spettacolo. C''è una bella luna stasera, ma mi sa che sorge tardi e c'è anche qualche nuvola.
Nel paesino dove si prende la barca, Tanganianga c'è un fantomatico stefan's Place con un dormitorio. Spero di trovarlo. Arriva il mezzo e di stefan's place non ha idea, per cui mi faccio portare ad una pensao economica a Quissanga spiaggia.
La pensao si chiama encuentro e Il bagno è molto semplice . E' in cemento sagomato, e ha un apertura enorme. Spero di usarlo concretamente domani.
Stasera ho fatto la doccia con un sapone pregiato e, ovviamente, mi è caduto
A cena ho imparato a fare una salsa piccante che qui si usa parecchio.
- Succo di limone
- Sale (è il conservante, non ne serve molto)
- Peperoncino secco in polvere
Devo dire parecchio saporito. Una cosa curiosa che ho visto questa sera è stata realizzare che quel che pensavo fosse un topo (una ombra scura che attraversava la strada), in realtà era un granchio!
in queste isole vive un granchio di dimensioni colossali (non ho qui il nome della razza), ma arriva ad essere lungo quasi un metro)zampa-corpo-zampa.
La camera è semplice ma direi che mi trovo molto bene.

taglio manuale di un tronco per farne assi


7 dicembre encuentro gh quissanga praia

Sveglia traumatica alle 5.40, intravedo l'alba e mi scaravento n strada. non ho ancora indossato del tutto la maglietta ed ero già in strada, Alla pompa davanti alla gh ci sono delle donne che pompano acqua e un sacco di contenitori di vari colori. Attraverso la zona trafelato e ancora mezzo addormetato e arrivo alla spiaggia. L'alba è bellissima, tanto giallo che si sriflette nell'oceano. I coori cambiano così come le posizioi di questo o quel pescatore.vedo partire la barca della mattina per la isola di fronte e anche un pescatore che incroceremo uscendo dall'isola.Tornando dalla foto h sentito quelli imparerò a chiamare batuchi.
Ieri sera quando sono arrivato qui nel quartiere spiaggia di quissanga stavano suonando. Li sentivo in lontananza.
Quando ho mangiato anche
E quando sono  andato a dormire ugualmente
Stamattina?
Suonavano!
Allora li ho raggiunti.
Ho trtovato dei signori con tamburi.
Ce ne è un'altro lì vicino. Il capotamburista ha anche un fischetto e lo usa senza rispariarsi. Sono sotto un grande albero di baobab  e c'è un piccolo fuoco che viene usato per asciugare le pelli dei tambuiri e farli suonare ancor più forte. Lì mi sono fatto pure un Ballo. Il capobanda di usa  il  fischietto a profusuine per sottolinare il tempo e agevolare i balli.
I balli sono collettivi e sono funzionali alla creazione della coppie.
Ero molto gettonato!!
Nel negozio dove ho preso l'acqua c'e stata una scena che mi ha fatto ridere. La signora , mentre parla con me da seduta, deve allontanare una capra che vuole mangiare i cereali secchi che vende sempre lei. I sacchi sono a 2 metri circa di distanza. Con un bastone che arriva giusto giusto ai sacchi lo sposta da uno all'altro secondo i movimenti che fa la capra. Ogni tanto la capra lancia un belato, la signora risponde in lingua locale che non sono per lei e dopo un pò la capra se ne va .
Tornato in hotel , dopo un' altro po di sonno, mi sono accorciato la barba e ho lavato delle cose. C'era un sole molto forte e la maglia chiara si è asciugata quasi istantaneamente!
Cercando di ridurre il bagaglio per andare sulle isole con un bagaglio meno ingombrante e meno pesante lascio molte cose che poi mi serviranno.
Il cobrador mi dice che La  barca salpa alle 14.30 circa Me lo dice alle 1.15 circa. La barca è completamente poggiata sulla sabbia ed in secca.. Mi sa che non sarà proprio una passeggiata, si tratta di beccarsi il sole dalle 2.30 alle 3.30. facilmente arriverò cucinato. Dopo aver parlato col capitano sono andato nel solo ristorante che c'è e mangiare e cosa mi hanno detto?
non c'è cibo!!  Ho mangiato allora una mistura poco invitante, ma tutto sommato piacevole. manioca secca cotta con calamaretti e qualcosaltro. ovviamente un pò piccante.
Nelle isole per mangiare è ancora differente. Ci sono un numero molto limitato di ristoranti e praticamente bisogna ordinare e prepagare  4 o 5 ore prima! in questo modo il cuoco si può procurare gli ingredienti da terra o dai pochi rivenditori che hanno dei frigo e un pannello solare o un generatore a benzina per farlo funzionare.
Il viaggio in barca è abbastanza emozionante. Salgo quando ancora la maerea non è alta abbastanza per salpare. Anche quando la marea è alta la barca non si solleva, mi sa hce è stata caricata male, tanto che una signora preferisce tornare a terra. Lungo il tragitto il capitano mantiene una rotta molto vicina alla costa mntre il mozzo, costantemente tira acqua fuori dal fondo. Io sono proprio nel mezzo tra il mozzo (che prende l'acqua dal fondo) e ilcaputano (che la butta fuoribordo). praticamente gliela passo io.La parte problematica per i miei pantaloni è che la prima acqua era di un  colore scuro, con tutto quello che c'eras sul fondo della barca, pezzi di carbvone, accumuli di carburante e olio , etc..Inevitabilmente una parte i questa mi cadeva addossoo  Quando capitano e mozzo trovano un modo per buttare fuori acqua senza aiuto diei passeggeri (mi sono dato il cambio con un altro volenteroso)l'acqua buttata fuori era ormai cristallina. L'ultii parte del tagitto la hoi fatta in piedi, attaccato al palo che serve per andare a vela. Il panorama èmolto bello.Mangrovie fanno    a limite alle acque e sono poipolate d vari tipi di uccelli.                                                                                        
Il gestore è molto conosciuto e mi ha detto che quando ha iniziato a promuovere il turismo lo prendevano per matto. Ora invece il turismo pare essere benvoluto sull'isola praticamente da tutti. Mi dice che le spiagge sono più pulite e dove prima venivano buttati i rifiuti e usata come defecatoio . La zona tra spiaggia e strada ora è molto meno sporca.
Con lui andiamo a fare spesa e poi torniamo al campo base.
Il posto, nella sua estrema semplicità,  è veramente delizioso. La sabbia bianca e fina in alcuni  punti è coperta di piante spontanee. Mi danno un bungalow con letto  matrimoniale e rete  mosquitera.
Mi preparano pasta e un sughetto con del pesce (penso tipo minicalamari). Finisco il sughetto col pane, un pasto molto saporito. La sera mi scialo sulle reti.
Mentre scrivevo prima di dormire sentivo rumore come di pietre vicino a me. Guardo e sulle conchiglie c'è un granchio! anche questo sarà stato sui 20 cm, ma era diverso da quello di stamattina. questo era più rosso e con le chele identiche. quando lo ho avvicinato illuminandolo per fotografarlo si è come paralizzato , e quando non era più iluminato ho sentito i passi veloci che se ne andavano davanti all' entrata della camera.



8 dicembre mussa's place


Sveglia alle 8 con la porta aperta. L'idea che limite  delle acque sia dove lo avevo lasciato la sera prima verrà smentito clamorosamente. A colazione te, omelette con cipolla, pane. Spiego latitudine e longitudine alla moglie del gestore che mi aveva chiesto le coordinate del posto dove sono senza saper di preciso cosa mi stava chiedendo  poi vado a vedere e il limite della acqua.
Questo è ben più in la di dove lo avevo lasciato la sera prima.
parecchio più in la.
Camminando per un paio d'ore in linea retta (non verso il punto più vicino) non sono riuscito a raggiungere l'acqua fin dove si era ritirata.
E' una distesa  di sabbia enorme! E oltre al proprio lato affiora anche l'altro lato del canale che inevitabilmente  si forma quanto più affiora sabbia. Ce nè a perdita d'occhio, contornata dall'Oceano o dale mangrovie. Sabbia chiara e colori invece forti, il verde e il marrone scuro o il blu dell'acqua ormai ritirata in bassa marea. Non c'è pieno sole, ma la cosa non disturba dovendo camminare.  la sabbia bagnata di sabbia fina si attacca ai pantaloni che è una bellezza. in profondità pare che ha un colore differente. o così si presenta davanti alle casupole dei granchi. Se coperta di acqua è scivolosa ai miei sandali. Mussa mi ha detto che in altre parti dell'isola, c'è invece sabbia gialla. Speravo di raggiungerla, ma oltre a due bambine (abbastanza mal vestite)dedite a raccogliere molluschi e dei carpentieri marini che sistemavano la barca della linea da Pemba non ho visto. a tratti affiora della roccia ( piena) e del corallo affiorato e sommerso dalla sabbia (cavo e a tondi)In zona c'è un  edificio datato. A giudicare di quella che pare una acquasantiera all'entrata penso sia una chiesetta. Qui la chiamano la casa di vasco (de gama). Lì sotto tende, ma nessuno dentro ne lì intorno. Fumo una sigaretta e tornando verso il campeggio faccio il bagno. Mussa mi ha consigliato di fare i bagni nei canali solo a fine movimento della marea , nella fase di quiete ci sono molte meno correnti dato che l'acqua ormai si è spostata. Ho visto varie specie di uccelli in questa zona, a partire da un falchetto a quissanga prima di prendere la barca, vari trampolieri e un uccello simile al pellicano (a becco dritto), oggi un trampoliere di color blu scuro alto circa 35-40 cm, e poi uno ben più grande, dal lungo becco ricurvo. Tipo cicogna (corpo largo) , ma in generale più piccolo e con zampe più lunghe. Il colore oltre il bianco è il rosa acceso,una banda prima del becco, una fascia sotto le ali un pò come per la cavalletta a missica. A volte inserisce sott'acqua olpre all'intero lungo collo anche tutta la parte rosa della testa.
Torno in guesthouse e sono arrivati 3 ragazzi . 2 polacchi e 1 israeliana. Una scena un pò paradossale , mangiamo alla stessa ora in tavoli differenti. Un sughetto di pesce e polipo (non pareva del giorno) ma era comunque decisamente buono. A proposito di polpo, la gestrice non lo mai mangiato  arrosto, glielo faccio provare (penso io). Mi ha però mostrato un polipo sotto sale di grosse dimensioni, domani lo voglio fotografare. Pomeriggio tranquillo, la sera siamo usciti per la spesa. Ho provato una bibita locale, deve essere tipo una birra di miglio. La assaggio solo. non è male , poco alcolica , un pò densa e praticamente senza gas. Scopro che la fanno con l'acqua di pozzo non bollita e rinuncio. Dopo quello iniziamo una lunga ricerca di una birra economica, senza risultati, ma almeno torniamo con la penna. A cena sugo di granchio . C'erano 2 corpi e 2 chele. Quando ho chiesto a mussa cosa si lascia del corpo del granchio e lui ha detto
se come todo
in effetti ho lasciato praticamente nulla dei corpi. Dopocena con belle stelle
il limite del mare era a 5 mt dalla staccionata


domenica, dicembre 3

24 novembre wiani pariango beach motel tofo

Notte non proprio piacevole, l'allarme di un frigo lasciato aperto è andato avanti a lungo, poi sono andato a vedere cosa era che suonava e dopo averlo chiuso la situazione è tornata alla normailtà. Colazione con dei manghi e del tè.  Conosco salvo e giulia, 2 italiani che stanno viaggiando in auto e coi quali passerò diverso tempo durante la giornata di domani. Lui è pescatore e la mattina condividiamo qualche informazione. Poi vado al mercato del pesce dove mi faccio illustrare qualche razza locale e addocchio delle vongole (resteranno una dolce speranza). Vado a informarmi per il cosiddetto ocean safari, una escursione di un paio d'ore durante la quale si dovrebbe incontrare lo squalo balena e la manta.Mi dicono che però lo squalo balena non viene avvistato da ormai una settimana e so che il periodo in cui stazionano in queste acque finisce a metà novembre. Decido quindi di aspettare e vedere se oggi ne avvistano e in quel caso, fare la escursione il giorno dopo. Le macchie sulla pelle aumentano, non so se sono morsi di pulce che al sole si arrossano o se sia il sole la causa unica di queste macchie, si sicuro c'è che appena la mano prende un pò di sole le macchie aumentano di colore. Torno in hotel e faccio un bagno. L'acqua è molto limpida e di un bel colore azzurro. oggi voglio andare ad inhambane. La città ha un clima rilassato e un passato coloniale. Inoltre c'è un piccolo museo e una moschea antica. Compro del pesce che mangerò stasera con leigh e prendo il chapa. La cittadina ha in effetti quel clima rilassato tipico di alcune città del mediterraneo. Ampi viali spesso alberati e alcuni edifici in stile coloniale.
Il museo, nella sua incompletezza etnografica, offre comunque degli spunti. Vengo a conoscenza del distillato locale (totonto) e ella birra locale (wuputsu) entrambi di produzione casalinga, della tradizione medico/magica locale (curanderismo) di cui c'è l'abito, del significato della bandiera mozambicana ,delle case tradizionali e di alcune informazioni sulla storia della città corredato da foto, a lungo legata al traffico di schiavi, prima ad opera degli arabi e poi degli europei. Un documento del 1855 riporta il numero degli abitanti liberi (855) e di quelli in stato di schiavitù (3192). Con un certo orgoglio leggo che l'unico ad opporsi al traffico degli schiavi sia stato un italiano naturalizzato portoghese Carlos Antonio Fornasini (1805-1868) ad inhambane dal 1831. Altri documenti spiegano le tratte di schiavi nel tempo e poi c'è la porta originale di un edificio che faceva da magazzino di schiavi in attesa di essere imbarcati (a inizi 1900!!). Uscito di lì visito le moschee, di cui una è all'interno del recinto scolastico La baia a nord della città durante la bassa  marea è praticamente tutta a secco, con alcune barche poggiate sulla sabbia scura. L'edificio più antico della città è la cattedrale di nostra senora de la concepcion. La prima chiesa, in legno , appare in una mappa della città del XVII secolo ed era all'interno della zona fortificata.L'edificio attuale è del 1854, l'orologio venne donato da una famiglia locale nel 1930 circa. Ci sono altri edifici di cui alcuni in stile coloniale. Quello che più mi ha impressionato è il magazzino degli schiavi. Ho rimediato qualche spina nei piedi per arrivarci, ma ci tenevo a toccare con mano i muri di un posto tanto aberrante.
Da lì sono stato nel mercato centrale per comprare gli ortaggi necessari a cucinare il pesce. Una signora sbaglia darmi il resto e poi mi prene in giro perchè glielo chiedo. La cosa un pò mi secca, ma comunque proseguo il mio giro  e vado a prendere il chapa. Non volendo aspettare il prossimo lo prendo al volo. Il risultato è che viaggerò in piedi piegato in 2.
Arrivato  a tofo cucino il pesce con leigh e poi passo un pò  i tempo cn arcadi e la sua (molto bella, oggettivamente) ragazza.
L'intestino per ora regge




venerdì, dicembre 1

30 novembre german backpacker villanculos

Sono  a pambara, vicino a villankulos. Sto aspettando il bus per chimoio.
Arriva ad un orario indefinito tra le 10.30/11 e le 12 abbondanti.
Ho mangiato polenta bianca e spezzatino (carril )di gazzella e ora, come si suol dire "aspetto e spero". La gazzella era buona, ne porto le tracce tra i denti, nella memoria, sulla maglietta e anche sui pantaloni.
Una volta sul bus pare che l'autista non ne voglia sapere lontanamente di fermarsi, per cui TUTTI consigliano caldamente di non bere.
Devo decidere dove fermarmi. Di sicuro voglio stare una notte a caia, sul fiume Zambesi. Prima c'è anche il parco naturale di Gorongosa, ma dormirci costa tanto e devo valutare bene cosa fare.
Alla fine ho ceduto,non ho preso il bus ( che non si faceva vedere) e ho preso un mezzo più piccolo e un po più caro.
Mi hanno fatto notare che se tardava magari arrivava pieno. E probabilmente sarei arrivato col buio.
Dall'altro canto magari trovavo qualcun altro per proseguire insieme o condividere la camera.
Con me sul retro un ragazzo ha una bottiglia di coca cola con dentro del rum. Ha iniziato il viaggio sobrio. Poi, da  ubriaco è diventato un po molesto.Prima del ponte sul fiume save c'era un posto di blocco, lo hanno fatto scendere e quasi se lo tengono.Fortunatamente no.
Ha mostrato a tutti un passo della bibbia (penso fosse la bibbia) in cui si imponeva al fedele di non bere solo acqua.
Alcuni gli hanno fatto notare che si faceva riferimento al vino, semmai.
La  strada è peggiorata sensibilmente. L'asfalto , quando c'è ha grosse buche, i mezzi circolano più sulle banchine che non sull'asfalto.
L'alveo del fiume save è ampio e sabbioso. Ci sono anche ampie zone con alberi. Il ponte è abbastanza imponente, con colonne alte in cemento. È tipo ponte sospeso, con varie coppie di pilastri. Passiamo vari ruscelli (bunga,ribembe,per citarne alcuni) e dopo una prima fase dove sono secchi ora sotto i ponti un pò di acqua ne passa. Passiamo anche un altro fiume rilevante dopo il Save. L'acqua è decisamente torbida. La vegetazione sta cambiando. Si sale un pò di quota, si aprono panorami e la vegetazione si infittisce.
Resta comunque una vegetazione tendenzialmente bassa, con alberi episodicamente oltre i 6/7 metri. I versanti delle alture sono fittamente ricoperti di un verde molto più uniforme dei tanti verdi differenti visti vicino a Maputo.
il passeggero magro ,ma ingombrante, che ho al mio fianco dopo essere stato cazziato varie volte si è tranquillizzato, ma ora sta riprendendo vivacità. Deve andare dove devo andare io. Sto pensando di depistarlo per non trovarmelo tra i piedi anche nel chapa e nella città di Chimoio.
Arriviamo finalmente a Inchope.
È un crocevia fondamentale dei trasporti in Mozambico. Un po come lo snodo di Bologna per le autostrade in Italia.
Solo che qui c'è una fila di negozi identici e un traffico importante di camion che sollevano terra fina. Un postaccio insomma.
Per la cronaca il ragazzo ubriaco non ha preso il mio stesso chapa, l'autista non lo ha voluto.
Per arrivare a chimoio ( si legge scimoio)ho fatto 2 ore in un chapa scomodissimo perché qui c'è un ostello gestito da una donna tedesca, una supposta miniera di informazioni.
Ecco. Lei è in Germania e il nuovo gestore ( che di informazioni ne ha pochissime) inizia il 1 dicembre. Stasera addirittura paga per dormire.
Esco a mangiare alle 10 circa. La città non è proprio invitante, non mi sento granché sicuro. Provo 2 ristoranti ma sono chiusi. Il 3 mi fa sedere, mangio frango no o plato.
Era meglio se trovavo chiuso pure quello. Penso di essermi intossicato. C'era l'uovo e onestamente pensavo di non mangiarlo, ma poi lo ho mangiato. Il risultato è che  appena tornato ho avuto una scarica di diarrea.

1 dicembre pink papaya hostel Chimoio

Svegliatomi alle 8, ho qualche problema a contattare la riserva e inoltre non sto benissimo. In bagno gran concerto con relativa abbondanza di liquidi. Valuto di non fare proprio nulla.
Ho un farmaco "tappo" di una casa farmaceutica  brasiliana, per ora vedo se il fisico reagisce, se no se le scariche si ripetono valuto una soluzione  chimica. al problema.
So che a pochi km c'è la cosiddetta faccia di vecchio, una formazione rocciosa a forma di volto umano e  distante 70 km circa una riserva per il riadattamento di animali feriti o malato .Poi mi animo e parto.Il paesaggio, nel tratto di strada tra Chimoio e Messica è decisamente verdeggiante e dimostra di essere ad altitudini superiori al livello del suolo, versanti morbidi sono ammantati da alberi slanciati spesso alti intorno ai 6 metri e di un verde brillante. Paiono piantati per la pianta regolare, sono praticamente equidistanti gli uni dagli altri. La strada è ampia e molto trafficata. E' infatti la grande arteria che permette alle merci di zambia e zimbawe di arrivare al porto di pemba. E' spesso a due corsie e i camion qui sono parte rivelante del traffico. Alcuni di questi, sul lato posteriore hanno del filo spinato per evitare attacchi e relativi furti. Prendo un chapa al volo e infatti devo stare in una posizione molto scomoda. Il prezzo inevitabile per evitare attese in stazione è la scomodità del viaggio. I chapa partono pieni e poi raccolgono gente per strada.
Raggiungo la riserva con una moto passando su una strada sterrata. il lago si palesa varie volte sulla sinistra della strada.
La visita è stata gratificante. Le premesse non erano ottime, essendo il sole già alto gli animali spesso stanno a riposare. Detto questo sono riuscito a vedere zebra, giraffa, impala e un altro animale indefinito sfuggente alla vista. La riserva è compresa in una lingua di terra che si incunea nel lago artificiale creato da uno sbarramento. Le dighe per generare corrente elettrica o per immagazzinare acqua sono abbastanza comuni e il Mozambico è un grande produttore di corrente elettrica. La diga più grande del mondo pare sia qui,sul fiume Zambesi.
oltre agli animali vediamo vari funghi, una cavalletta maschio  che quando vola rivela ali di un rosso brillante, alcune aquile che volano molto alto e un buon numero di funghi. Tra questi un parassita che ha forma di fungo spugnoso arancione. E' molto velenoso e ammazza la pianta su cui attecchisce. La guida mi dice che spesso ci si trovano mosche morte sopra, una volta che ci si poggiano sopra muoiono per il veleno.
Tornato a Chimoio cerco di raggiungere la testa di vecchio, ma il tempo che il sole mi lascia è poco e la periferia di chimoio non mi dà gran sicurezza . Mi fermo a distanza utile per una foto e torno indietro.
Compro quel che mi serve per la cena e un dell'acqua, poi rientro in ostello. C trovo i ragazzi del peace corpse. Una organizzazione americana che manda volontari un pò in tutto il mondo per fare soprattutto insegnamento. resteranno per 2 anni. Sono un gruppo affiatato e co loro andrò in un locale a vedere musica dal vivo e bere un paio di birre. La musica locale prevede cantautori supportati da un pop elettronico. Dopo un pò mi raggiunge anche philip, il gestore della guesthouse. Con lui tornerò in ostello.



29 novembre German backpacker villankulos

Day off
Oggi pensavo di fare lo spostamento verso nord che avevo previsto e preventivato  , ma dato che il posto dove sono è parecchio piacevole, dato che ancora non ho preso un giorno di pausa e soprattutto dato che mi dicono che quando mi animo alle 11 è tardi per spostarmi decido di stare qui a fare intenzionalmente nulla. Farò un pò di test con la macchina fotografica e a godermi quiete e panorama. Come detto il colore dell'Oceano continua a variare e passo un bel pò di tempo in veranda. Noto che tra la costa e le isole ci sono ampi tratti in cui la sabbia è emersa.
Condivido con uno dei ragazzi londinesi la colazione (decisamente abbondante) dell'ostello e la integro con  un paio di manghi. Finita la colazione lavo un paio di magliette.
Vado con l coppia di londinesi a fare un pò di spesa e comperare dell'acqua. Al ritorno prendo un mezzo pubblico urbano. devo dire che i locali sono molto scherzosi. Le ragazze soprattutto.
In ostello lavo i pantaloni e scrivo un po.
Arrivano poi dei tedeschi, li aiuto a comunicare e poi con loro vado nella baia immediatamente a nord di villankulos i locali frequentano la spiaggia in città, ma mi volevo fare un paio di foto. Il bagno non sarà esaltante. Acqua tiepida, qualche alghetta e un paio di grosse meduse. Nella baia grosse barche di legno che sono a pezzi e qualcuno cerca di ripararle. Anche a riva si sistemano barche, ma queste ultime sono messe decisamente meglio.
Di ritorno mi sono comprato un pesce. Lo propongono legato per le branche e lo vendono in mezzo alla piazza. Ho contrattato per il pesce, per i pomodori e per le cipolle. Mentre tornavo per strada, col pesce a penzoloni (non facciamo facile ironia) molti mi chiedevano increduli se avevo preso solo un pesce.
Viene venduto con una foglia arrotolata che passa sotto la branchie ed esce dalla bocca. Fanno un nodo e te lo porgono
Verrà a trovarmi amarant la sera. Cucino con lui, ma non mangerà con me. Parliamo dell'obbligo scolastico in Mozambico e dell'Università.I voti sono in 20esimi. Poi cazzeggio un po e vado a  dormire.


28 novembre bamboo beach motel villankulos

il 28 sveglia abbastanza shokkante alle 7 e corsa dal tizio che suppostamente  doveva fare un prezzo migliore di quello di marina. Marina è una ragazza italiana che è venuta 6 anni fa come cooperante e poi si è stabilita qui. Ora gestisce con altri il baobab beach backpacker. Alla fine praticamente mi mette sulla barca di marina(in buona sostanza mi ha fatto perdere tempo). Il mio costume è rimasto a tofu, ma riesco a farmene prestare uno (in realtà poi dovrò pagarne l'affitto). Una partenza concitata mi vede partire con una tariffa che non prevede cibo nè acqua. l'acqua la procuro, il cibo poi mi verrà proposto sottobanco dai dipendenti della compagnia. In tutta questa concitazione la macchina fotografica e il telefono restano in ostello.
la destinazione è l'arcipelago di Bazaruto. Un parco naturale  che durante la guerra civile è rimasta l'unica destinazione turistica offribile. Questo ha portato ad offrire solo resort super cari (si vedono vari elicotteri fare avanti indietro a portare facoltosi turisti, tanto per capire di cosa stiamo parlando). Vanta alcuni laghi di acqua dolce all'interno delle isole principali e in essi varie razze di uccelli e rettili, di cui alcune endemiche. Fortunatamente per  la pelle è un pò nuvoloso. Il tragitto si rivela abbastanza impegnativo. Tra vento ,onde( e relativi schizzi sui passeggeri) e sole coperto arriviamo tutti infreddoliti. Segnalo l'avvistamento di un delfino in lontananza e uno che attraversa la rotta della barca, proprio al di sotto della prua. Approdiamo all'estemo sud di bazaruto. Qui c'è una duna delle dimensioni di una piccola collina, sarà alta 150 mt circa. Arrivato in cima provo ad individuare un passaggio da un lato della costa all'altro per fare un giro. Non ne vedo e quindi torno fondamentalmente da dove sono partito (ho poi letto che c'è qualche coccodrillo che vive negli acquitrini che supponevo di attraversare a piedi).
Dalla cima della duna si vede la costa est. La cosa bella di questi fondali subito sottocosta è che al cambiare della marea cambiano colore. Affiorano banchi di sabbia e comunque non è tipo una cartolina, fissa nel tempo. La stessa parte di costa cambia colore dell'acqua, se non proprio dove c'è acqua ora, tra 6 ore sarà parte della spiaggia. quindi dalla cima della duna all'andata vedo alcuni colori, e al ritorno, altri. La sabbia è molto molto chiara più vicina al crema che ad un qualunque colore marrone. Il beige molto chiaro è decisamente troppo scuro per definirne il colore. C'è qualche elemento di giallo molto chiaro e anche, rarissimi granelli neri. E' finissima, al limite dell'impalpabile. Bisogna strofinare indice e pollice per sentirla. La cosa che più ci si avvicina è la farina. Solo che non è totalmente bianca e, seppur finissima, ha una grana, cosa che la farina non ha del tutto. Ecco, sui banchi irregolari di questa sabbia, disegnati e modificati dalle forti correnti, lo spessore dello strato di acqua fa cambiare da azzurrino a turchese ad un azzurro chiaro tendente al bianco , poi ancora più bianco finchè non affiora la sabbia. Poi, alla rovescia ad orari che non sono sincronizzato con giorno e notte. Le maree mi sorprendono molto.
Tornato sulla cima della duna torno sulla costa ovest e la percorro un pò. Camminare è più stancante, si affonda parzialmente nella sabbia. Ad un certo punto, affiora anche della roccia scura, è molto frastagliata, ma molto bassa.
Incontro anche dei bambini. La cosa mi sorprende un pò. Decido di percorrere alla rovescoia il sentiero che stavano percorrendo e arrivo in  un piccolo villaggio. Le case sono basse e tonde, apparentemente sono interamente di paglia, poi all'interno scorgo la struttura portantein legno. La saabbia inizia ad essere troppo calda per una passeggiata rilassante e torno verso il campo base. Lì trovo i ragazzini che avevo visto prima, mangeranno quello che lasceremo noi per primi e i membri dell'equipaggio subito dopo.   Mi era stato offerto dal cuoco un prezzo forfettario per partecipare al buffet. Io ho abbassato ulteriormente (avevo solo quelli con me) e mi hanno detto sì. Per cui pranzo con pollo e pesce arrosto, riso,insalata,un sugo con verdure e frutta. Sono perfino preoccupato per una eventuale congestione. Praticamente ci hanno dato tutto questo cibo , dopo 20 minuti circa partiamo con la barca e il tragitto in barca dura altri 20 minuti. poi si sta in acqua con pinne e maschera per 40 minuti circa.
il fatto è che la temperatura dell'acqua è superiore a quella del mare mediterraneo. e quindi loro il rischio congestione non lo considerano minimamente
Lo snorkeling è appagante. L'acqua non è affatto fredda e limpidissima. Vedo una murena di più di un metro. I coralli non sono coloratissimi, ma sono comunque molto belli e popolati da tanti tanti pesci. Tutti molto colorati, magari neri, ma non ne vedo color di sardina. Poi hanno varie forme, c'è quello con la fronte sporgente, quello con il naso molto lungo (il cosiddetto pesce trombetta), quello affusolato e stretto, o meno affusolato,  quello con le pinne ventrali molto avanti , vicino alle branchie o ancora più indietro, quasi a metà del pesce stesso. Poi pinna corta, lunga , colorata etc. Insomma una gran varietà di colori e forme. Passo anche su una sorta di "prateria" immaginate un intrico di piante grasse. Il colore del corpo della corallo è marrone scuro, e agli apici c'è un azzurro molto intenso, simile al blu elettrico, e più avanti , invece stessa situazione, ma agli apici c'è un colore simile al giallo.
Dopo lo snorkeling ci portano sull'estremità nord dell'isola di Benguerra. Sostanzialmente è la propaggine estrema dell'isola. In cima alle basse dune c'è della vegetazione spontanea, per il resto una estesa distesa di sabbia assolata. Praticamente  dove la marea non arriva mai cresce qualcosa, il resto è una zona dove anche per pochi giorni l'anno la marea copre la sabbia e non cresce nulla. Fa molto caldo, ci asciughiamo e torniamo a riva.
Mi faccio lasciare a nord di villanculos, dove altri clienti scendono dalla barca. Tornando in hotel trovo un ostello più  economico e decisamente più accogliente e decido per il cambio. Passo a prelevare del contante e arrivo nel nuovo ostello da uomo facoltoso. Birra e cena con  carne.
Nel ristorante troverò una coppia di ragazzi londinesi visti a tofo. Sono  dei ragazzi molto minuti e di colore, che io avevo pensato fossero indiani. Prima di andare a dormire parlo con un ragazzo tedesco che , come molti altri incontrati in Mozambico, una volta che trovano il posto che gli piace, mettono a riposo lo zaino e restano nello stesso posto fino al termine della vacanza. Proprio non riesco a dargli torto, spero di portare a termine il mio programma.
L'intestino funziona bene, ne ho avuto una prova evidente prima di andare a dormire.

27 novembre bamboo beach gh villankulos


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Oggi mi è  venuta l'idea un po folle di cercare di arrivare a manyikeni. Coi mezzi per ora ha funzionato. Autostop sul retro di un pick-up, poi chapa e ora devo aspettare un mezzo per farr 10km e poi gli ultimi 5 a piedi. Oggi secondo me si può fare, è un po nuvoloso. Domani mi sa gita in barca, se non è nuvoloso , se no mi sa che finirò cucinato. Ho lasciato il costume a Tofo. Mentre lo stende o continuavo a dirmi "devo ricordarmi". E mi sa che ora è li appeso. Non ho ancora aperto per bene lo zaino, ma non ricordo di averlo preso
Fortunatamente i km a piedi sono stati 3 e non 5. Dall'altro canto quasi 2 li ho fatti sotto la pioggia. Il sito è in rovina e lo sapevo, ma speravo di portare a casa qualche informazione in più. Ci sono 4 cartelli con 4 linee ciascuno. Ora, mentre scrivo su una panchina un ragazzino curioso guarda il mio schermo a 3 cm dal mio orecchio. Si chiama Manilu, è alto circa 1 mt e 10, porta pantaloncini scuri e una maglietta strappata rosso scolorito. E' scalzo e sorride ogni volta che i nostri sguardi si incrociano. A breve devo riprendere la strada del ritorno. E sperare che passi qualcuno che mi carichi (e che non piova mentre aspetto, anche).
Per la cronaca appena arrivato alla strada ha cominciato a piovere. Dopo un po' Mi ha caricato Carlton su un camion abbastanza scassato. Appena salito mi ha mostrato la piccola bottiglia di gin e, subito dopo averla finita, mi ha detto "questa è finita, ne hai un'altra?"
Come detto era un camion e abbastanza scassato. Mentre percorrevamo la strada (vedi sotto) vibrava tutto e faceva un notevole baccano. Carlton ( e il gin che aveva in corpo)aveva una gran voglia di comunicare. Era stato in sudafrica vari anni, ma aveva avuto dei diverbi con la famiglia e con lo stato, e pur essendo ereditiero di un pezzo di terra era ormai in mozambico da anni e non aveva alcuna intenzione di tornare in sudafrica e confrontarsi con il sistema giudiziario lì vigente. Mi accompagna fino all'incrocio per villanculos.
Di ritorno da manyikeni sono stato all'ufficio turitico a cercare di trovare un buon prezzo per la escursione. Mi ha consigliato male, devo dire. Poi sono stato a casa di isaac, amarant e Claudio ( i nomi di mamma e sorella non li ricordo) dove ero stato invitato per cena. arrivato lì abbiamo fatto una lunga chiacchierata al buio (c'è stato un black-out di 1 ora circa) poi abbiamo mangiato (io con i figli in cucina, i genitori davanti alla tv). poi sono tornato in ostello
Abbiamo parlato per un po' e dice che nella tradizione locale la pioggia è un segno che dio approva quel che hai fatto. Beve , ma è credente e ama molto le persone e la vita.
Si è preso altre 2 birre (dice che parlare fa venire sete)
Mi ha lasciato. Devo dire che l'autostop convince. Meno tempo, spesso gratis e il mezzo cambia spesso
Stasera sono inviato a cena a casa di un ragazzino conosciuto ieri sera. Sono stato a casa loro, il padre parla inglese e si chiama Claudio

26 novembre wihani pariango beach hotel tofo

oggi sveglia alle 9 circa . Pioveva.
chapa per inhambane, poi traghetto inhambane-maxixe e , nelle ultime 5 ore, ho percorso i 200 km tra qui e maxixe. Tutte contrattazioni serrate e abbastanza impegnative. Non tanto per il passeggero, ma per il bagaglio. Il traghetto ha voluto più per trasportare lo zaino che non  per me. Idem il primo chapa. Il traghetto sará su una piccola barca in legno (coperta, per fortuna) con motore fuoribordo. Sui pilastri in cemento del molo c'erano decine di granchi. Il viaggio si rivela più lungo del previsto, con lunghe soste quando il chapa si svuotava quasi completamente. Ho notato anche che l'autista andava veloce col pullmino pieno e rallentava quando invece non lo era.
ad ogni modo avrei fatto decisamente meglio ad aspettare il bus grande. ho preso questo perchè partiva subito, ma ha fatto un paio di soste lunghe e poi si ferma ogni 5 minuti. L'ultimo è salito  bordo con 2 galline vive.
fortunatamente sto riuscendo a scrivere. Di oggi non c'è moltissimo da scrivere e quindi  potrei andare a pari fra un paio di giorni.
Arrivato a villankulos l'autista di chapa dimostra di poter essere incluso a pieno titolo nella categoria tassista.
L'ostello manca totalmente di atmosfera, il cibo è caro e sono solo panini , la cucina a disposizione è sporca e il pentolame a disposizione vecchio. Esco a cercare cibo e incontro amarant. Amarant è uno studente di scuola superiore. Parla un pò di inglese e mi invita a casa sua. Ho una piacevole conversazione con Claudio (il padre) e Isaac, il fratello nella loro sala con divani e televisione grande. Esco di lì che è tardi. Compro pane e uova. Dopo una pulizia energica della pentola (non antiaderente), mi mangio uova (e alluminio della pentola) e manghi.
Il dormitorio è pieno di zanzare.

domenica, novembre 26

22 novembre bul bul guesthouse, qissico

Sveglia naturale intorno alle 8. Mi dà il buongiorno il cane della famigliola. E' un meticcio di taglia media, pelo corto marroncino , coda lunga e orecchie attente. E' molto docile e simpatico. Guardandolo, più di una volta mi è stato ancora più chiaro quanto sia bello fare n cazzo tutto il giorno. A colazione provo la papina. Una zuppa a base di riso,latte di cocco, latte e poco più. Non mi è piaciuta per niente, ho dovuto aggiungere un sacco di zucchero e per aspettare che si freddasse il sole si è alzato ulteriormente. Nel frattempo però mi sono fatto spiegare cosa è la muringa. Ne avevo sentito parlare da Arcadi che ne ha preso un pò  in polvere al mercato centrale di Maputo. La muringa è una pianta spontanea super vitaminica che cresce un pò in tutta l'Africa. Diventa un albero ma si può usare anche quando è solo un arbusto. Ha la foglia piccola e piccoli fiori bianchi tipo gelsomino. Fa delle bacche tipo carruba. Quando sono mature diventano dure e cadono al suolo. In molte delle tradizioni culinarie dell'Africa la si trova in varie forme e accoppiata a vari ingredienti. Il seme si presenta in una scorza rigida e va sbucciato col coltello. Esterna a questa scorza 3 piccole membrane longitudinali al seme, equidistanti tra loro. Il seme inizialmente sa di liquirizia, poi diventa estremamente amaro. Con le foglie si può fare anche una tisana, ha profumo di bietole ed è di colore giallo. 
Finita la papina vado verso la spiaggia. E' molto vicina alla guesthouse e si fa annuncviare da una duna color rosso acceso.
La spiaggia non è male . Ci si arriva scavalcando dune alte 5/7 metri arrivando da terra e poco più di 15 venendo dalla spiaggia. 
La sabbia è di questa duna è fina, ma non finissima. Color ocra tendente al rosso, c'è anche qualche parte di giallo e pochissimo nero. Quella della spiaggia invece tende al giallo più che al rosso e ha una grana leggermente più grossa.
Ci sono parecchi granchi rosa. Ne ho catturato uno di colore più chiaro, secondo me quando invecchiano si schiariscono perché quelli rosa più acceso erano più rapidi. Se ne stanno sul bagnasciuga e quando arriva una onda si accquattano.
Tutto il tempo così.  La spiaggia è larga una 15ina di metri, ma da l'impressione di essere infinitamente lunga.
I pescatori lanciano da riva una lenza con un piumbo e poi aspettano. Alcuni in piedi, altri si addormentano con la lenza in mano. Quelli in piedi per evitare di ingarbugliare il filo dopo averlo passato tra le mani lo fanno passare tra l'alluce e l'indice del piede.
Le esche le procurano sul posto. Sono simili a bacherozzoli che vivono nella sabbia sotto al bagnasciuga. Li prendono con una rete mentre l'onda si ritira in mare. 
Volevo comprare del pesce, ma non sono riuscito. Ho parlato con Fabiao ( più grande e abbondantemente sdentato) e nilson (parecchio più giovane). Purtroppo non avevano pesce da vendere. Ci torno stasera , se riesco. 
Sulla via per tornare dalla spiaggia noto il canto di 2 uccelli che si rispondono l'un l'altro. Mangio uova con pomodoro e cipolla, bevo una birra e mi metto a dormire.
Mi sveglio in tempo per fare una doccia e montare il telescopio. Purtroppo il mirino del telescopio è fuori centro e senza una particolare batteria non siriesce a centrarlo. Guarderemo la luna e cercheremo di inquadrare Saturno, ma l'esperienza si rivela più frustrante che divertente. Il binocolo, invece , dà grosse soddisfazioni. Per cena insalata e vado a dormire alle 12 circa



23 novembre bul bul guesthouse qissico

Sveglia naturale. Mi fanno notare che non ho segnato una carota tra gli ortaggi presi. Mi vergogno abbastanza. Inoltre è nuvoloso e quindo ho deciso di spostarmi a tofu.
La strada è ben tenuta, presenta qualche saliscendi e ai lati ci sono alberi di vario tipo. I più belli hanno fiori rossi. Per il resto la vegetazione non è molto fitta.
La strada non è molto trafficata e mi stupisce la quasi assenza di camion.essendo la via parallela alla costa penso che le merci viaggino sulle navi e così il governo salvaguarda l'integrità dell'asfalto.
Tofu è famosa per le sue spiagge e per i suoi fondali. Si è creato un minuscolo villaggio che offre servizi a turisti, vacanzieri, sub e Surfisti. Si ha la possibilità di vedere lo squalo balena, la manta gigante e altri pesci di taglia gigante. Non a caso il centro studi dei giganti del mare (MMF, marine megafauna fondation) è proprio lì.
Li vicino la città di inhambane offre qualcosa in termini di patrimonio storico e culturale. C'È anche un museo sulla storia della città che visiteró di sicuro.
Di certo il posto dove sono stato (e la bulbul guest House) tra i più belli e rilassati in cui sono mai stato. Arrivato prima di imhanbane vengo reindirizzato su un altro mezzo. Un mezzo locale che passa dai paesi. È più lento e costa meno. Praticamente così il 1 autista fa la cresta sul tuo biglietto per la corsa rapida. Passare dai paesi si rivela in realtà piacevole, la strada rossa,le signore che vendono manghi mi trasmettono tranquillità. Ne compro anche qualcuno. Finalmente a imbahane  ultimo cambio. Il mezzo parte già pieno all'inverosimile, ma il cobrador riesce a far entrare svariate altre persone. Sono piegati con la schiena sul tetto del pulmino( lo proveró personalmente il giorno dopo).
Arrivo a Tofo che è buio e in ostello trovo Leigh, il ragazzo australiano.  Parlo anche un pó con una ragazza tedesca. A cena riso con calamari insieme alla tedesca, la sua amica e un ragazzo ceco che dorme nel mio stesso dormitorio. Ho provato il piri piri per la prima volta. È violentissimo!! Con pochissimo le tempie iniziano a battere tipo sound system alla festa reggae, ritmo non veloce, ma potente.
Leigh aveva del cibo in più, ma non mi sono arrischiato.
Sono andato a mangiare fuori con dei ragazzi conosciuti qui. Riso con sugo di pmodoro e calamari fitti.

21 novembre the base hostel, maputo

Sveglia alle 4.10. Recupero quello che ho in frigo e prendiamo la navetta. In teoria possiamo scegliere dove stare, ma i posti migliori sono già stati scelti. Inizialmente mi metto davanti, ma poi realizzo che avrei addosso il sole a lungo e cambio posto. La campagna è una campagna bassa, ci sono vari tipi di alberi, ma non sono fitti. Ogni tanto qualche campo di canna da zucchero e vari tipi di colori verdi. Dopo un pò vicino a me si siede una ragazza estremamente carina. La voce che le ragazze locali siano molto belle sta trovando conferme giorno per giorno. Un pò dormo e un pò leggo. Il colore della terra si va via via più chiaro aggiungendo note di giallo. Passiamo vicino a Chidenguele, di cui mi hanno parlato molto bene. Purtroppo non ho modo di arrivarci; o meglio , arrivare ci si arriva, ma gli hotel sono carissimi. Sul bus , a 2 posti da me c'è una ragazza con in grembo una bambina. La cosa curiosa è che la bambina ha ancora in bocca  il seno della madre e stanno dormendo entrambe.
L'autogrill da queste parti consiste in una sorta di attacco alla diligenza di giovani donne che propongono prodotti che vanno dalle bibite al pane, ai prodotti della terra. Comprare dal finestrino del bus deve essere conveniente perchè molti lo fanno. In una fermata ho comprato un sacchettino di cipolle. Sarà parte del menù i prossimi 2 giorni. Arrivo a Quissico alle 12 circa. Nella zona ci sono dei laghi costieri lievemente salmastri di un colore turchese molto bello. Fa molto caldo e mentre sto cercando una tanica di acqua. Mi contatta Diderot, il gestore. Finisco in una sorta di ostello gestito da un olandese.
Lui si definisce rifugiato climatico. È qui per fuggire dal clima olandese.
Il posto è molto molto bello ed isolato.Faccio una passeggiata pomeridiana , mi perdo pure. Mi aiuterà a ritrovare la strada dell'ostello la barchetta a remi della gesthouse, giusto in prossimità della risalita. Tornato in ostello farò una grassa dormita. Mi sveglio alle 5 passate. Per cena matapa (una verdura locale) con latte di cocco, arachidi tritate , cipolla aglio, gamberetti e riso.  Molto buono. Arcenia mi fa notare che le arachidi e il latte di cocco sono la base di praticamente tutti i piatti nazionali.  Quando ho finito di mangiare Il cielo stellato è superlativo.In tutta la guesthouse c'è praticamete una sola lampadina in cucina. 1 lampade ad olio davanti al bagno senza tetto (la lampada è da portare con sè al bisogno) e 1 per indicare la camera collettiva. Nella camerata (interamente in legno e giunco) una lampada a LED ad energia solare.
Diderot mi presta il suo binocolo e gli faccio vedere la applicazione per avere delle mappe in tempo reale del cielo stellato (skymaponline). Lui è entusiasta e il giorno dopo monteremo il suo telescopio. Durante la notte starò per un bel pò di tempo guardando il cielo on una discreta soffisfazione.  Vado a letto alle 12 circa.