venerdì, dicembre 22

Marrakech - faro 2023

 Marrakesh – Faro 12/25 novembre

 

Atterrato a Marrakesh incontro il buon Adriano, che mi mostra l’hotel di suo gusto.

Il bagno è molto bello, c'è la colazione e la terrazza ha pure una piccola piscina tipo 1.50m x 3m

Dopo la sveglia con colazione (Adriano spalma in sicurezza burro,miele e marmellate sulla frittata) facciamo un giro del centro, e guidato dai sicuri passi di Adriano passiamo dalle tombe saadiane . Purtroppo a causa del recente terremoto sono visitabili solo in parte. Decido di salutare al mansour solo da fuori ed entro nella vicina moschea (in consolidamento) e  facciamo un ragionamento sull'importanza del turismo in città . Entriamo nei mercati per finire al Museo della musica. L'edificio stesso vale il biglietto. Decorato in vari stili (XVII e XVIII secolo) ha decori floreali e geometrici, anche in foglia oro.il proprietario ci mostra dettagli dei decori della stanza centrale (molto bella). La storia riporta un soggiorno in queste stanze di che Guevara.

C'è una musica che defirei  pacchiana e poco gradevole, esattamente come l'eccessivo profumo di Argan.

Dopo tante parole la vasca non è stata usata propriamente.

Il nostro è stato dentro fino a sotto la cintola tipo pisciata in mare per poi uscire.

Ho le prove,ma non vuole la foto circoli

Ecco perché stiamo pagando 40€ a testa a notte

Stasera appena prima del tramonto abbiamo mangiato un piatto tipico di Marrakech.

Era un po' presto, ma siamo andati comunque.

Il piatto si chiama Tanja , che definisce il recipiente e il piatto.

Si mettono carne e spezie in una anforetta, lo si chiude e si mette in forno tutto il contenitore per svariate ore. La carne risulta tenerissima. Viene servita in un piatto di tajin con il pane e senza posate .

Noi abbiamo riconosciuto carne di vacca, buccia di limone, aglio e forse curcuma (c'era parecchio intingolo giallo).

Bel posto con vista sulla piazza e una discreta colonia di gatti e di ossa sui tetti a lato terrazza.

Arrivati appena dopo fine pasto è salito sulla terrazza , ha iniziato a raccogliere i cuscini e ci ha detto che il ristorante chiudeva.

Il cibo era buono e se ti cacciano  a fine pasto vale doppio.lui ci ha cacciato a pranzo appena finito.

Dopocena trattativa serrata per comprare delle ciabatte e tè di spezie .

Il mio preferito si riconferma Mohamad (mi pare bancarella 71).

Lo avevo provato con Elio quando siamo stati a Marrakech e devo dire che rispetto a quello di ieri questo era più saporito.

Dopocena parlo con un bancarellaro del sud del paese e faccio un giro delle mura vicine all' hotel.

In effetti parecchie sono puntellate.

Tra i canali via satellite della camera c'è al qus.

Scene di guerra e indottrinamento apparentemente 24/24

14 novembre, marrakesh , riad l’esprit des patios

 

  Stamattina sveglia alle 9 , colazione sul terrazzo e altro giro della medina. Notiamo altri crolli, soprattutto di case tradizionali (si notano decorazioni sui muri e vari materiali da costruzione tra cui ammezzato in giunco). Notiamo una guardia davanti al Palazzo che volevamo visitare. La famiglia reale è in visita e non si può entrare. Dopo un infruttuoso giro all' ufficio postale in cerca di francobolli (ne hanno solo che raffigurano il re o il principe) continuiamo il nostro giro. Giro nel bazaar delle spezie e visita alla sinagoga. La troviamo super  presidiata. Ci dicono che c'è l'ambasciatrice americana in visita nella sinagoga. Successivamente beviamo un tè in una piazzetta con alberi di agrumi. Notiamo un gattino che molesta un piccolo pollo.

A pomeriggio cambiamo camera. l bagno è più divertente,cieco e senza ventola  ha la porta minuscola : è larga 40 cm circa e ci arriva alla scapola, il piatto doccia appena dopo il lavandino e prima della tazza è incassato 15 cm scarsi nel pavimento e la porta non si chiude .

A pomeriggio visitiamo il palazzo Bahia. Begli ambienti in stile nord africano/ottomano. Si compone di vari patio con e senza giardino. Sono molto belle le cesellature del legno, le volte in legno pitturate, l'armonia dei giardini e le maioliche che compongono mosaici a terra. Con Adriano facciamo un paio di foto artistiche. Dopo aver lumato con dovizia 2 ragazze appena fuori dal palazzo ci facciamo 2 chiacchiere: sono di Brescia e di Bassano, ma la comunicazione non decolla e quindi poi ognuno fa il proprio giro. A cena optiamo per un ristorante panoramico. Io mangerò tajin di manzo e prugne (buono).poi torniamo in camera e Adriano va a dormire presto. Io esco a cercare del dentifricio. Mentre giro per la città che si avvia alla notte fonda apprezzo il servizio nettezza urbana (carretto con mulo e stradino) , le bancarelle di cibo che smobilitano e ascolto un po' di musica dal vivo di musicanti sulla piazza. Mohamed ha chiuso e bevo un tè di spezie da un suo concorrente. Poi torno in albergo

 

Mercoledì 15 novembre Riad borj jem,al fnaa

 

Sveglia alle 9. Colazione alle 9.30 sul terrazzo piccolo e soleggiato. Caffè, marmellata,pane, latte uht parzialmente scremato (l'orrore del Valtellinese medio, mi specifica Adriano), spremuta,uovo sodo e frittella locale. Ci salutiamo con Adriano e prendo il treno alle 13 circa. In treno sonnecchio. Il paesaggio è decisamente bello. Profili rocciosi completamente aridi si intervallano a colli ugualmente brulli. Qua e là ci sono piccoli agglomerati residenziali che punteggiano la distesa di terra  ocra scuro , a tratti rossa, a tratti rocciosa.

Arrivato in città mangio un po' di pesce fritto. La particolarità del pasto sta nel succo di frutta che mi viene servito. Insieme a polpa di albicocca c'è della purea di barbabietola.

Ciò che nelle guide accomuna Settat, capitale della provincia marocchina, con Tiraspol , capitale della transinistria - che ancora devo vedere- pare essere l'unicità della attrazione presente in città: una statua equestre.

Varie fonti riportano che l'unica cosa da fare a Tiraspol sia guardare le palle della statua del cavallo di ferro presente in città; non so perché nessuno cita mai le narici che immagino ben visibili nella statua di Tiraspol.

A settat oltre alla statua (troppo alta in mezzo ad una gran rotonda per apprezzarne palle o narici)In città ci sono anche un paio di moschee antiche, una kasba dalle mura molto ben conservate, vari palazzi amministrativi in stile andaluso e un buon numero di nidi di cicogne sui tralicci più alti .

I locali sono curiosi e cortesi e trovo anche chi mi chiede di essere fotografato.

Dopo 3 ore mi pare di aver concluso la mia sommaria esplorazione e prendo il treno per kenitra.

Ci sono almeno 8 gradi meno che a Marrakech. Tra Casablanca e Rabat c'era nebbia. 

Sulla strada per kenitra la vegetazione torna presente. Una volta raggiunta la costa passa le zone urbane di Casablanca, Rabat e la pianura litoranea. A tratti c'è nebbia . La stazione di kenitra è nuova e  decisamente grande . uscito devo prendere un taxi che mi mostri un hotel economico . La tassista mi porta all'hotel la gare, proprio davanti alla vecchia stazione dei treni.. La camera è trash il giusto, con copertina blu e con coperte spesse leopardate. il tocco è  l’i nsegna lampeggiante al neon a 3 metri dalla finestra e letti tosti. Il bagno in comune non lo ho ancora provato, ma vedo una bombola, per cui in teoria la doccia calda c'è.

Esco e trovo una situazione molto vivace: c'è un esteso mercato serale che andrà avanti fino a sabato, diverse bancarelle sono rimaste montate. Mangio una scodellina di ceci e un cono di  fave lesse con spezie. Poi girovago un po', ma non riesco a perdermi. .Parlo con dei ragazzi che infornavano una sorta di piadina in un forno a gas. C'è anche un po' di disagio, gente che guarda nei rifiuti, gente vestita macilenta, cani che girano nelle strade vuote.

la città è di fondazione moderna e il centro, di storico, conserva molto poco. Domani vado sulla costa. C'è una paese con una piccola riserva di acqua dolce spero di vederci dei volatili.

La zona è stata abitata inizialmente addirittura dai fenici, e c'è un mito che ha avuto degli sviluppi da queste parti.

16 novembre hotel la gare kenitra

 

Mi sveglio a mezzogiorno e la giornata pare buona. Mi precipito alla stazione dei gran taxi per andare a mehdia plage.

Si passa accanto al lungofiume, la base dell' aeronautica e il castello di mehdia.

Arrivato alla località balneare faccio un giro sulla ampia spiaggia , non saprei se è alta o bassa marea, ma la spiaggia è ampia una 30ina di metri. Oltre la fine dell' abitato si vedono dune che seguono il litorale a perdita d'occhio. Resto un po' lì ad ascoltare le onde che si seguono, parallele, facendo piccoli boati quando si girano su sé stesse. Ci sono 2 ragazzi che battono la spiaggia con il metal detector . Il meteo è incerto e non so se fermarmi o no. Chiedo alla scuola di surf, ma quando mi dice il prezzo mi giro per vedere se effettivamente parla con me (forse aleggia lo spirito di Adriano). Ringrazio e proseguo la mia visita puntando il castello. Mangio una brioche e uno yogurt e cerco il mezzo. La Kasbah da fuori è molto bella, anche impressionante, se vogliamo. È in una posizione molto panoramica che domina l'estuario del fiume e le zone circostanti. Le spiagge appaiono enormi. Questo scalo,al sicuro dalle onde è stato utilizzato da tutti quelli che sono passati da qui, dai fenici in avanti. Ha una bella entrata con 2 torri e dall' arco di entrata (decorato) si intravedono degli altri archi subito oltre l'entrata. Come sia dentro non lo si sa: è puntellata e per indicazione del ministero non si entra. il gentile signore che è lì mi mostra dei punti da dove fare delle foto. Ha lavorato in barca 30 anni e un incidente all' occhio lo ha portato a terra. Mi mostra gli stabilimenti che inscatolano ed esportano sardine e mi sconsiglia di andare da solo a vedere il lago (che si vede da vicino il castello). Successivamente visito un vicino cimitero dove il guardiano mi offre un tè e poi faccio un giro nel paese. Passo dal mercato e mangio un pessimo panino al pollo, patatine e salsa Algeria . Il meteo pare volgere al meglio , ma devo comunque tornare in città: ho finito i dirham.

In città resto colpito dal numero di uccelli davanti al mercato del pesce e di nidi e di cicogne che stazionano in città.

Prendo infine il bus.Quella immanente sensazione di fregatura si fa più forte quando pago il bus, ma non ho modo di verificare, devo prenderlo a volo . La zona che attraverso appena prima del tramonto è fertile e completamente coltivata, spesso con serre.

Per gli appassionati di astronomia il tramonto in questa posizione  34°44′54.04″N 06°20′56.1″W è alle 18.15 circa

Arrivato senza contanti in hotel faccio un giro per cambiare,ma ci metto un po'.

L'hotel è nella piazza centrale. Nuovamente facoltoso, vado in un ristorante sulla piazza: mangio una buona zuppa di pesce e un tajin da dimenticare. Poi inizio una passeggiata che mi porterà a vedere una bella parte della città, ma un cane mi morde! Erano 2 e mi sono anche discretamente impaurito.

La ferita per fortuna non è nulla di che e vedo dei cuccioli, per cui spero sia per quello.uno dei ragazzi mi accompagna alle urgenze per l'antitetanica. Mi visitano subito, ma non mi fanno le iniezioni , mi rimandano al giorno dopo. Notte non proprio tranquilla .

 

Venerdì 17 novembre hotel Cervantes Larache

 

Appena sveglio esco per andare all' ospedale. Alle 9 se scirca la città pare ancora sonnecchiare. In taxi mi accorgo che ho i pantaloni alla rovescia. Arrivato in ospedale mi mandano all' ufficio di igiene. Trovo tutti gli uffici deserti, ma poi fortunatamente si popolano. Dopo essere andato a comprare la mia dose di richiamo di antitetanica mi fanno l'iniezione. Devo tornare alle 13.30 già mangiato (no carne e pesce). torno poi sul luogo del delitto e vedo i cani! Una persona gli dà da mangiare e chiedo. Mi dicono essere sani. Ora colazione con dei dolcetti

I dolcetti della pasticceria che ho trovato aperta erano solo a base di pasta di mandorla, e io li cercavo al miele. Così ho optato per una torta al cioccolato, devo dire che mi è piaciuta.

La parte vecchia della città mi piace molto, ha molto in comune con Granada e i centri storici Moreschi del sud della Andalusia. C'è un giardino con leoni in pietra e architettura che richiama i patio della Alhambra. La piazza del mercato ,leggo, è stata costruita dagli spagnoli ha 2 porticati ai lati . Sulla stessa piazza campeggia la moschea del venerdì, in stile andaluso, con un bel portale con la cornice della porta in pietra scolpita e gesso. Ci sono dei murales al piano superiore dei porticati e ne  ho visti diversi (vecchi e nuovi) nella città vecchia. La città vecchia riporta le vie con indicazione in spagnolo. Di ritorno dal centro vaccinale cerco ancora il cane incriminato. Ne vedo uno molto somigliante, anche lei con le mammelle grandi. Sono decisamente tranquillizzato, ma comunque farò la profilassi. Prossima dose il 24 (in Portogallo) e poi l'8 di dicembre in Italia.

A pomeriggio  incontro Omar. mi dice che a breve salpa e torna domani mattina con il pesce fresco.lo ringrazio nuovamente e vado in camera.dopo la farmacia punto la spiaggia che si apre oltre l'estuario del fiume loukkos. La costa qui è tendenzialmente molto alta e l'arenile è circondato di rocce alte e rosse poco oltre la fine delle dune. La sabbia è a grani grossi e decisamente colorata, ci sono tanti toni di più colori, spiccano l'ocra scuro, il rosino, il giallo,poco grigio e un po' di bianco .alle spalle della spiaggia un "altopiano sabbioso" alto circa 5 MT sulla spiaggia.  tra i vari arbusti/piante che vivono sulle dune uno simile allo spinacio è il più diffuso. Trovo anche un fiorellino giallo. Nella parte "bassa" c'e parecchia plastica portata dal mare: mentre sulle dune è parecchio meno. Aspetto il tramonto e bevo un tè poi l'idea è tornare in città.

isaac il mio autista è poco più giovane di me. nel 96 ha preso la barca ed è venuto in Italia. È stato sei anni in Italia , poi si è spostato in Spagna. dopo quattro anni stato espulso in quanto senza documenti.mi confessa che in molti oltre me gli dicono che pare più anziano. in effetti è molto magro,in. Generale abbastanza sciupato e gli rimangono tre quattro denti. mi faccio lasciare dalla parte opposta della Medina . In vista delle fortificazioni portoghesi. Larache ha una bella Medina con zone coperte ,scale e diversi muri non proprio a piombo, mentre nella piazza centrale del paese (che si chiama Plaza de Spagna) è in stile spagnolo . Torno sul luogo del delitto e incontro Omar e dei ragazzi suoi amici. Uno di loro ieri ha visto la scena e ora so quale cane mi ha morso. I ragazzi sono simpatici, anche se comunichiamo con molta fatica. Uno sa un po' di spagnolo, l'altro sa un po' di francese e poi c'è Omar che però ha bevuto ed è un po' alticcio.omar fa il pescatore e fisicamente è un Torello.  quando lui è via il testimone mi chiede se sono per Israele o Palestina .gli dico che sono per la Palestina e perché. Lui era molto arrabbiato con il proprio primo ministro perché ,non ho capito come, ma in qualche modo deve aver supportato il lato dello Stato di Israele. Guardava guardava la foto sulla banconota e lo picchiava, o platealmente lo sputava . Era molto deluso da questa cosa. Andiamo a mangiare un panino con la  tortillas e poi sono andato in camera . Qui  ho il mio da fare con unguenti e cerotti. La ferita per ora pare andare bene ,i cerotti che ho preso hanno un adesivo eccezionale.  staccarli dalla pelle mi fa più male del morso del cane.

La sera faccio anche un giro del mercato. Vedo pesce freschissimo e mangio ceci , fave bollite e una harira . L'antibiotico regolarizzerà un po' la dieta, sono un po' irregolare con i pasti .

 

 

Sabato 18 hotel Cervantes Larache -camera 17

 

Mi sveglio alle 11:00 . colazione con spremuta di melograno e limone . i dolcetti al miele non li trovo manco oggi, eloquenti piatti dal fondo pieno di miele mi rimandano alla prossima volta. Faccio una doccia difficile con l'acqua o a 3000 gradi o senza temperatura quando ero già oltre l'orario di check out. Lascio a malincuore la camera, la finestra con arco a sesto acuto e vista sull'oceano, il pavimento storto in più punti su cui balla il tavolo senza sedia e l'attaccapanni storto pure lui iniziavano a starmi https://protect-us.mimecast.com/s/jWA2Cwp51js92W0AFRbUok?domain=familiari.il primo mezzo che trovo che va a nord va ad Asilah.  ho una memoria di esserci stato ci torno ed effettivamente c'èro già stato. Faccio un veloce giro della medina e dei bastioni, ma per i miei gusti è una medina fin troppo regolare,in piano e con un po' troppi negozi per turisti.andando verso Tangeri c'è qualche km di costa sabbiosa, poi la costa torna alta e dall' altra parte della strada la terra si alza in  colline verdeggianti che proseguono morbide fino a tanger. sulla strada della camera passo dei mercati e mangio qualcosa per strada in una bancarella compro due prodotti da forno che pensavo  essere salati e invece una era dolce e una salata. Una volta presa la camera (abbastanza tremenda) vado a vedere la Medina. Ero

un po' dubbioso se fermarmi, non avevo gran ricordi di Tangeri. Questa volta mi sono trovato molto bene. Mi è piaciuta la medina,  con le sue strade strette , con scale e discese tra  edifici di 3/4 piani . mi hanno chiesto se volevo hashish forse 50 volte in 3 ore di passeggiata. La stessa mi porta sulla promenade. Ad Asilah ho visto dei ristoranti di pesce : ora vorrei una frittura e so dove procurarla .Rinosco dei posti dove ero stato: in particolare l'hotel Continental , che campeggia sulla grande piazza dei bastioni e del porto. Ricordo che avevo accompagnato una persona con la quale avevamo viaggiato insieme e avevamo preso un tè. La friggitoria 2 mari per me la temono anche sott'acqua in entrambi i mari. Forse è uno dei gironi infernali dei pinnati. Mi danno una bella porzione e vedo che scorre un sacco di pesce sui tavoli. e poi risalendo verso l'albergo faccio un giro un all' estero della medina. Allungo un po',ma passo da una necropoli fenicia . Qui nel buio sopraggiunto trovo tante persone sedute sulla roccia viva scolpita a suo tempo per i defunti. la Spagna e le sue luci erano visibili in più punti. All' estremo ovest un faro . La sera entro in una teteria per un tè e ci trovo diversi gggggiovani che fanno giochi in scatola e si sfondano di canne.

 

Domenica 19 hotel funduk Tangeri

 

Sveglia alle 11. Continuo ad andare a letto tardi e a svegliarmi tardi di conseguenza. Con oggi dovrei riuscire a cambiare ritmo. L'idea è andare vicino alla frontiera con Ceuta per riuscire domani a vedere Ceuta e Gibilterra (e quindi devo svegliarmi presto).

La strada tra Tangeri e castillejo è panoramica (meglio il lato sinistro). Appena fuori Tangeri si  percorre il litorale montagnoso. Le morbide colline lasciano il posto a ripidi crinali con pinnacoli in pietra bianca o molto chiara. Al livello del mare ho visto ampie spiagge che digradano in bassi fondali rocciosi. Il fondale diventa profondo un 30 ina di km a est di Tangeri, dove è stato fatto un grande porto per il traffico container, già da lontano si vedono le gru bianche. A quel punto la strada vira a sud, scavalcando montagne molto verdeggianti dai crinali spigolosi e ripidi.

Arrivo a destinazione a primo pomeriggio, il paese non pare offrire molto, ma sono stanco e decido di fermarmi. Mentre faccio un giro esplorativo incontro Sufiè . Mi avvicina mentre passeggio ed entra a buon titolo nella galleria dei personaggi celebri incontrati nei miei viaggi. Ha 35 anni, 2 figli a Ceuta e 3 processi aperti in Europa (Ceuta, Madrid e Marsiglia). è qui a  perché sta aspettando che finiscano i 2 anni di condizionale .

Candidamente mi confessa che fa il trafficante, prima portava droga in Europa, ma da qualche anno sposta persone, dice che dà più soddisfazione, oltre ad essere più redditizio.

Ha cominciato a portare persone a Ceuta di notte (ben visibile dal lungomare di castillejo), per poi passare ad altri lidi dell' Europa continentale . Con la giusta barca bastano 40 minuti (se ho capito bene). Facciamo un giro del paese: c'è il mercato domenicale. Individuo un hammam per la serata, mangiamo un panino e poi vado a dormire.

Mi sveglio quasi 4 ore dopo. Vado a fare il mio hammam e poi mangio un tajin di polpo.

Lunedì 20 hotel Tarik , Fnideq

 

Il programma della giornata è ambizioso, ma fattibile: vedere Ceuta e Gibilterra. L'alba sul mare, prevista per le 8.02, pareva a portata di mano e propedeutica al progetto. Metto la sveglia alle 7.30, la sveglia suona impeccabile, ma spengo il telefono.

Mi sveglio (ben riposato, va detto) alle 9.30. Finisco tutti i dirham comprando dolcetti al miele e frutta secca che saranno colazione e pranzo. La frontiera per uscire dal Marocco mi impegna per un po'; il mio ingresso nel paese non risulta dal terminale.

Non ho le carte di imbarco. Mi risolve la situazione il profilo della compagnia low cost. Con un paio di telefonate verificano che ero proprio su quell'aereo; timbro sul passaporto e all'uscita sono in Europa.

Il nome Ceuta pare derivare da 7, come i colli della minuscola penisola. Una storia molto travagliata: tra spagnoli, portoghesi e mori la città è passata di mano un sacco di volte.

Nel XVI secolo il re di Spagna, stanco delle incursioni ha fatto realizzare un canale largo 5 MT circa, di fatto separando i bastioni dalla terraferma. Ci sono varie statue e busti nel piccolo centro storico: geografi della storia antica che parlano di Ceuta, ercole che separa le colonne, vari per i militari che hanno presidiato e presidiano la città ,il sindaco ucciso dai franchisti in quanto repubblicano e una con l'articolo 14 della costituzione in cui si promulga l'uguaglianza di tutti gli spagnoli di fronte alla legge.

Spiccano alcuni edifici e lampioni in stile barocco e neo barocco.

Non ho visto il bastone chiamato "aleo" . Il bastone è parte della storia della città. Il comandante portoghese che prese Ceuta disse al regnante "Señor, con este palo me basto para defender a Ceuta de todos sus enemigos".

Il bastone se lo passano di comandante in comandante ed è ancora nella cattedrale della città .

Mi imbarco alle 13.45. il mare è un po' mosso e la barca beccheggia un po'.

Il monte di Gibilterra appare poco dopo aver lasciato il porto.

È una altura di roccia chiara a strapiombo verso est e ripida e ammantata a ovest. L'idea è visitarla e poi dormire alla linea o a Siviglia.

La visita di Gibilterra si riduce ad una rapida passeggiata, in modo da poter prendere il mezzo per Siviglia. Il centro storico ha caratteristiche anglosassoni, con pub,guida a sinistra , indicazioni delle strade in inglese, gente pallida per strada e uno spiccato accento di British english nell' aria.

Come mi aveva anticipato Stefanino la parte più divertente è forse attraversare a piedi la pista di atterraggio,posta di traverso alla via di accesso al centro storico. Il centro storico consta di una strada pedonale principale (Main  street) e di un paio di parallele carrozzabili. Lo spazio appare da subito merce preziosa, non ne avanza nemmeno un po'. Tutti gli spazi capestabili hanno una funzione e i cartelli legati al parcheggio selvaggio sono chiarissimi. Parcheggio fuori posto = macchina rimossa. Non è un caso che bicicletta e monopattino elettrico siano i mezzi che più si vedono utilizzati. Alla base del monte di pietra calcarea ci sono diversi tunnel, alcuni con scopo militare, altri per collegare parti della cittadina in assenza di spazio a cielo aperto. Ho comprato una sterlina di Gibilterra:  vale 1.25€.

Mi contattano dall' ospedale per la iniezione antirabica, mi chiedono dei documenti che invio.mi faranno sapere quando presentarmi all' ospedale di Faro.

Per andare a Siviglia il pullman percorre la costa passando da tarifa. Arrivo a Siviglia alle 22.30 circa. Prendo un ostello e faccio un giro del centro . Il centro di Siviglia è molto ben illuminato e passeggiarci è decisamente gradevole. Torno in ostello e vado a dormire alle 12 circa.

 

21 novembre Sevilla Kitsch Hostel Art

 

Anche qui l'alba è poco dopo le 8. Grandi progetti la sera prima,ma poi mi alzo con calma.  Idea vincente, dal terrazzo è evidente che il clima continentale e il fiume hanno generato nebbia.

Vado verso la stazione continuando ad apprezzare il centro storico : colorato, eterogeneo e con tratti innegabilmente ispano-moreschi.

Prendo un biglietto per Faro, ma verosimilmente andrò a Lagos,per poi riavvicinarmi a Faro nei prossimi giorni. Scene di panico alla stazione: io e una ragazza non troviamo il bus, chiediamo a 3 addetti e l'ultimo finalmente ci manda al giusto marciapiede.

Compro 2 sorta di brioche (rotoli dolci a dirla tutta)1 al cioccolato e 1 alla crema.

Sono delle bombe, dopo quello al cioccolato sono sistemato e posso prendere l'antibiotico.

Poco fuori Siviglia la nebbia scompare e il bus passa per zone fondamentalmente pianeggianti, con qualche limitatissima increspatura molto morbida del terreno interamente coltivato.

Arrivò a Lagos nel primo pomeriggio. Mentre cerco da dormire mi rendo conto del panorama . In lontananza si vede la baia interamente circondata da scogliere alte di colore ora beige, ora rossiccio. Prendo da dormire e vado a fare un giro cercando le spiagge e scogliere . Il centro storico e i marciapiedi, come visto altrove, sono in cubi di pietra (tipo porfido) bianco e nero. Con questi nelle piazze e viali vengono realizzati disegni e decorazioni. Seguo dei ragazzi con un cane. Si passa davanti a delle fortificazioni moresche, il club della Vela e si va oltre. Sono 4 e non sono più proprio ragazzini. 1 di loro è norvegese ed è venuto con la sua barchetta, facendo cabotaggio. Uno di loro è stato in italia tempo fa e si è trovato bene, mi offre un cannone. Appena fuori città  la sabbia è fina e di un color ocra chiaro,non c'è grigio, non c'è nero.  La scogliera arriva direttamente nel mare. diaframmi di roccia separano le baie. Queste tra di loro sono collegate da dei anelli a volte naturali , a volte tagliati dall' uomo.  La Roccia è friabile e l'azione del vento e dell'acqua fa sì che nel momento in cui si crei un foro poi si allarghi fino a creare dei ponti naturali,  delle finestre o dei pozzi. Le rocce sono di un ocra scuro : non rosso ma rossiccio ruggine,  in alcuni tratti striato.  Chiedo a questi ragazzi suggerimenti su dove posso mangiare e cosa fare. Mi Indicano un ristorante e il promotorio del faro.  Il promontorio è circondato da una serie di passerelle che rendono il transito facile ai turisti (ed  evitano che i turisti cadano dalle rocce ). Penso che ne siano caduti parecchi . Inizialmente cammino lungo le passerelle, poi ne esco e passo dai sentieri. La terra è di un ocra chiaro, un marroncino, con anche un po' di grigio. Le  spiaggette sono 10/15 metri sotto le passeggiate. Il promontorio presenta una serie di canaloni molto molto profondi, tipo calanchi ,che si insinuano nella nella roccia friabile creando pozzi , ponti e spaccature. Arrivo al faro e da là con qualche saliscendi arrivo alla spiaggia di Canavial. La spiaggia pare veramente enorme la percorro e poi chiedo informazioni . Mi risponde una ragazza con degli occhi azzurri bellissimi .  proseguire e risalire da più avanti è possibile, ma le distanze mi sembrano eccessive e decido di tornare indietro lungo la strada . Mangio il piatto "baccalà lesso con tutto". Pensavo ci fosse un po' di brodo, sughetto o anche solo brodaglie. M porta un baccalà, verdure bollite (cavolfiori, carota ,una patata e mezza) e un uovo,ma niente brodo. Il pesce era buono: compatto , forse un po' salato. Uscito da lì incontra un ragazzo sulla piazza faccio due chiacchiere . durante la notte cammino un po' per Lagos, ma qualcosa non torna : mi trovo sempre nello stesso posto.  prima di andare a dormire ,seduto alla panchina e guardare la luna, arriva nella piazza una tizia bionda sui 50/60 completamente ubriaca. Non riusciva a stare in piedi. Chiede a me se posso aiutarla,ma non riesco a capire se ha un letto e non lo trova o se manco lo ha.poi si è appoggiata ad un angolo e pian piano è arrivata a terra. Mi ha anche urlato da terra " Can you help me or not" io gli ho detto guarda che sono un turista e che non avevo modo. a A quel punto sono entrato in ostello per andare in bagno.  Quando sono tornato nella piazza non era più accasciata all'angolo dove la ho lasciata . In ostello ci sono due argentini e un italiano. Proprio quella sera c'è  Brasile-Argentina per le qualificazioni dei mondiali. A inizio partita, prima che suonasse l'inno argentino ci sono dei tafferugli . Guardando lo stadio gremito ragionavo sul fatto che essendo a Brasilia (città nuova )quelli seduti nello stadio  saranno quasi tutti quanti di fuori. Resto a vedere la partita perché vorrei sentire il commentatore argentino che esulta per un eventuale goal. Il goal c'è, ma non ho modo di sentire il tipico goooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooal dei commentatori sud americani .vado a dormire piuttosto tardi.

22 novembre La macarena hostel Lagos

 

Sveglia alle 7 abbondanti.l'idea di oggi è andare in bus verso Sagres e al faro all' estremo sud ovest del continente. prendo il pullman alle 10:00. Decido di andare al faro e poi tornare a piedi a Sagres, immagino di evitarmi il sole negli occhi. Arrivo al faro di san Vicente a metà mattina. Il faro è piuttosto tozzo, colorato a fasce bianche e rosse(non rosso acceso)ha 1 sola luce per periodo ed è recintato. Il posto è molto molto bello . Ci sono scogliere di roccia a strapiombo di vari colori: nero, grigio scuro in varie tinte, ocra, violetto ,rossiccio e in alcuni punti rosso . I colori sono in parte stratificato in parte amalgamati. Sorprende la presenza di pescatori che gettano l'amo 30 o 40 metri più in basso. Ne vedrò un discreto numero.

Percorro il promontorio esposto a ovest . Si cammina su roccia affiorante e camminare fuori dal sentiero è un po' difficoltoso . Dai sentieri affiora sabbia/terra chiara, più che terra rossa. Dall'altra parte del promontorio c'è una piccola fortezza. Prendo un panino e una bibita in un chiosco. Sono un po' cari , ma devo proprio andare in bagno. gli lascio con fisiologica soddisfazione un gran cacatone . Cammino verso Sagres sono diverse baie in alcune di queste ci sono delle spiagge spiagge molto belle. Si percorre un sentiero in terra di colore rosso acceso. La vegetazione quando presente è parecchio intricata . Molto bassa,  con arbusti non Spinosi però rigidi alti circa 60 cm. sulle spiagge invece c'è qualche rada pianta grassa ,qualche piccola pianta pioniera di colore chiaro qua e là ci sono ovviamente degli arbusti un po' più grandi, soprattutto dove maree e o de non arrivano con la salsedine. La spiaggia di Solima è una bella spiaggia divisa da uno scoglio. Nella parte di lontana dalla discesa ci sono dei buchi nella roccia :sembrano quasi delle caverne.  La sabbia è molto bella, fina ,di colore prevalentemente marrone molto chiaro ,c'è anche tanto giallo. Ci sono molti altri colori chiari e il colore che assume l'acqua quando l'onda si arrotola illuminata dal sole su questo tipo di sabbia è molto bello. Proseguendo ci sono varie baie delimitate da scogliere a strapiombo impressionanti. A volte la roccia è liscia e granitica,altre è stratificata e apparentemente friabile (come quella vista vicino Lagos).le pareti in questo caso presentano caverne naturali e profondi calanchi.Mi fermo a guardare il tramonto vicino a delle postazioni radio, penso siano delle grosse antenne . Quando inizio a cercare l'ostello,mi rendo conto che è abbastanza lontano.  Le distanze sono notevoli : serve una bicicletta, uno skateboard o qualcosa. Dopo il tramonto vado nella spiaggia di Tonel e poi vado verso l'ostello. mangio in un ristorante che si chiama esconditugno: mi danno una zuppa di pesce (dentro c'erano tipo dei mezzi anelli di pasta) un patè di sardina ,che viene servito direttamente dentro al sua il suo contenitore di alluminio , e un'insalata di polpo. In questa la verdura era tagliata piccolissima era una porzione molto grossa. Dopo cena decido di vedere una  spiaggia e mi toccano un paio di km a piedi. l'ostello è molto bello ,con una piccola piscina e tanto di welcondrink , piscina , la cucina e barbecue. Negli ostelli capita che dopo un po' si gioca a chi fa il più brillante. Io passo e vado a dormire presto

 

Giovedì 23 the Lighthouse Hostel sagres

 

Mi sveglio intorno alle 8:00 . Doccia e Colazione con un bicchiere di latte di mandorla (mi sa rancido) . Uscito faccio pace col cibo: mangio un pastel de nata e una tortina di frolla con dentro la crema .Ci sono delle altre paste, ma solo di pasta di mandorla e non le provo. Poi punto la Fortezza che chiude il promontorio di Sagres. L'ingresso è a pagamento e include le fortificazioni a protezione dell' artiglieria , una rosa dei venti e l'accesso al belvedere . Non mi interessa particolarmente ,passo e faccio un giro lì davanti vado a vedere una spiaggia vista la sera prima . Con mio stupore la vedo dimezzata: la marea ora è alta e quindi il litorale in alcuni punti cambia aspetto. la mattina è piuttosto ventosa . Vado quindi in spiaggia e siedo al sole, poi vado in un'altra spiaggia ad aspettare il bus . In piazza a Sagres c'è una grossa meridiana. La latitudine è -8 per cui l'orologio solare è sballato rispetto all' orario convenzionale.

Sulla strada verso Lagos la vegetazione è rigogliosa! è tanto verde! E con toni di colore verde intenso. Una differenza sconcertante con quanto visto a inizio viaggio vicino a Marrakech! c'è anche qualche albero ad alto fusto. Vedo parecchia terra lasciata a sé.arrivato a Lagos mangio una zuppa e una insalata di polpo nel  postaccio di fronte al campeggio. Questa volta oltre a pezzi di polpo e prezzemolo c'è cipolla bianca e aglio in quantità. Devo dire che mi è piaciuta. Prenderò il treno dalla fermata "meia Praia"(spiaggia grande). Sceso dal bus visito quel che resta di un forte portoghese e vado in spiaggia.

È effettivamente enorme,con una 20ina di metri di dune prima della spiaggia e non se ne vede la fine. La Sabbia è fine e ocra chiaro. Molto Bella, ma gli manca lo strapiombo che chiude alle spalle. Arrivo a faro ben dopo il tramonto.

In ostello mi apre la figlia 13enne del gestore. Mi dà la chiave di una camera tripla.

Resto inizialmente dubbioso, ma poi mi crogiolo nel pensiero che è una tripla venduta a letti condivisi. La sera faccio un giro della parte storica. Il centro di Faro è all' interno di mura praticamente intatte. C'è la cattedrale,una grande piazza d'armi e un buon numero di ristoranti. Le strade e la piazza sono acciottolati, mentre i marciapiedi e le vie pedonali del centro hanno i classici cubi tipo pavè di pietra bianca o nera.

Al mio rientro mi hanno detto che in effetti era sbagliata la stanza assegnatami. Parlo un po' col gestore. Spagnolo di 33 anni dice di gestire anche un ristorante (è chef) e una pizzeria. Gli do le chiavi che mi ha dato la ragazzina e ne prendo un mazzo dalla stanza pensando siano per me ed esco. Cena con calamari alla piastra con verdure bollite. A fine cena una ragazza mi chiede se voglio sedere al suo tavolo,con un altro commensale. Io finisco il piatto e poi vado lì. in pratica mi aveva scambiato per un altro. Sto lì 5 minuti, la ringrazio per l'invito (a nome di quell' altro) e poi me ne vado. Concludo il mio giro delle mura passando dal fronte mare e poi torno in ostello.  Al ritorno in ostello l’arcano si svela, le chiavi erano erano dell' altro che dormiva!!Praticamente lo ho sequestrato in ostello.

 

Venerdì 24 novembre , faroway hostel, faro

Mattinata in città, faccio il richiamo dell’antirabica e l’idea (che consiglio) era prendere la barchetta che attraversa la laguna e dormire negli ostelli della spiaggia di faro, ma organizzo male gli spostamenti e quindi lascio l’esperienza per la prossima volta (bisogna sempre lasciare qualcosa per la prossima volta).

Organizzo quindi una gita nella vicina albufeira, per visitarne le spiagge. La stazione dei bus è lontanuccia dal centro, e quella dei treni è proprio fuori città. Il centro si raggiunge con dei pulmini elettrici di una decina di posti che vanno a 15/20 all’ora e che fanno un suono simile a quello del gelataio.

Le spiagge di albufeira sono grandi (non enormi) e di un bel colore ocra chiaro. Mangio un filetto di nasello impanato e delle patate. Ho visto una medusa spiaggiata di quasi 50 cm di circonferenza.

Alla stazione dei bus per gestire le informazioni e le domande dei turisti ci sono 2 signore che paiono addestrate  dai servizi segreti. Non mi danno informazioni nemmeno sotto tortura; le ottengo dalle persone in attesa. Sulla carta sono passati 2 bus per l'aeroporto, ma non li ho visti. Arrivato in città vado nel restorante ben recensito. Devo dire che mangio bene: formaggi con una salsina particolare aromatizzata allo zenzero -ho anche chiesto,ma non ho capito), Fagioli borlotti e polipo (domani in aereo ci sarà da ridere) e un roll di frutta secca con marmellata sopra. Torno in ostello

 

Sabato 25 novembre

Sveglia antelucana e bus per l’aereoporto. La partenza da faro è decisamente scenografica, la estesa baia di faro, chiusa dalla lunga spiaggia verdeggia sempre meno visibile, con i suoi percorsi di acqua tra le isole ricoperte di vegetazione.