sabato, dicembre 28

Ucraina 19




18/10 casa di Marta, Milano
 Sveglia antelucana per il bus.  Si va  in ucraina! L'idea di arrivare prima alla fermata premia. Il bus notturno è in anticipo. Lo chiamo con un fischio e fortunatamente si ferma.  2 fermate dopo l'autista scende e si attacca al telefono, ci resta 5 minuti e poi si riparte.  Quando arrivo in anticipo in aeroporto il volo parte in ritardo. Il volo è gradevole, all’attivo sorvoliamo una zona di foreste. Le foglie stanno cambiando colore e in effetti ci sono dei bei colori.  
Una volta atterrato prendo il bus per l’ostello. La macchina timbrabiglietti è totalmente analogica, un pistoncino sfonda il biglietto. Periferia con palazzoni, ma non sgarrupati (strada per l'aeroporto). Le foglie ,colorate dall’autunno,  cadono in abbondanza. L’ autista del bus passa col rosso con naturalezza. Non lo vedo, ma per me fischietta pure. Il cirillico dà soddisfazione. Non si capisce una fava
Alle 11 ssono in ostello. Hanno anche la 2' notte per cui a pomeriggio potrei fare un pisolo. Vicino all’ostello ci sono tanti chioschetti che fanno caffè da uno di questi  per colazione ho mangiato una sorta di wafer morbido al caramello. E’ alto circa 4 cm e ci sono un 15ina di strati. Sono uscito a cercare un cambiavalute. Speravo in una offerta di un cambiavalute in nero (oltre ad un macinapepe a manovella), e sono andato al mercato. Lo cercherò nei prossimi giorni.
 Non ho avuto gran successo nemmeno quando cercavo cibo: sono entrato in più di un posto e non mi hanno filato di striscio. Inoltre quelli che a prima vista dall'insegna secondo me vendono cibo , poi in verità vendono scarpe o abiti.Alla fine ho mangiato in un posto vicino al mercato. Pesce di fiume fritto , patatine e insalate sotto aceto.  Nella friggitoria tutti pasteggiano a vodka. C'erano 2 tavoli con ragazze e un’altro con 2 signori.  Le ragazze si sono seccate una bottiglia da 75 e ne hanno aperta una subito dopo, gli altri tavoli parevano meno sul pezzo: bottiglie da 1/2 litro e non le hanno finite.
In ogni caso…esperienza da dimenticare!
Ho preso una aranciata subito dopo. Non so in cosa fosse fritto quel pesce, ma di sicuro non era olio.
In un piccolo laboratorio del centro ho visto un orologiaio al lavoro con il monocolo, non mi era ancora capitato.
Il personaggio del giorno per ora (e mi sa che lo resterà) è una ragazza in pattini con ali da angelo e scollatura vertiginosa che va in giro con delle strisce di cuoio in mano. Le usa per frustare i turisti e poi farsi dare del denaro. Non so se si vede nella foto (che posterò, prima o poi), quello che pende dalla mano sono le strisce di cuoio. Si è avvicinata a me e mi ha chiesto una foto. Poi quando mi ha chiesto del denaro le ho detto che avrebbe dovuto darlo lei a me, dato che la foto me la ha chiesta lei. È giovane e ride facilmente, di fatto non ha insistito ed è andata a frustare qualcun altro. La vedrò anche nei giorni successivi girare con i suoi pattini, le grandi ali bianche e lo scudiscio nero.
Ci sono molti edifici dal sapore centroeuropeo, si vede che qui ci sono stati a lungo gli austriaci
A prima vista la  città è pulita, non vedo a terra cartacce, né mozziconi (sono in centro, magari dopo faccio un giro in periferia e faccio un confronto).
Ho fatto pace col cibo in un self service. Qui ho visto una scena che mi ha fatto sorridere  :2 bambini di forse 5 anni che avevano la testa nel frigo dei dolci, la testa entrava sempre di più, finché uno dei 2 ci ha messo il dito e poi se lo è leccato, subito imitato dal "collega".
La morale è: sempre guardare bene il dolcetto esposto attaccabile dai bambini.
La sera esco. Bel centro storico. illuminato bene, ma non benissimo (gli edifici da illuminare sarebbero di più ). Strade acciottolate. Vivace la notte con vari gruppetti che suonano agli angoli delle strade (usano la cassa flamenca come percussione). Ho visto anche un gruppetto di b-boys che faceva breakdance.
Cena in buon ristorante. Zuppa di funghi, coniglio alla panna acida e verze ai funghi. Tutto buono. La ricerca del locale con musica rock non ha avuto esito, ma ho fatto una bella passeggiata. Tanti negozi aperti h24 propongono un sacco di alcohol. Gran senso di sicurezza. Dal parco vicino all'ostello universitari cantano.

19 ottobre ’19 park plus hostel, Lviv
Sveglia alle 10:30. Il tour guidato della città è alle 11:00. Passo da un mercatino visto il giorno prima e poi punto verso il centro città. La guida si chiama vittoria una ragazza di Lviv. Ci mostra alcune particolarità della storia della città. Iniziamo dalla Chiesa cattolica Romana. Come in altre città i cimiteri se erano all'interno delle mura sono stati spostati al di fuori. Qui questo passaggio è avvenuto con l’arrivo degli austriaci. Vicino alle chiese del centro sono visibili le cappelle e le lapidi delle famiglie più abbienti. Una di queste è la cosiddetta Bibbia dei poveri. Una cappella con affrescate scene dell'antico e del Nuovo Testamento. L'esterno è nero anche se inizialmente era dipinto. Ad annerirla sono stati i fumi dei vari incendi che hanno colpito il centro città. Proprio di fronte a questa c’è un piccolo gnomo di metallo. È un regalo della città di Wroclaw come segno di amicizia. Lviv ha mandato un piccolo Leone simbolo della città (ce ne sono più di 400, ci dice la guida). Tra tutti i leoni rappresentati a lviv l’unico sorridente è quello davanti alla chiesa  cattolica. Subito dopo abbiamo visto il palazzo del Municipio. Questo venne costruito dagli austriaci. Pare che quando l’imperatore d’austria visitò la città la carrozza rimase impantanata nella piazza centrale; l’Imperatore disse “bisogna intervenire” e a quel periodo risale l’acciottolato e la pavimentazione del centro (oltre al municipio).La piazza centrale, anche oggi deriva da una parola tedesca che significa “cerchio” perché descriveva la piazza del mercato come poco più di una spianata (fangosa, aggiungerei). Ci siamo fermati davanti ad alcune case di commercianti che affacciano sulla piazza. Ogni casa poteva avere solo tre finestre per non pagare imposte. Guardando le case sono evidenti quelle dei commercianti più ricchi. Mentre la guida ci illustra le case noto un cantastorie, che aiutandosi con una pecora e un cavallo di legno e paglia racconta delle storie che paiono molto divertenti. La gente segue e ride.  La sosta successiva è interessante. E’ presso la Chiesa Armena. Il livello della strada della chiesa armena è sensibilmente più basso d quello attuale. All’interno ci sono dei dipinti particolari: una ultima cena con 11 postoli e in piedi, 3 frati rappresentanti passato futuro e presente e alcuni abitanti della città all’epoca dei dipinti. Lì accanto c’è la statua  degli inventori della lampada a kerosene e la chiesa/convento dei frati dominicani (grande, con una scritta DEO davanti, quasi un inno all'uso del deodorante). Segue mercato delle pulci, quel che resta della sinagoga della città (demolita dai nazisti) e un particolare ristorante con fuso orario locale +1h24min da greenvich. Alle 12.24 passa un treno giocattolo e alle 21.24 il drfal dragone di metallo sulla facciata "sputa fuoco"(con mia delusione si tratterâ di un mortaretto). Ultima fermata davanti alla statua di von masok , scrittore di racconti a sfondo erotico che ha dato il via al masochismo. Vado poi a visitare il cimitero monumentale, appena fuori dal centro. In effetti un bel posto con statue e cappelle. Quel che più mi colpisce è il cimitero dei militari polacchi della 1' guerra mondiale. Quasi tutti morti tra i 18 e 21 anni. Ci sono anche dei militari morti in donbass negli ultimi anni. Torno a piedi in centro. Noto che l'ospedale è convenientemente situato accanto al cimitero (non ricordo medici ucraini tra i luminari e vincitori del nobel,spero di sbagliare).passo in un mercato rionale, poi 
mangio un piatto di ravioli in un posto molto semplice, con la proprietaria in ciabatte e dei quadri con vedute della lviv di fine 800. I ravioli, di carne, sono semplici, ma buoni. Tornando in centro la luce è molto gradevole. L'idillio si frantuma contro una folla inaspettata e densa in centro. Sono colpito, in ogni strada c'è un sacco di gente!! opto per una ritirata strategica e vado a dormire. Alle7 circa mi alzo e vado al ristorante. Zuppa con carne affumicata, formaggi misti e una torta di cereali con crema ai funghi: quest'ultima accompagnata da una bevanda a base di panna acida e aromi. Assisto al drago che "sputa fuoco" poi bevo un paio di bicchieri di un liquore locale alla ciliegia. Molto molto buono.
Notte poco gradevole, un giovane russava un sacco e con grande regolarità: non perdeva un colpo, nemmeno quando gli si agitava il letto: si girava e riprendeva subito. Mi addormento alle 4 circa
[20/10, 2:57 PM] radaulpa: Sveglia alle 9.30.oggi vorrei vedere il museo etnografico e spostarmi in  altra città. Colazione con spremuta e strudel di mele. Arrivo al museo la signora non dice proprio nulla:picchietta sul cartello che dice che apre alle 11 e riabbassa gli occhi. C'e' un bel sole e l'aria, carica di umidità (o forse smog), rende la atmosfera ovattata. Vado in una pasticceria: ci sono torte alte 25 cm. Io prendo dei dolci bassi.paiono  composti di frutta secca assemblata con marmellata. Seduto al sole decido la destinazione del mio spostamento, ancora incerta. Il museo ahimè è una raccolta di ceramiche e arredi. Il palazzo che lo ospita è molto bello: stanze tutte con carte da parati differenti, ampie scale di marmo e tortili in legno , vetrate colorate , lampadari sontuosi e stucchi sui soffitti; per il resto a parte delle meridiane da passeggio,un carillon lungo un metro ,strumenti musicali e sedie intagliate il resto mi è assolutamente indifferente. Segnalo che se possibile le signore al piano di sopra sono più burbere di quella all'entrata. Affogo la delusione nel cibo di una catena di self service: zuppetta, ravioli di carne con panna, una sorta di hamburger impanato con  panna acida e aromi, crepe con carne e una sorta di lasagna agli spinaci (molto) fredda. Ho anche chiesto se va mangiata così fredda e mi hanno detto sì. Confortato dal cibo (e dal tè bevuto dopo ) vado a prendere il bus. Mezzo abbastanza sgarrupato che parte semi vuoto. Fa decisamente caldo: sono in maglietta. Campagna totalmente piatta. La vista spazia a perdita d'occhio con colori tenui, di terra, erba o stoppie. Ogni tanto qualche vacca o cavallo anima la campagna. A dare colore zone di bosco latifoglie o arbusti in pieno periodo deciduo. Paesi con case basse di mattoni e alberi da frutto, imbiancati di calce alla base. Un po' sonnecchio un po' guardo fuori. La situazione cambia radicalmente a Radekhiv. Il mercato porta in dote un sacco di persone e il bus si anima; si anima anche il paesaggio: qualche saliscendi fa divertire l'occhio e la fantasia, a cercare di immaginare cosa c'è dietro all'ondulazione del terreno.
[20/10, 10:09 PM] radaulpa: Arrivato a Lutsk ho capito quel che significa accoglienza , e quanto è impattante la mancanza di strutture adeguate.
Nulla di impensabile, in realtà. Il fatto è che la città vanta un bel centro storico e un bel castello che campeggia sulla banconota da 200 (8€circa). L'arrivo in centro città non è stato niente male. Pullman 28 fino alla piazza e via pedonale verso il centro storico. Tra l'altro un gruppetto di ragazzini suonava 3 fiati + batteria in strada, decisamente un bel suono. Le mie informazioni però mi davano 2 ore per vedere il castello e sono passato oltre. Non ho nemmeno lasciato lo zaino in uno dei 2 ostelli in città, tanto ero deciso ad andare al castello. Sulla strada mi si affianca George, che mi accompagna un pezzo e mi consiglia l'ostello sofá. George è stato in Sicilia , ma non parla che 3 (1,2 e 3) parole in inglese. Comunichiamo attraverso un suo amico al telefono. Arriviamo al castello ed è chiuso. È il tramonto e mi faccio mostrare questo "ostello": l sofà hostel. Un appartamento con 1 stanza con 3 letti a castello, una minuscola sala col famoso sofà, 1 poltrona di fronte attaccata e un altro "sofà" fatto di bancali con sopra 1 copertina. La gestrice sta fissa fissa sul sofà e pare avere addosso tutti i segni di una vita difficile, oltre a parecchio tessuto adiposo. La situazione non mi piace granché: l’altro ragazzo dell’ostello ha vari tatuaggi, tra cui una tarantola sulla mano e non mi pare uno stinco di santo. Stanotte devo dormire in un letto e il treno notte per Kiev non mi pare una buona idea. Faccio check in ed esco. Faccio una lunga passeggiata lasciando il centro dietro di me: il marciapiede in asfalto sostituisce quello a mattoncini, poi le radici spaccano l'asfalto del marciapiede e ci sono alcuni tratti con ghiaietta, i palazzi alti di epoca sovietica sostituiscono i palazzi di inizio passeggiata e a quel punto maturo una certa fame. Vorrei delle verdure, ma già alle 9 non trovo cibo. La cena si risolve in un pacco di patatine, poi vado a dormire. All’interno dell’ostello dai toni mi pare di sentire chiaramente un discorso tra un figlio che cerca del denaro e la madre che non vuole darglieli. In seguito i 2 ospiti fissi (secondo me i figli della signora) si chiudono in cucina. Quando rientro in cucina George si mette in taca una minuscola pallina avvolta in celophan… tutto il mondo è paese. Vado a dormire dopo una telefonata.

21 ottobre , sofà Hostel, lutsk
Sveglia alle 9.30, nell'appartamento ci sono solo io.   Dopo un po' arriva la signora (una tipica callarona, direbbe il geometra). Lascio lo zaino in ostello (al prezzo di 20 drina) e vado all'ufficio turistico. Giornata con sole , ma con leggera foschia. Scopro che esiste un consistente museo etnografico . oggi è chiuso, giusto per gradire, ma mi danno una mappa della città. A colazione prendo dei biscotti e uno yoghurt al sapore di grano. Visito la casa di uno scultore locale. Nulla di indimenticabile, ma le sculture si ammassano nel giardino e sconfinano sui muri delle case circostanti. Proseguo lungo il piccolo torrente  verso la sinagoga (con torre). La torre di difesa è stata messa come condizione per poter costruire la sinagoga e così il regnante di turno aveva un ulteriore punto di avvistamento sul circondario. La visita prosegue con la casa dei cosacchi. È un edificio a 2 piani con un balcone in ferro battuto che affaccia sull’incrocio. Volevo fotografare 2 signori davanti alla casa (i cosacchi, appunto), ma purtroppo si sono spostati. Vedo una giovanissima maestra di asilo con classe in gita: è vestita da indiano d'America e coinvolge la piccola tribù in ululati e salti. La visita del castello si risolve in una occhiata da dentro. Le mura e le 3 torri sono molto ben conservate, per il resto la visita di galere e mura mi interessa poco. Più interessante la narrazione della riunione di teste coronate e relativi seguiti(15000 persone!!) che nel 1470 il granduca di Lituania Vautas indìce cercando di organizzare la difesa dagli ottomani. Tornando  in ostello passo dall'ufficio turistico a salutare le commesse (1 delle 2 ha occhi memorabili, direi color cervone scuro) e all'ufficio postale a comprare francobolli. Recupero lo zaino, mangio le verdurine agognate la sera prima;  ovviamente non da sole ,insieme a loro un filetto di nasello fritto su medaglione di verdure e una frittellona con dentro carne e un sacco d'olio. Finisco che respiro a fatica. Nella piazza principale (visibile dal self service)  c'e un memoriale alle vittime civili di euromaidan del 2014 e ai militari di Lutsk morti nella guerra di Crimea e in Donbass. Sbaglio bus e faccio un pezzo a piedi attraverso un parco. Il numero dei bambini mi colpisce. Il pulmino per Rivne è un autentico forno. Mai avrei pensato che il problema in ucraina ad ottobre sarebbe stato il caldo. Sto spesso in maglietta. Passiamo zone boscose, tra le foglie ce ne sono anche di rosso vermiglio. Compaiono betulle e aghifoglie (abeti rossi in particolare). Noto anche alberi con quel parassita che fa una palla all'attaccatura dei rami. La campagna è bassa e piatta.  A Rivne noto un bel laghetto in un parco. Volevo prendere il treno per arrivare a Kiev, e vedere il memoriale delle vittime di Chernobil in città, ma c'è un mezzo in partenza e l'autista (calvo col grasso che esce dalla maglietta e straborda nascondendo la cintura- candidato per il personaggio del giorno) mi pare motivato e prendo il suo mezzo. Prima vado in un bagno decisamente puzzolente ( e ho pagato per usarlo!) Si prosegue verso est. La terra torna super pianeggiante e compare,tra i cereali, qualche campo di colza. Oltre a boschetti dalle fogli colorate, completano il paesaggio in movimento qualche villaggio con case basse,  sparuti covoni di fieno e, bassi vicino all'orizzonte, il riflesso del sole sulle cupole d'orate delle chiese ortodosse locali. Sale una ragazza con dei capelli neri corvini (probabilmente tinti). Devo dire che lo stacco con la pelle e gli occhi chiari ne fanno un abbinamento molto particolare. Arrivato a Kiev provo a prenotare una camera su una barca. Chiamo, quindi, una omologa. Mi risponde un centro prenotazioni , ma la prenotazione non va in porto. Vado quindi di persona al molo 4 del quartiere di Podil. Oggi botta di lusso inaspettato:la Богдан Хмельницкий   (Bohdan Khmelʹnytskyy), una nave a pale per la navigazione estiva sul Dnepr, mette a disposizione delle camere a prezzo decisamente ragionevole. Una bella camera, devo dire, piccola, ma con bagno e finestre sul fiume. Una occasione che non mi sono fatto scappare. Il fascino del fiume ha colpito. Esco a cena nella zona a cercare un postaccio. Mi portano degli antipasti a base di lardo, rafano e peperoni. Ordino del maiale con verdure e del fegato ai funghi. Una bevanda a base di grano fermentato e 2 bicchierini di vodka. Torno in barca. Il sottopassaggio appena prima della barca è decisamente hardcore, non so mai se sperare di vederci qualcuno prima di passarci, o se essere contento di non vederci nessuno. In camera i dedico un po' a me stesso e vado a dormire.



 Sveglia alle 9:30. La mia finestra sul fiume mi mostra un sole pallido. C'è la nebbia. La doccia riversa acqua che sa di uovo probabilmente radio attiva dato che sarà del fiume. Esco alle 10:30 fa freddo e non si capisce dove è il sole. Cerco un ostello in centro, poi inizio la visita della città, inizialmente non riesco ad orientarmi con la mia casina. Mi accorgo che stavo guardando la cartina della città sbagliata. Da quel momento diventa tutto più semplice. Vedo la statua di Shevchenko la bellissima cattedrale di San Nicola e poi proseguo verso la porta ricostruita di chiese una edificio religioso dei statali. Purtroppo l'edificio dei statali non lo trovo. Vado comunque avanti e arrivo alla cattedrale di santa Anna. Questo è un centro religioso di grande importanza per gli Ucraini. Fortunatamente è scampata alle devastazione dei unite anche delle guerre. L'interno è completamente ha pescato con affreschi del XII secolo. Ci sono anche dei mosaici ci sono anche delle piccole tribù di studenti delle elementari che non fanno grande baccano Marche oh Turano stesso passaggi dedicati alla visita della Chiesa. Notevole è anche il campanile in stile cosacco barocco. A metà tra una bomboniera è una torta decorata a più strati. Esco soddisfatto dalla visita e mi dirigo al Museo della architettura locale Ucraina. Trovare il mezzo giusto mi costerà un po' di fatica e anche di frustrazione. Una signora piuttosto anziana mi aiuta ad individuare il mezzo. L'autista è burbero, ma mi conferma che sono sul mezzo giusto. Il parco-museo è decisamente grande e riuscire a capire bene in quali parti dell’ucraina si è non è sempre facile. Il mio giro prevede l’ucraina centra, poi quella dei carpazi e la zona sud occidentale, infine quella nord orientale. Tra le caratteristiche che ho potuto notare elenco: in Bucovina le case hanno tetto di paglia, nella zona dei Carpazi il tetto è in tegole di legno e nella zona della transcarpazia la base della casa (a differenza delle zone appena citate) è su base di pietra. Nella zona centrale la casa è su un terrapieno, il tetto è tendenzialmente di paglia con tetto interno basso e stufa/camino con canna fumaria al di fuori della camera con tetto basso. In viovdina la base della casa è su rocce o pilastri e sulla casa ci sono decorazioni. Nella zona nord orientale la base è sia in terra che in pietra , tetto di paglia e ci sono decorazioni. L’edificio che più mi impressiona è una chiesa in legno della transcarpazia, ha ambienti separati, ciascuno con il proprio tetto. Finisco la visita  al tramonto veramente stanchissimo. Arrivato alla fermata inizio a fare shopping. Compro da delle signore alla fermata delle noci (le vendono in bicchieri di birra- circa 200 grammi), un peperone piccante e successivamente in un mercato delle ciliegie secche. Sono molto buone e dolci. In zona vedo un kebebbaro con una fila lunga. Io sono affamato e dalla coda direi che sarà buono. In effetti è molto buono.  È molto particolare la sfoglia con cui realizza lo swarma. E’ verde. A cena mangio uno stufato di manzo in un ristorante georgiano, ma non è molto saporito.  Concludo la mia serata con un giro del centro. E’ molto illuminato.

23 ottobre , olive hostel, Kiev

Sveglia alle 9 circa. Esco e mi dirigo verso la zona del centro. Per strada mi fermo in un self service e per colazione mangio una crepe con salsa di ciliegia e un paio di ricottine affumicate. La zona con il parlamento è in una zona sopraelevata e devo fare varie rampe di scale per arrivarci. Noto molti palazzi in stile liberty e sculture in ferro attaccate ad alcune facciate. Arrivo alla zona presidenziale. E’ delimitata da cancelli aperti. Di fronte al parlamento (in stile neoclassico) c’è la cosiddetta “casa delle chimere” un edificio in stile liberty con personaggi di fantasia sulla facciata. Nel mezzo qualche tenda con dei manifestanti, non ho ben capito per cosa in particolare. Scendo verso la piazza principale. Ci sono vari palazzi di rilievo lungo la discesa. Davanti ad uno di questi c’è una signora sui 60 con un cartello. Ripete sempre la stessa frase, ma non ho modo di sapere per cosa sta manifestando. Sia nella piazza principale sia sulle strade della zona intorno ci sono dei cartelli e delle foto che ricordano e spiegano quello che è stato maiden del 2014. Proprio nella piazza principale c’è un volontario con tanto di cartellino (che mi mostra almeno 5 volte) che raccoglie fondi per i medicinali per i soldati impegnati nel Donbass, è stupito che io non sia granchè interessato; mi ripete che sono per i soldati ucraini e non russi, mi mostra il tesserino , mi ribadisce che è un volontario , ma non fa breccia.Torno al mercato per gli ultimi acquisti. Compero dei funghi e delle nocciole. Fuori dal mercato compero da una signora del rafano e della Kalina, delle bacche rosse  dal sapore molto aspro. Si mischiano al miele e si dà sapore al tè. All’entrata della metro c’è un signore affetto da nanismo che suona la fisarmonica! Suona una canzone che mi mette allegria. Gli ho dato quel che mi restava (poco, molto poco). Torno in ostello dove recupero lo zaino. Il ragazzo non mi guarda negli occhi, guarda fisso le scarpe che tengo ai piedi, per meglio portare il peso dello zaino. Solita corsa in aereoporto al cardiopalma. Arrivato lì ero in ritardo e non riuscivo a scaricare la carta d'imbarco col WI FI dell'aeroporto. Al desk me la hanno stampata e mi hanno detto " fai in fretta". e volo regolare fino a Bruxelles. A Bruxelles ho varie ore e prendo un autobus per una località vicina all’aereoporto. Mi dicono che vicini all’aereoporto c’è Vilvorde. Per me è la prima volta in Belgio. Non è male, è tutto a mattoncini. C'è una cattedrale e un castello. Pure un parco con laghetto. Mi serve una birra e un kebabbaro (o simili). Girando per il piccolo centro trovo soddisfazione. C'è anche un po' di disagio, cha fa sempre colore. Uomini attempati fuori dal lidl , con lattine di birra fumano tabacco fresco. Noto che ci sono varie barbe lunghe, e qualche uomo in jilaba. I miei contatti mi mandano la descrizione del paese da wikipedia: Comune alle porte di Bruxelles ed enclaveislamista da cui sono partiti i maggiori flussi di foreign fighters diretti dal Belgio in Siria per arruolarsi nelle file dello Stato Islamico.
Dopo il kebabbaro (con scritto evidente che non prendeva carte di credito) vado in un bar a prendere una birra. Confermo il disagio di prima.
Sono in un bar con donne attempate, sole ai tavoli, con davanti la birra.
Il barista non ha gli incisivi superiori. Torno in aereoporto e da lì volo a Milano