martedì, aprile 30

ciao!
Sono in vietnam a dien ben phu. Devo dire che la differena tra vietnam e laos ad ora e' shoccante. In questa cittadina ci sono tanti abitanti quanti ce ne sono in buona parte delle citta' che ho viasto. Mi avevano detto che il vietnam era piu' popolato, ma nonn pensavo a questi livelli. Basta guardare la cartina per avere una veloce idea: in laos ci sono tra i 4 e 5 milioni di persone. In vietnam sono 80 milioni.
Il villaggetto con 2 strade in laos in vietnam e' una citta' con 20.000 persone. E in effetti ci sono un sacco di persone dove ti giri giri.
Lungo la strada tra il confine e la citta' si e' ribaltato un camion di bitume. Siamo stati per un po' fermi. Le campagna circostanti sono verdeggiati e hanno il riso maturo. Qui la stagione delle piogge e' finita da un po' e  le colture sono ormai in avanzata fase di maturazione. In laos la stagione delle piogge e' all'inizio e in giro era tutto secco(soprattutto le risaie).
Questa citta' e' famosa perche' qui i francesi subirono la sconfitta decisiva e decisero di lasciare i possedimenti coloniali in indocina (marzo 1954). A ricordarlo ci sono dei relitti di macchine militari e di artiglieria e un monumento in stile sovietico. Grande scalinata, bassorilevo in pietra alla base della scalinata, statua in pietra enorme in cima alla scalinata con tanto di bandiera vietnamita e bambina.
Sto condividendo la camera con un ragazzo francese suii 20 e una russa sui 60. E' in giro da 6 mesi.
Un'altra cosa che mi ha colpito e' la ricchezza del mercato (anche legato al fatto che c'e' molta + gente).Tante merci, verdura e frutta. Non ho mai visto in laos un mercato cosi' fornito.
L'idea e' arrivare a Sa Pa dopodomani.
oggi 30 aprile ,oltre al compleanno di mia sorella(auguri!!), qui e' festa nazionale. Il 30 aprile gli americani hanno lasciato saigon(oggi Ho Chi Min City) ed e' festa nazionale . Domani 1 maggio e' festa allo stesso modo. In giro e' pieno di bandierine del Vietnam.
ciao!!

domenica, aprile 28

ciao!
vi scrivo da muan goua sul confine laos - vietnam
sono arrivato qui in barc da hat sa.
dopo luang prabang dove ho festeggiato il pi mai, il capodanno buddista, sono stato a muang mai noi. Un villaggetto che si suppenava fosse raggiungibile solo via fiume e senza corrente elettrica.
\Negli ultimi 2 anni il laos ha fatto grandi lavori per modernizzare il paese. Tra questi ha portato strada ed elettricita' a muamg ngoy.
In effetti cono rimasto un po' male. Ma per lo meno ho visto varie dinamo che venivanoe vengono usate per generare corrente da piccoli salti d'acqua. Qui incontro 2 italiani che devono andare in vietnam.Verranno con me fino a udom xai per prendere il pullman.La strada nell'ultimo tratto e' pessima.La percorriamo sul retro di un furgoncino.Arriviamo distrutti. Udom xai per di piu' e piena di cinesi che sono molto molto meno collaborativi dei laotiani.il giorno dopo vado a muang la.Un paesino senza troopo da fare.
il giorno successivo in autobus fino a muang la
qui trovo un ragazzino che rivedro' varie volte.Mi invita a casa sua ad  una celebrazione per il capodanno, mi mostrano come ballare la danza locale, si beve e si mangia.
il giorno dopo chi mi carica? I ragazzi della lao telecom che stanno facendo manutenzione ai cavi :)
mi porteranno a muang neua. con un paio di soste a rimettere in sede cavi caduti per il vento.
arrivo a pongasali quella stessa sera.
Pongsali e' una cittadina tranquilla, ad alta quota, dove rimarro un po di giorni.
partecipero' anche ad un trekking nella jungla con pernottamento in un villaggio tribale della tribu acka pixo. Il villaggio si trova su un pendio (ovviamente abbastanza ripido) disboscato nel bel mezzo della foresta .Durante la notte c'e'  un temporale molto violernto con tantissimi lampi e tuoni. Dalla casetta in lamiera e bamb' si percepiva come l'eco dei tuoni risuonasse nelle valli in varie direzioni.
 Le montagne sono caratterizzate da pendii molto ripidi e natura irregolare delle valli. Non si capisce dove sia il massiccio da cui si generano queste montagne. Per superare la cresta bisogna sempre affrontare una salita ripida e successiva discesa altrettanto ripida.Le comunicazioni hanno sofferto a lungo anche per questo. Anche le strade sono tortuose arrivano a fondovalle, ponticello e di nuovo a salire.
Sono stato ad un museo delle tribu' e in effetti i locali non costruivano ne' scrivevano granche' per cui non si trovano tracce materiali del passato che non siano templi.nei villaggi tribali, di religione animista, manco quello.
ciao!!

venerdì, aprile 12

ciao a tutti!
la gita alla cascata e' stata molto bella, consiglio a tutti di andarci se passate da Luang Prabang. C'e' una cascata abbastanza alta e della piscine naturali dove fare il bagno. L'acqua e' fresca. I locali usano buttarsi nella piscina naturale attaccandosi ad una corda legata ad un albero. Seguendo un sentiero con due ragazzi australiani  abbiamo trovato un cartello che indicava non sapevamo cosa a 3 km. Abbiamo seguito il sentiero e c'era una caverna. Ma era chisa da un cancello. Si scavalca e si entra in  profondita' nella grotta. All'uscita, ovviamente, c'era un tizio con la chiave. Ci ha fatti uscire e ci ga indicato una sorgente poco lontana.
Il giorno seguente sono andato a vang vieng. Intorno a vang vieng ci sono dei rilievi carsici dal p[rofilo molto particolare. All'interno di queste ci sono dellegrotte enormi! Ne ho visitata una. E' stato molto divertente, ci sono stallattiti e stalagmiti e gli ambienti all'interno della montagna sono decisamente grandi.
La sera sono stato in un locale strapieno di europei, tutti giovanissimi, tra l'altro.
L'attivita' per cui vang vieng e' famosa, oltre che la speleologia e l'arrampicata su roccia e' il tubing. Farsi trasportare a valle da un bar all'altero su una camera d'eria. Non lo ho fatto, e , a quanto ho capito da chi lo ha fatto, ho fatto bene.
ho fatto molto bene, invece a decidere di tornare a Luang prabang in autostop. Ho fatto varie soste in villaggetti piccoli o molto piccoli. I locali sono molto incuriosito ed e' abbastanza facile ritrovarsi circondati da bambini curiosi e sorridenti.
Mi sono fermato in uno di questi villaggi e ho incontrato 2 portoghesi che sono partiti in bici dalla nuova zelanda 15 mesi fa. riescono a tenere un budget moto basso e contano di passare i prossimi 2 anni prima di arrivare a casa. Le sorgenti spesso sono calde: le montagne si scaldano e quindi ci sono sorgenti di acqua calda anche senza attivita' vulcanica.
Il giorno successivo 2 ragazzi( 1 sui 30anni e l'altro un bambino di massimo 8 anni) mi invitano a pesca. Mi mostrano una cascata e poi assisto alla strategia di pesca. Stanano i pesci andando sott'acqua con la maschera e poi uno di vedetta(io) gli dice dove sono andati i  pesci.L'idea e' spingerli nella piccola rete(che si ingarbuglia molto facilmente). Il ragazzino e' molto entusiasta! corre qua e la con la rete e per indicare che ha individuato un pesce di grossa taglia si prende la coscia da sotto. Lo vedo prendere un pesce a mani nude. Nel set di pesca c'e' anche un rudimentalissimo fucile in legno. Il dardo e' di legno con degli aculei di metallo e la propulsione del dardo sono 2 nastri di caucciu'. Ad un certo punto il ragazzino ha freddo, trema visibilmente(sono in acqua da ormai quasi un'ora. Gli passo il mio asciugamano, ma lui mi chiede l'accendino. In 2 minuti accende un fuoco e si scalda su di quello. A fine battuta di pesca alto fuoco e mangiamo quanto pescato.Tornati in paese scatta la serie di bicchierini di lao lao(il whisky locale) ne bevono a tutte le ore e riuscire a lasciare il giro non e' facile.
Riesco a tornare sulla strada principale e fare autostop. MI carica un signore che gestisce una guesthouse. Mi faccio lasciare il numero e faccio molto bene! Lascio sulla sua macchina cappellino e fotocamera. Quando me ne accorgo ritorno in citta' e lo chiamo. Ha fatto 24 km (tutte curve, ovviamente). Mi dicve dove lascia le mikie cose io affitto un motorino e vado a riprenderle.
C'e' una festa per la nascita di 2 bambini da membri differenti della styessa famiglia. Sono tantissimi in una stanzetta e mangiano e bevono abbondantemente. Anche qui, sedersi al tavolo sbagliato puo' essere fatale. Mi libero dicendo che se va via la luce la guida e' difficile. La guida sara' molto molto piu' difficile del previsto: il motorino semplicemente non ha luce, le strade non hanno un faro che sia uno e avanzo con la lucina dal telefonino. Gli unici punti illuminatio sono i villaggi dove pero; ci sono animali e persone che attraversano la strada.Dopo un po' dietro di me arriva una moto e mi fa da luce fino alla citta'. E buio pesto  da almeno 30 minuti
Appena arrivo mi mangio la noleggiatrice dicendo che il motorino mi serviva per 2 ore e lei sapeva che sarebbe stato buio pesto.

sabato, aprile 6

luang prabang
stesso pc, mattina del giorno dopo.
il fiume poi lo abbiamo passato intorno alle 11 e poco dopo 1\2 giorno abbiamo a discendere il mekong su lunghe barche a motore. Il viaggio dura 7 ore il 1 giorno e piu' o meno lo stesso il secondo.
sulla barca conosco un ragazzo francese con cui condividero' la stanza. Lo conosco(lui e una editrice danese) nella parte posteriore della barca, c'e' una sorta di balconcino e preticamente resteremo li' ran parte del viaggio.Il viaggio e' lento e in quel piccolo spazio non e' granche' confortevole, ma per lo meno e' facile socializzare.Il mekong per un lungo trratto fa da confine e le baracche thailandesi i laotiane hanno le bandiere dei rispetivi paesi. Una volta che si entra in Laos risulta evidente che la densita' di popolazione e' bassissima. Pochi villaggi molto piccoli, e praticamente solo di legno. Sulle spiagge qualche bufalo e, ogni  tanto, sparuti gruppi di persone vicino agli approdi. Vicini a destinazione le rive sabbiose lasciano affiorare delle formazioni rocciose di colore scuro, per poi diventare solo roccia viva che affiora dall'acqua.
Il paese dove passeremo la notte si chiaama Pak Beng.
Pak Beng e' poco piu' di una strada tortuosa con negozi di qua e di la' della strada. La sera incrocio con il francese due ragazzze tedesche conosciute a bordo della nave. Puntano una insalata di papaya. Le seguiamo e mangio una insalata di papaya immangiabile. Qui in Laos ci mettono una salsa che sa di pesce.Disgustosa.
La mattina seguente i galli(che sono tantissimi) mi svegliano intorno alle 7.Mi addentro nel paesino.In realta' tanto paseino non e' cammino perpiu' di 1km e ancora pare esserci abitato.
Mi addentro nelle strade parallele, dove ci sono delle abitazioni e vengo salutato. Rispondo al saluto.Mi invitano a sedere. Ci sono 5 persone di eta' compresa tra i 40 e i 60. Stanno bevendo birra (alle 7.40 avevano gia' scolato 3 bottiglie) e mangiando una erba che si trova nella foresta-ovviamente piccante-.Dopo le presentazioni mi mettono in mano una bicchiere, e rifiutare, mi fanno capire, non si fa. Normalmente c'e' un solo bicchiere e a turno si beve tutti da quello, fermare il giro e' poco cortese. La persona che mi ha chiamato e' un poliziotto. Sta festeggindo non so quale ricorrenza con l'amico padrone di casa.Il padronne di casa mi presenta la moglie.Hanno 4 figli. Siamo seduti su in piano di legno intrecciato, sopra di noi le camere da letto,e sotto, la cucina. La signora porta dell'anatra e una polverina-manco lo dico, tutto e' piccante-. Porta anche un piatto non piccante.Cicale.Cicale bollite con prezzemolo.Buone, ma ogni tanto bisogna sputazzare l'esoscheletro.Iltutto e' accompagnato da riso glutinoso in ceste di bambu intrecciato.
Torno alla camera e non c'e' piu' lo zaino.Panico.Chiedo alla tizia della guesthouse e mi dice che i ragazzi lo hanno preso. Vado alla barca e non ci sono!!ancora piiu' panico.Alla fine li trovo.Hanno preso le mie cose, ma non tutte.Sono un po' incazzato col compagno di stanza.In realta' e' roba di poco valore, ma sapere che il mio set non e' piu' completo mi irrita parecchio.
Arrivati a Luang Prabang prendiamo stanza insieme ad un bel gruppetto, siamo una decina nella stessa guesthouse.La sera a cena vorrei consumare la mia vendetta con il rumoroso volatile, ma finiamo in un buffet vegetariano; la vendetta, in effetti, e' un piatto che si consuma freddo. Dopocena compaiono 2 ragazzi. Un laotiano e un francese di origine vietnamita. Il laotiano e' attrezzato di tuttopunto per fare musica, chitarra, armonica a bocca e una sorta di maracas.Il  francese di origine vietnamita e' molto bravo a suonare la chitarra e ci intratteniamo a lungo.Io tengo il tempo con una laattina.Quando il ragazzo del laos canta siamo tutti molto interessati,il testo delle canzoni e' incomprensibile, ma il ritmo suggerisce che ui testi sono a tema scherzoso.E' abbigliaato in maniera tradizionale.Il capo e' coperto da una sorta di turbante, ha varo monili tra collo dita e polsi e il colore che piu' si vede e' il blu. Vogliono assolutamente sentirmi cantare una canzone sia in inglese che in italiano. Gli canto la gatta di gino paoli. Poi mi chiedono del testo di bella ciao e io glielo spiego.
il giorno seguente visito un tempio veramente molto interessante. Sulle pareti dipinti stilizzati narrano la epica storia di un re locale. La citta' e' stata distrutta dai thaailandesi e le'unico tempio rimasto in buone condizioni e' questo di cui vi parlo.E' molto interessante.La visita dura quasi 3 ore(mi sono accanito a decifrare la storia).Al tramonto siamo aandati in un tempio in cima alla collina che domina la citta'.In realta' il fumo delle campagne ha rovinato lo spettacolo,ma li'  ho conosciuto un giovane universitrario che mi ha spiegato qualcosa della cultura locale.poco, in realta', parlava pochissimo inglese.
A cena ho mangiato pollo con curry verde, laatte di cocco e melanzane. BUONISSIMO!
dopocena i tanti tanti tanti europei presenti hano  fatto un po' di passerella, a me onestamente fare lo splendido non piace in Italia e manco all'estero, per cui ho bevuto un paio di birre e sono andato a letto.
Oggi noleggiamo un furgoncino e andiamo a vedere una cascata a sud della citta'.
Sono molto stupito del numero di europei che si vedono per srada.Tanti tanti tanti. Spero che nel nord del paese ci sia meno gente. Faro' molta piu' fatica a comunicare, ma e' incredibile il numero di persone straniere che si vedono in giro, soprattutto la sera.I laotiani si svegliano molto presto e la sera in giro ci sono solo turisti.
Ciao!!

venerdì, aprile 5

ciao a tutti!
vi scrivo da luang prabang.Oggi la fortunata che mi presta il computer e' una tedesca esi chiama Claudia(una raffinata).qui va tutto bene. de3vo decidere se andare a nord direttamente o fare una capatina ad una citta' a sud di luang prabang.
a presto con nuove news, devo restituire il pc
ciao!

martedì, aprile 2

ciao!
Stamattina, su idea della finlandese(buddista) sveglia presto per partecipare al chanti,la preghiera collettiva cantata dei monaci... non abbastanza presto, simo arrivati che i monaci erano gia'cantati.
Dopo un passaggio all'ufficio postale ho pres un autobus.
Sul'autobus c'erano tre vecchiette sdentate. Erano molto allegre, con il loro mento ponunciato e il fazzoletto sul capo, parlavano e ogni tanto ridacchiavano tra di loro.
oggi vi scrivo dal pc di un signore che ho incontrato per strada qui a chiang kong, sul confine con il Laos. Stavo discutendo sul fatto che ho comperato un pacchetto per utilizzare la slow boat fino a Luang Prabang, ma mi sono trovato male. Lui mi fa: io ho appena aperto un hotel, vuoi vederlo?
io non mi sono fatto scappare l'occasione, gli ho detto si e che, se mi dava la possibilita' con un accesso ad internet , ne avrei parlato sul mio blog,  ed eccomi qui!
L'hotel e' nuovo di pacca e ha una bella vista sul Mekong, c'e' tanto di telescopio per guardare al di la del fiume, in casa del vicino :)
l' hotel si chiama Day waterfront hotel ed e' proprio vicino al molo da dove si passa il fiume con la barca.
www.hoteldaywaterfront.com
E' un po' fuori citta', ma in realta' e' un bene. E' molto tranquillo e il centro distera' 1 km.
Il mekong e' decisamente grosso e anche abbastanza limaccioso. Ad occhio e croce direi che rispetto al Danubio ha una portata piu' elevata.
Stamattina non vevo avuto una gran bella impressione della citta', invece dei soliti sorrisi venivo invitato a proseguire il mio passeggio. Ci sono un paio di bei templi sulla strada principale che sul retro si affacciano sul fiume. Sono stato al mercato e ho mangiato la peggiore zuppa che mi ricordi, erano noodles, ma si presentavano come spaghetti scotti e non salati. Non ce la ho fatta. Aggiungo che uscito dal mercato mi sono fermato a mangiare da un'altra parte per fare pace col cibo, che se no piuttosto non mangiavo piu'.
A pomeriggio ho fatto un  giro nelle strade secondarie e ho ritrovato i thailandesi che ricordavo. Cordiali e sorridenti. Ho visto anche delle signore tra i 40 e i 60 che ballavanomusica thailandese. Una sorta di ginnastica dolce diremmo dalle nostre parti. I movimenti, ripetuti varie volte e poi modificati,. riguardavano sprattutto le braccia, i polsi e la posizione delle mani(i passi erano pressoche' gli stessi)
Dovete sapere che fra poco a sud della citta' sorgera' un ponte. E' il proseguimento dell'autostrada che la cina vorrebbe per poter far arrivare i proprio camion ai porti della Thailandia e a quello di Bankok in particolare. I laotiani, un po' perche' a lungo hanno avuto una politica di chiusura verso l'esterno(e una grossa autostrada che attraversa il paese da nord a sud certo non serve ad ottenere lo scopo) e un po' perche' non hanno abbastanza budget per una infrastuttura del genere (infatti i soldi li sta mettendo la Cina), si sono opposti a lungo allacostruzione dell'autostrada, ma tant'e' tra poco qui sorgera' un ponte sul fiume.
In conseguenza di questo la citta' e'in forte espansione.
Ogni tanto mi compaiono gli amici di questo ragazzo che accedono al suo msn.Dei tamarri clamorosi, rigorosamente con foto a 3/4, occhiali da sole e catenazze al collo.
Domani intorno alle 7 si passa il fiume!!!

lunedì, aprile 1

chiang mai
ciao!
oggi vi scrivo dal pc di una ragazza finlandese che ho incontrato l'altroieri e che sta nella mia stessa guasthouse. Chiang rai e' una cittadina non troppo caotica che e' molto comoda come base per esplorare gli interessanti dintorni. Nella zona infatti ci sono varie tribu' di montagna con tradizioni proprie(alcuni anche lingua e alfabeto, alcuni proprio non hanno tradizione scritta). Vivono in villaggi ciascuno con caratteristiche peculiari nel modo di costruire le case o organizzare la vita sociale.
ieri sono andato a cercare qualche bel panorama(sperando che la pioggia avesse pulito l'aria dal fumo) e a cercare un contatto con queste persone. Arrivato in zona mi sono reso conto che i trasporti sono decisamente poco frequenti e ho fatto un po' di autostop.Questo mi ha permesso di avere dei contatti con i locali (a gesti, in realta',per cui la comuicazione era moooolto limitata), ma per lo meno potevo farmi un giro nel paese fin dove arrivava il passaggio. Le case sono esclusivamente in legno. E mentre facevo l'autostop chi mi arriva? La finlandese e un irlandese che aveva noleggiato dei motorini.
 Mi danno un passaggio per la cima della montagna, dove c'e' un tempio, e poi resto con loro per tutto il giorno. Visitiamo alcune localita' della zona e poi alla sera, sulla strada del ritorno andiamo pure alle terme. Fuori dalle terme vendono delle gabbie di bambu' con dentro delle uova: si calano in alcune delle sorgenti, si aspetta un po' e le uova sono lesse. I thailandesi sono molto pudici, anche quando si bagnano nel fiume lo fanno con pantaloncini e maglietta. Non sapevamo come comportarci, ma poi alla fine abbiamo chiesto e ci hanno detto  di rimanere con il solo intimo che andava bene. Le terme sono sempre rilassanti. Come altrove ci sono varie vasche per far salire la temperatura corporea fino ad immergersi in quella piu' calda (io non ce la ho fatta, era troppo calda). Penso che quella piu' calda dove sono stato potesse essere circa sui 60 gradi. Molto molto rilassante.
 Stamattina, invece,mi sveglia una musica, la seguo e arrivo ad un tempio proprio accanto alla guesthouse.
C'e' la cerimonia di investitura di novelli monaci. Tutti molto giovani,rasati a zero, sopracciglia comprese, sono al centro della sala di preghiera vestiti di bianco. Subito fuori dalla sala, tanti abiti arancioni con sulla confezione i nomi(o lameno cosi'suppongo) in caratteri thai. Tante tante persone ad assistere alla cerimonia e foto di rito di familiari con i futuri monaci.
All'interno del complesso un piccolo museo. E' stato molto interessante perche' c'erano le spiegazioni dei suppellettili e del mobilio sacro che si trova nei templi.
Subito dopo sono andato al museo etnografico riguardanti i popoli della montagna. Sono fondamentalmente 7 etnie che si sono spostati in seguito a guerre o repressioni. Non se la passano granche' bene, hanno parecchia difficolta' ad avere i documenti necessari ad ottenere i diritti civili e per di piu' la pressione degli abitanti delle pianure(che numericamente sta crescendo molto) sta riducendo gli spazi che hanno per le rudimentali agricolture con cui si procurano il cibo ( che vendono anche per procurarsi cio' di cui hanno bisogno e che non sono in grado di procurarsi).
Una parte interessante del museo e'dedicata all'oppio e come questa coltura stia pian piano essendo soppiantata da altre colture come il mais. Alcune tribu, comunque continuano a tenere viva questa attivita'(tra l'altro ben piu' redditizia)
. I missionari non hanno fatto mancare il loro apporto, facendo scomparire gran parte delle religioni animiste che da sempre sono legate a questi popoli; ad esempio aprendo le porte all'insegnamento solo a chi si convertiva,bambini e famiglie e sostituendo inni religiosi cristiani al posto dei canti locali, e altre belle cose di questo tipo.
Ho visitato anche un tempio di recente costruzione appena fuori citta'. All'interno un dipinto decisamente strano per un tempio; e' contemporaneo, non solo nelle tecniche, ma anche nei temi e nei personaggi; C'e' anche superman!!
Fuori dal tempio ho visto un ring per il combattimento dei galli con tanto di gabbie in legno spostabili per i galli stessi. Puliti e paffuti i galli sembravano in ottima forma. Punto al mercato per sapere qualcosa di piu' e per mangiare un boccone. Il boccone e' stata banana fritta e pollo fritto. C'erano anche delle ranne di grosse dimensioni, ma seppure scottate non erano mangiabili al momento. Le informazioni sono state contrastanti. Un tizio mi ha anche invitato ad andare li' e scommettere, ma il padrone del locale non ne ha volute sapere e anzi quando sono ripassato di li' aveva chiuso tutto e ritirato gabbie e galli.
Domani mattina dovrei riuscire, se mi alzo per tempo, a vedere una cerimonia religiosa e poi intorno alle 10 andro' a nord-est, si punta il Laos.
ciao!!