domenica, marzo 3

25 dicembre volo Conakry-Tunisi

Sveglia alle 7.30 ;l 'aereo non era pieno, ho dormito praticamente tutto il tempo. A tunisi sul vetro del negozio ci sono gli auguri di un anno prospero.
Colazione ricca sul volo tunisi-milano: Pesca e pera sciroppata, Muffin al cioccolato, Confettura di mela, Croissant vuoto, Burro, Formaggio spalmabile e un piccolo panino. Secondo me la dose di burro è eccessiva, quasi il doppio del peso del croissant. Memore delle parole di un francese a cui chiesi "quale è il segreto del croissant buono?".Lui rispose secco:"Burro, più ce n'è, meglio è". Lo metto tutto quanto nel croissant....Ora spero di non dover correre in bagno... Ci vado senza dover correre, ma ho celebrato la cacata d'alta quota a 11.603. Forse ho trovato un passaggio con un ragazzo che va  a crema. Sarà che dopo mangiato tutto pare più bello,ma mi sto proprio godendo lo spettacolo dal finestrino : la Corsica col dito, parte dell'isola d'Elba, l'isola di Montecristo (immagino), Linosa, la costa ligure cui segue l'arco alpino occidentale. innevato gradualmente di più.Avvicinandosi i dettagli si fanno più nitidi e i colori più differenziati.
Una menzione di merito alla zia lina che mi ha fatto trovare la macchina e del cibo all'interno. In serata è venuto Cristos con la schicetta. abbiamo festeggiato lucullianamente il suo onomastico e ci siamo abbuffati.

24 dicembre camera di ousmane, koukoudè

Sveglia alle 4 prima e alle 6.30 mi alzo. Il bagno è una pietra piatta a terra in un angolo cieco dello spazio antistante la camera. Mi lavo la faccia ed esco. Vorrei vedere la spiaggia di bel air: sono 3 km di spiaggia. Mi sveglio al crepuscolo ed è nuvoloso:una passeggiata è più che fattibile. La spiaggia dovrebbe essere al termine della penisola che percorro. La sabbia è abbastanza fina e molto compatta. Incontro solo una zona con delle rocce affioranti. A giudicare dal colore ci sono degli ossidi di ferro all’interno della roccia.Arrivo alla spiaggia e non ne resto abbagliato, forse la marea non è quella giusta, ma il mare di sabbia che annuncia la guida che ho con me proprio non lo vedo. Mi pareva strano che la spiaggia venisse consigliata con l'alta marea, in teoria c’è molta più sabbia visibile con la bassa marea.A rigor di logica sarà più spettacolare con la marea bassa, intorno alle 14. Ad ogni modo arrivo lì e mi accoglie un guardiano che tiene per la coda un grosso scoiattolo. Mi illustra la spiaggia. Subito oltre la spiaggia c’è un ansa dove un motoscafo dai colori militari fa delle manovre. Mi fermo proprio poco e riprendo la strada del ritorno, la percorro a piedi nudi. Lungo la strada incontro delle signore con delle fascine di foglie di palma sulla testa. Le fascine sono decisamente grandi, forse più grandi delle signore stesse. Arrivato al villaggio mangio del ris gras con pesce (non mi impressiona). A pomeriggio torno a bel air con una moto (e uso provvidenzialmente il bagno dell’hotel)per poi ripercorrere la spiaggia a piedi.La strada per conakry mi vede prendere 2 diverse auto (oltre alla moto per arrivare alla strada principale). La prima è lentissima e va a Tanene. Incrociamo il fiume Konkourè. Ha dei bei colori accesi. Le rocce costiere sono marrone scuro, mentre le acque un bel verde smeraldo. Lo si attraversa su ponti in ferro presidiati da ragazzini che cercano di vendere frutta fresca o altri snack.Arrivato a tanene cambio nuovamente mezzo e vado verso Conakry.Fa molto caldo .ci sono di sicuro più di 40°.L’ auto va all'aeroporto, vicino alla casa dove sono gli abiti invernali. Fino a che una grossa signora non è scesa è stato abbastanza duro. Il mio vicino è grosso anche lui e ho fatto parte del tragitto col culo sollevato dal sedile perchè proprio non ci stavamo. Arrivato in casa vado nel vicino mercato. Il mercato è caotico e lo shopping è abbastanza compulsivo, ma interessante. Oltre alla parte con i prodotti freschi, trovo tecnologia cinese a prezzo basso, qualcosa di cosmesi e bigiotteria, pellame e altri prodotti non identificati. Tornando mi procuro dello shampoo e la cena. Poi vado in casa di quei ragazzi a farmi una doccia. Uno dei ragazzi della casa mi procura pure dell’erba e aspetto che arrivi il momento di andare in aereoporto sul balcone, guardando la luna che si alza. Segnalo che in aeroporto mi hanno compilato  a mano il biglietto.

23 dicembre , petit bufft de la gare, kindia

Sveglia alle 7.30, fasi concitate per recuperare l’ananas e moto er la stazione. Faccio colazione con dei dolcetti. Alla stazione dei taxi altra situazione ancora differente...mancano i taxi....I passeggeri ci sono, ma mancano le auto. La situazione pare arenarsi e se si tarda ancora un po' c'è il rischio di arrivare dopo il tramonto.Essendo una spiaggia la cosa perde senso. Finisco su B52, un pulmino che va fino al KM 36, un grosso rotondone appena prima di Conakry. Nel furgone ci sono 2 cric, non è molto rassicurante.l ragazzo attaccato dietro, quello che sta sulla porta avrebbe parecchia fortuna con nadia: nerissimo, scolpito,jeans corti , canotta verde e occhiali a specchio con arcobaleno: sta in piedi sulla porta, sul fondo del furgone. Partiamo tra le urla degli addetti alla stazione. Le vicine si sono fatte il segno della croce 5 volte appena dopo la partenza. Per fare 272 km dovrò cambiare 3 volte B52 è abbastanza malmesso, ma pare reggere.Il parabrezza pare solo appoggiato. Quando frena o prende le buche  compare "luce" tra la struttura metallica e la parte nera che delimita il vetro. Per strada assaggio moguì. Un frutto selvatico che si trova solo in questo periodo all'anno. Si succhia la pellicola esterna al seme. Ha sapore dolciastro, leggermente agre.Il seme non si mangia. Dei ragazzini lo vendono letteralmente al volo. Si mettono dove ci sono le buche e il mezzo deve rallentare. Correndo accanto al furgoncino li vendono in buste da 1000 ( più  o meno il volume di un pugno) o 5000 franchi (circa mezzo litro).Devo dire che mi aspettavo uno sputazzamento generale, invece mettono i semi nella mano e poi buttano i semi dal finestrini.  Posto di blocco e controllo documenti. Chi non li ha paga una multa di 5000 franchi. Fatta eccezione per la ferrovia accanto alla strada, i Cambi nella forma della terra sono  pressochè nulli. Continui saliscendi morbidi , sempre presenti nel paesaggio, a breve o lunga distanza. La foresta che copre queste alture pare un po' più fitta e varia. Meno presenza di  campi di erba gialla. Tanti alberelli da frutto (aranci e banani per lo più), tra gli alberi più grandi  manghi e palme.  altri latifoglie completano il quadro. Più superficie coltivata che non nell'entroterra (fondamentalmente manioca).Segue Parte più panoramica. Le alture al lato della strada sono più importanti, hanno roccia esposta. Direi che hanno forma di montagna. A 50 km dall’ arrivo al famoso "km 36" B52 cede, ma l’autista riesce a sistemare il guasto in meno di 15 minuti. A un paio di km da KM36 passa la strada dove ci sono i mezzi per Bokè o Boffa. La strada di 25 km che interessa a me e che raggiunge l'Oceano vicino al villaggio di koukoudè, inizia 45 km dopo Boffa. Dopo aver atteso un pò sotto l’ombrellone di un ambulante al KM36 riesco a prendere un altro mezzo. Purtroppo dato che ci sono 2 signore enormi con me sul sedile dietro non si trova l'ultimo passeggero. Tutto Cercano un  altro passaggi più confortevole. Strizzato tra le 2 signore e un altro passeggero. Oisman, il ragazzo vicino a me, molto, molto vicino, ha una stanza. La vado  a vedere e poi valutiamo. Normalmente prelevo un pò di più e poi investo in sigarette. Solo che la banca più di 400.000 non mi ha dato e quindi ora devo farmeli bastare. Sull’auto illustro al ragazzo varie cose che potrebbero interessarlo:la borraccia,la lucina e il coltellino. In reltà non servirà, la spesa di trasporto  dal paese all'aeroporto è di circa 100.000. La camera consiste di una struttura in legno chiusa da del cellophan opaco; è umidissima. Il letto ha il materasso. Il paese, non piccolo, ha forti tratti di ruralità: pollame in strada, strade non asfaltate, energia elettrica solo dal negozio che ha il freezer. Facciamo un giro al tramonto. Il momento coincide con l’arrivo delle piroghe dal mare: la marea non è al suo culmine, ma la luce aiuta parecchio le operazioni di scarico del pesce. Le piroghe sono tutte molto colorate e da esse c’è un andirivieni di persone con sulla testa grossi contenitori in plastica pieni di pesci. Sulla riva c’è hi sistema le reti, c’è chi fa manutenzione alle barche. In particolare i ragazzini incastrano con martello e scalpello fibre di cotone imbevute di pece  nelle fessure non stagne delle barche. Incontro ibrahim, australiano di passaggio in cerca di lavoro e ci faccio 2 chiacchiere. Poi inizio a cercare un posto dove mangiare. La ricerca non darà grandi frutti, l’offerta è veramente molto limitata e il pesce con pomodoro offertomi non prevede alcuna cottura oltre a quella del riso e del pesce; il pomodoro è a fette, crudo. Ho mangiato circa un kg di pesce arrostito . Speravo nei crostacei o nel polpo, ma non ce ne sono . La posizione del ristorante, invece, premia. Si trova proprio al limite della radura del porto e assisto al cambio di colore e all’arrivo dell’oscurità. Diverse lucine proseguono il lavoro visto iniziare prima, con la variabile legata al livello del mare. La marea sta salendo, erodendo spazio alle contrattazioni. Dopo aver fatto un giro del mercato del pesce notturno vado in camera. Arrivato in camera mi accorgo di aver perso il portamonete con il lucchetto e il contante. Torniamo al ristorante in tutta fretta e fortunatamente lo trovo lì.I vicini sono decisamente chiassosi, tanto che una volta gli urlo in italiano se possono abbassare la voce. Il motivo di tanta vivacità è presto detta: il paese vive anche di notte. Esco per un giro notturno e tocco con mano tale vivacità.Ci sono vari affumicatoi di pesce. Si sentono crepitare fuochi da varie parti e altrettante colonne di fumo riempiono il cielo terso, illuminate dalla luna. Gli affumicatoi sono delle lunghe zone coperte, con bassi muretti a cingere il fuoco e sostenere la rete che sovrasta la zona del fuoco. Per rifornire gli affumicatoi un frequente viavai di ragazzi con ceste colme di pesce sulla testa percorre le strade sterrate. Dalla parte inferiore degli affumicatoi i bagliori del fuoco giocano al più forte con la luce della luna e illuminano di rosso le zone appena antistanti. Arrivano altri ragazzi, i pesci si schiaffeggiano l'un l'altro quando vengono rovesciati freschi sulle reti. Il lavoro continua, vengono sistemati uno a fianco dell’altro, con la testa un basso e si prosegue. Avevo avuto a che fare 3 paralleli più a nord, in Gambia, con gli affumicatoi. Lì non ne avevo colto il fascino notturno. Anche qui, senza conoscere chi mi assiste, nè avendo chiesto nulla, mi viene portata una sedia; questa gente è veramente ospitale. Provo a fare delle foto, ma non è affatto facile. Dopo un pò vado a dormire.

22 dicembre, petit buffet de la gare, kindia

Sveglia alle 8.40.C'è secchezza delle fauci.  C' è anche una buona dose di sfiga, va detto. Fra tutti gli artigiani che potevo avere vicino alla finestra, proprio il fabbro doveva capitare??? Sono un po' provato dalla serata e il fabbro mi mette decisamente alla prova. Mi sa che cambio camera, oppure uso i tappi per le orecchie.Mi spiace lasciare questa: è veramente enorme.
Domani, se il tizio mi risponde, dovrei dormire vicino a bel air, in un villaggio di pescatori.Questo potrebbe voler dire  senza materasso,ma potrei adattarmi. Devo decidere se restare qui un'altro giorno o andare nel villaggio di pescatori. Qui non è male, ma è parecchio caotico. Dall'alto lato il villaggio (che visiterei comunque domani) potrebbe essere fin troppo tranquillo.Mi ammazzerei di pesce e aragoste nel villaggio (spero).Ci vogliono 6 ore circa per arrivare lì , e ho una mezza idea di andarci oggi stesso. La mattina mentre vado alla farmacia , mi chiama un ragazzo da un negozietto. Si chiama boubakar, è laureato in storia. Ovviamente vuole andare in europa, ed è molto curioso sulla società italiana. Sto con lui per un pò, e realizzo che le ore necessarie per arrivare al mare sono più di quelle che penso.
Alla1:26 è la resa incondizionata: sono stanchissimo. Meno male che non sono partito. Mangio un piatto di riso alla stazione dei bus e poi vado a  dormire.
Il sonno da queste parti è merce rara e da valorizzare:mi sveglia alle 3 circa una piccola orchestra!! Sono davanti ad un furgone con vari fiati, grancassa e un’altra decina di percussioni. Rassegnato sulla possibilità di dormire mi alzo, passo da boubakar e faccio un giro al mercato: vorrei comprare una borsa di foglia di palma intrecciata.Passo anche dall’ufficio postale, ma è tardi, è aperto, ma deserto; in compenso sul retro trovo gli intrecciatori di foglia di palma. Faccio presente le dimensioni che vorrei e dò l’indirizzo dell’hotel. Tornando mangio degli spiedini con del sugo di peperone piccante. In hotel mi rendo conto che devo fare piu attenzione al menù: sto iniziando a cagare un po' troppo piccante. Compero un ananas e mi fermo in una bancarella di cibo a guardare 2 persone che giocano a dama. Le dame sono veramente enormi, superano il metro di lato. Giocano con dei grossi segnaposto, in plastica. Immagino che siano così grandi per permettere a molte persone di assistere alle partirte. Mi si avvicina un ragazzo, visto anche la sera prima nel bar reggae, è della Sierra Leone e parla inglese. Mi suggerisce caldamente di non restare nella piazza con lo zaino sulle spalle. Anzi, una volta scoperto che l’hotel è a due passi, si offre di accompagnarmi a lasciare la borsa. Uscire a cena non è un problema,  ma mi suggerisce caldamente, senza borsa sulle spalle. Mentre sono in hotel arriva la borsa di palma intrecciata;devo dire ch è molto bella. La cena sarà un riso con fagioli e polpette di pesce. Dopo cena arriva boubakar, Anche lui sogna l'Europa come moltissimi incontrati qui (praticamente tutti).Ha detto che ha abbastanza soldi per il viaggio in Libia e la barca.glielo ho caldamente sconsigliato. E’ molto pericoloso e ora in Italia c'è di sicuro una competizione feroce tra migranti per ritagliarsi gli  spazi per migliorare la propria situazione. Che l'Italia spesso è terra di transito, ma ora ai confini c'è tanta gente che non riesce a passare il confine,e spesso sono territori montuosi molto freddi.Mi ha chiesto informazioni su visti e università . Gli ho detto che è più  conveniente informarsi nelle sedi opportune , perchè le cose spesso cambiano di anno in anno.Gli ho detto che spesso per il visto serve una persona che faccia da garante, e che io non potrò farlo.Irregolare per irregolare è meglio prendere un aereo con visto turistico e non tornare. Così è già nel paese di destinazione e non deve passare le frontiere che sono estremamente ben presidiate.
Quando boubakar va via rifaccio il trattamento (pessima idea). Mi prende un bruciore alla pelle dei testicoli che non so come far smettere!! Sciacquo abbondantemente e il problema smette. Mi punto addosso il ventilatore e vado a dormire.