sabato, gennaio 20

11 gennaio welena gh blantyre

Pullman per MUA!
Lascio la città in direzione nord dopo quasi una settimana. Ieri ho chiesto a che ora partiva, mi hanno detto 6/6.30. sveglia presto e siamo al bus alle 6.40 . Alle 7.10 torniamo in ostello lasciando il numero al bigliettaio. È stata una buona mossa. Sono le 9.15.

Il paesaggio appena fuori   Blantyre è pianeggiante, con piccoli colli. È coltivato fino al bordo della strada

Vi dò un po' di lavoro oggi.
Stiamo per passare vicino a

Mizenje

Pare ci sia un castello (???).
È lì perché un eccentrico scozzese lo ha costruito e ora è abitato da altrettanto eccentrici personaggi. Queste sono tutte le informazioni che ho.

mua museo e riti di passaggio

Stasera abbiamo sdogaato la tenda e si sentivano rane e grilli. Ho anche sentito il verso di quella rana che spesso si vede riprodotta sulle bancarelle e che si fa gracidare passandoci un legno sul dorso.

Nel museo ci sono 2 parti. 1 parla della missione cristiana di mua e nella 2 sezione paròla di 3 tribù locali. nella parte  che ho visto oggi si parla dei cheuwa. Quel poco che ho visto riguarda nascita, riti di passaggio da  bambini ad adulti  (differenti da uomo a donna), matrimonio, investitura a nuovo capo villaggio. Nel mezzo un albero con circa 200 di queste maschere. Le maschere vengono utilizzate dagli iniziati per rappresentare degli spiriti, una volta che la maschera è indossata, non importa chi la sta indossando dietro la maschera non c'è un uomo, ma lo spirito stesso. Nella gosmogonia cheuwa dio è creatore ed è rappresentato dall'arcobaleno (legato alla pioggia, che dà vita). Ci sono sia spriti benevoli, sia spiriti maligni. Ci si mette in contatto con loro tramite gli antenati.

tutti gli atti dei riti di passaggio hanno un forte valore simbolico

Il "battesimo" chewa prevede che il bambino (che nasce bianco e considerato ancora spirito) venga toccato i primi giorni solo dalla madre e dalla ostetrica. La placenta e i capelli della prima rasatura vengono sotterrati nella casa dove vivrà, e il pavimento (in terra battuta) viene risistemato. Poi viene passato (a distanza) su una fiamma con direzione nord-sud ed ovest-est come la migrazione del popolo che ha portato i chewa in malawi). A questo punto il bambino, scacciati gli spiriti maligni può essere toccato anche dal padre o da chi ne fa richiesta. Ne viene poi definitivamente poi sistemato il cordone ombelicale e sancita la definitiva separazione dalla madre e cosparso con olio di castor (che non so cosa sia). Nel frattempo il bambino prende il colore scuro della pelle. E' considerato umano a tutti gli effetti e non più spirito. Viene quindi ripassato sulla fiamma e può essere toccato da chiunque.

Il passaggio all'età adulta è differente da uomo a donna. Sono accompagnati da un tutore e quello della donna è decisamente più complesso. In entrambi i casi sono periodi di alcune settimane e vengono rasati sul capo più volte, a significare che il passato è ormai passato. Nel rituale femminile c'è una forte parte di informazione su quel che significa diventare donna e avere figli, mantenere il segreto nuziale etc. Tra i vari passaggi viene cosparso il capo di farina e polvere rossa, che poi viene fatta colare sul corpo e successivamente lavata (non ricordo il significato), una corsa festosa verso l'età adulta, e il trasportare una grosa pietra in giro per il villaggio . Quella stessa pietra verrà lasciata davanti alla casa del capovillaggio, in questo modo lo stesso prende coscienza che la comunità di adulti del villaggio aumenterà di quello stesso numero di persone.
I ragazzi, invece, vengono portati incappucciati nella foresta,   gli si spiega quali saranno i loro compiti e doveri una volta adulti , rasati, e poi passano del tempo nella foresta (in realtà d questo ultimo passaggio non sono sicuro)

Il matrimonio è quello più semplice. L'uomo costruisce la casa(prima della stagione delle piogge)  e , accompagnato da un tutore , chiede la mano della ragazza secondo uno schema fisso. Il futuro sposo sta seduto avanti alla nuova casa e a parecchie persone. Il tutore fa presente che il ragazzo vuole la mano della ragazza, senza identificarla. Il tutore della ragazza chiede allora di essere più preciso e il ragazzo indica la futura sposa che gioisce.
ll futuro sposo, a questo punto va a stare per 3 gorni in casa della futura sposa facendo lavori di abbllimento della casa dei suoceri (costruire la recinzione pare sia quello più comune). Il giorno prima dlle nozze entrambe le famiglie si incontrano ,preparano le libagioni per il banchetto (2 banchetti, 1 offerto dalla famiglia di lui per gli amici e l'altro  preparato insieme per più invitati - non ne sono sicuro ) e consultano gi antenati per sapere se apprezzano il matrimonio. Il giorno dopo vanno nella missione e si sposano davanti al prete (i fondamentalisti cattolici sonno ovunque!). Poi finalmente  vanno ad abitare insieme e consumano  l matrimonio.

l'investitura a capo del villaggio è anche quella complicata e prevede vari passaggi simbolici, tra cui un paio di incappucciamenti.

Senza alcun dubbio la erimonia più complessa è il funerale, deve preparare il vivente a ritornare uno spirito.
Il morto viene lavato dove muore, viene scavato apposta un piccolo fossato attorno alla stuoia/ letto. Il familiare più prossimo ne chiude gli occhi, la bocca e distende il corpo. Viene informato il capo villaggio, che a sua volta informa i villaggi vicini. Il vicinato accorre a portare le condoglianze. I capelli di tutti i familiari prossimi vengono rasati. Le donne esprimono dolore piangendo rumorosamente e incrociando le mani sulla testa, gli uomini ponendo le mani davanti al volto. Il lamento non è promisquo. Sempre uomini da una parte e donne dall'altra (parte nella camera del morto,parte nella veranda della casa). I padroni di casa devono famare e sdissetare i presenti. che normalmente si fermano per 3 giorni o più.quando il capo villaggio vede il corpo la persona è ufficialmente morta, non prima.
La creiminia(abbastanza costosa per la famiglia) viene soliamenrte abbinata alla iniziazione dei giovani della stessa famiglia. Sono questi ultimi che completano la fossa. La stessa viene scavata all'inizio da tutti i membri della famiglia. I gesti simbolici di presa di coscenza della morte del componente, durante la lunga cerimonia sono moltissimi. Vengono legati gli alluci e i polsi per facilitare l'entrata  del  corpo nella bara. Nella bara c'è tessuto bianco, o a volte rosso. Le maschere (e quindi gli spiriti) legate al dolore familiare e al passaggio da vita a morte sono presenti e alcune di esse portano la bara verso il punto di sepoltura. La bara viene calata nella fossa dai componenti il gruppo familiare. Tutti i presenti buttano un pò di terra sulla bara. Le maschere danzano mentre il tumulo cresce. Alla fine il tumulo è alto quasi mezzo metro.
La vedova porta un panno nero intorno al capo in segno di lutto.
Dopo 3 mesi ci si riunisce nuovamente viene costruito un recinto per segnalare la posizione del corpo. La vedova e alcuni parenti presenti si rasano i capelli . Quelli della vedova questi bruciati con effetti personali dl morto . Le ceneri vengono poste in un orcio di terracotta che viene rotto nei pressi della casa , dove è ben visibile. La vedova ha  discrezione se tenere il panno intorno al capo nero o metterne uno bianco, che la rende disponibile a
iniziare nuovi legami sentimentali. La casa viene svuotata e se ne inizia la demolizione (potrei sbagliare).
dopo 1 anno distribuiscono gli averi  e distruggono la casa. Iniziando dal tetto per lasciarne i mattoni delle mura." Alla prossima stagione delle piogge resterà un cumulo indistinto". La vedova viene portata presso n fiume e lei guarderà a monte, verso l'acqua e l'avvenire che arriverà, e come l'acqua che passa, anche per lei le cose passano.

sicuramente mi dimentico qualcosa o c'è qualche imprecisione.

La situazione ultimamente sta cambiando, ma la linea di discendenza tradizionale dei cheuwa matrilineare. La madre portava il nome. I ragazzi sono figli di lei,più che di lui. Se il  marito muore le sostanze vanno al fratello della madre e alla sua linea di discendenza e non a quella del padre.

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