giovedì, gennaio 4

19 dicembre pensao miralago, cobuè

stamattina sveglia alle 8.30 circa.Ho il collo indolenzito e altri doloretti in giro per il corpo, ma tutto sommato mi sento abbastanza riposato. Faccio un giro della piazza attorno a cui si sviluppa il centro. c'è una chiesa sovradimensionata rispetto a quello che pare l'abitato. E' chiusa, ma ne posso apprezzare la forma a croce latina ed il campanile a punta. Mentre sono lì mi ferma un ragazzo, dice di essere il capitano della barca in partenza per il malawi e che, se voglio prendere la sua barca, devo affrettarmi. Vado dal bengalese dell'emporio per sapere se ci sono altre barche in partenza. Lui mi conferma che se voglio usare una barca condivisa devo partire ora.
Cobuè ha un'aria tranquilla. Dalla piazza dove c'è l'emporio una strada scende sul lungofiume. La ho percorsa ieri sera terrorizzando senza volerlo i bambini che incontravo. Ci sono alcuni esercizi commerciali e qualche abitazione.
Prendo le mie cose e vado a prendere la  barca. Ci trovo un ragazzo che ha condiviso con me il viaggio in camion. Con lui ho avuto anche una cena ieri sera (quello che ha finito la ncima senza chiedere sugo extra), ma abbiamo parlato molto poco. Non parleremo molto di più, ma fa piacere rivedere volti noti. La traversata dura poco meno di un'ora. Il lago sotto la barca è di un azzurro intenso. la costa mozambicana ha dei bei colori intensi, e la costa diventa alta subito dietro una striscia di sabbia ocra scuro. Lungo la costa si vedono vari baldacchini in uso per seccare il pesce pescato nel lago. Il pesce secco del lago ha molto successo e ci sono varie zone di essiccazione dello stesso lungo la costa. Prima di toccare terra vedo un piccolo aereo che decolla dall'isola.
Arrivato sull'isola l'ufficiale di frontiera mi dice che per poter ottenere il visto del malawi dobbiamo andare in aereoporto.  Nella zona dei visti mi incrocio ancora con il ragazzo dalla maglietta rossa, incontrato sul camion e a cena; lui proseguirà sulla costa ovest del lago con la motonave in porto. Ci salutiamo un'ultima volta con una stretta di mano e con un augurio vicendevole di buon viaggio.
Durante il viaggio in moto verso aereoporto ho modo di apprezzare i 2 centri abitati separati dell'isola e fare la leggerezza di tenere lo zaino solo sulla spalla destra. Recupererò una ulteriore contrattura del muscolo parallelo alla spina dorsale ,  sulla destra. Nel pomeriggio tale contrattura mi darà qualche problema. Arriviamo nell'aereoporto. E' minuscolo! saranno 50metri quadrati, compresi bagni, uffici e zone passeggeri. Sulla pista di decollo c'è un piccolo cessna, forse da 5 posti, forse proprio da 2. Mi avvicino per guardare il quadro di comando, ma mi invitano ad allontanarmi. Ha lunghezza inferiore a quella di un furgone lungo ed è a mono elica.
Dopo pochi minuti il mio visto è pronto!
Ipotizzo di andare a piedi all'ostello, ma quando realizzo che sono 4km torno verso il paese. Entrambe le guesthouse sono al completo!! Con un ragazzo andiamo a vedere un lodge, il lodge museum. E' un pò più caro, ma la posizione è panoramica, inoltre posso decidere dove far mettere la tenda . Scelgo un posto che rimane all'ombra , e con il ragazzo torno verso la città.
Ci fermiamo in un posto che serve la birra locale, fermentata in maniera casalinga
la servono in dei piccoli secchielli. La assaggio, è molto simile a quella bevuta in mozambico. I ragazzi mi invitano anche a pranzo. Io accetto. L'attesa è un pò lunga, ma alla fine mangiamo, mangiamo ncima con pesce "fresco". Il pesce fresco viene cotto subito e conservato cotto.
Passerò con lui il pomeriggio al bar e parte della serata. A cena conoscerò la troupe televisiva con cui avrò a che fare i giorni successivi. Amos mi aiuterà a portare lo zaino nella guesthouse, dato che la mia schiena era dolorante.
Arriviamo nella guesthouse quando era buio. Il gestore ha ipotizzato che non tornassi e ha smontato la tenda. Finirò per dormire in tenda con lui.
E' una persona adorabile. Pur essendo ipovedente vuole realizzare un piccolo museo etnografico sull'isola. Ci confrontiamo a lungo durante la notte e gli dò molti spunti che lui apprezza.


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