martedì, gennaio 23

23 gennaio libori hostel,sumbawanga

Sveglia alle 9 abbondanti e colazione con avocado condito, banane e te nero zuccherato. La colazione sarebbe compresa, ma non è rimasto praticamente nulla. Approfitto del sole per lavarmi i capelli ed esco.
Stanotte ho sognato di ritrovare la mia bussolina nera. E' da un pò che non  a vedo ed è stata la mia compagna di viaggio di praticamente tutti i miei viaggi, spero sia nei meandri dello zaino.
Tra i caduti di oggi metterei il 2'paio di calze,  non le trovo. Alla stazione dei bus ne compro un paio da un ragazzo che mi sta simpatico (1000 shilling).
Alla fermata mi sento chiamare per nome. È il signor kiyaya, titolare della guest House, ( quella economica, ovviamente) dove starò stasera. Ieri Charles lo aveva contattato e prenderà il mio stesso mezzo per Kasanga.
Forse col suo aiuto  riesco a comprare il biglietto della barca in moneta locale ( anche perché i dollari mi servono per i visti  e lì non ci sono banche). A sumbawanga ci sono tanti alberi con fiori rossi. Sono fiori "carnosi". I petali sono quasi rigidi e non si sviluppano dal centro ( tipo Margherita, ma di lato). I pistilli sono lunghi , bianchi, con polline giallo alla fine. Alla base resta  il bocciolo, di colore giallo. Da quel lato i petali escono. Tipo una mano, col palmo verso il basso e il dorso perpendicolare al suolo, in cui il pollice e il mignolo sono attaccati per la punta. Il bocciolo sarebbe in prossimità del polso. Prima di partire faccio i consueti calcoli per evitare il solema mi viene assegnato il posto a lato del conducente (fortunatamente non ci sarà sole.
Appena fuori città si sale un po' e si ha una visione dell'altopiano. Da come avevo visto è erboso e punteggiato di alberi, anche parecchio diversi tra loro.
La terra è rossa.  I colli con meno vegetazione sono segnati da profonde spaccature create dalle piogge (tipo calanchi).
Ieri mi sono dimenticato di segnalare che di traverso rispetto alla pista di atterraggio dell' aereoporto c'è un campo di pallone
Immagino che l'aere porto abbia pochissimi voli, l'erba non era granché mantenuta.
Dovrei riuscire a vedere le cascate kalambo. Sono cascate dal salto unico molto alte. Il salto supera i 200 metri e sono al confine con lo zambia.
Fermiamo a lungo nel villaggio di matai. La straa principale(come tutte le altre è sterrata e la pioggia rende il tutto un pantano segnato da rigagnoli di acqua. Proseguiamo sulla strada terrata per circa 10 km, poi si riprende una strada asfaltata abbastanza ampia. Arrivati a mbusa Village siamo in mezzo ad una grande spianata. Ci sono tante piccole mandrie di vacche , sono magre. La cosa mi preoccupa un po'. Non tanto per la mancata rotondità del bovino, quanto per la scarsità di capre!!
Già a sumbawanga , con mio grande disappunto, la capra non mi è stata proposta.
Di  sicuro al lago mangerò pesce , ma la scarsità di capre mi preoccupa.
La musica (oltre al motore del pullman)è del tutto acustica, tamburi e fischietto; ci sono anche delle parti cantate.
Si passa da zone tendenzialmente acquitrinose delimitate da basse alture . Ogni  volta che si scollina si vede una stringa di terra rossa più o meno dritta che serpeggiando passa la spianata e scompare dietro le colline che chiudono la vista.  A terra la vegetazione è bassa e con colori tenui , sulle colline , invece, alberi ad alto fusto dal colore verde acceso ed uniforme. Sul fondo di queste minuscole spianate la strada diventa un enorme pantano. Incrociamo alcuni bilici, sono lunghi e tendenzialmente scarichi.
La strada che percorre la successiva zona è più secca. E' una foresta di acacie (spero siano acace), E' un tratto molto bello, la strada di colore rosso acceso i infila in una sorta di tunnel. I tronchi sono di colore chiaro mentre le chiome sono di colore verde. Il governo sta cercando di promuovere il turismo in questa zona. Per farlo ci sono lavori per la costruzione di una  strada nuova. Spesso costeggiamo la strada e a tratti la percorriamo, è molto ampia. Finalmente si vede il lago! La zona è montana e ricoperta di boschi. Il bus si ferma a scaricare i divani che sono sul tetto e parlo un pò col gestore della guesthouse. Fa il fotografo e ha anche ricevuto dei premi all'estero. Mi dice che con una moto dovrei riuscire a vedere la cascata spendendo una cifra ragionevole.
Le ultime curve prima di scendere regalano dei bellissimi panorami. Le rive del lago sono scoscese e i monti e i loro versanti boscosi finiscono direttamente direttamente nel lago. Alcune lingue di terra  ripide rompono questo schema. Su una si queste spianate c'è Kasanga.
Il paese pare super tranquillo. Quando fermiamo nella piazza principale del paese un toro nero bruca dell'erba indisturbato.
Il posto dove dormo è tra 2 di questi villaggi di pescatori. E' alimentato da pannelli solari ed è in posizione panoramica sul lago. A sud, mi dicono, si vede lo Zambia, mentre a nord ovest le alture dall'altra parte del lago appartengono al territorio della repubblica "democratica" del Congo.
Prima di mangiare sono stato al paese di fianco alla guesthouse. Un villaggetto abbastanza disordinato dove ho comprato acqua e 2 pesci arrostiti. All'entrata del paese c'è una affumicatura di pesce. Ne legano la testa e la coda e infilano il pesce su dei bastoni, lo mettono sopra il fuoco  abbastanza distante per non bruciarlo e aspettano. Il pesce viene affumicato o cotto appena viene pescato. Non ci sono frigo e il ghiaccio da queste parti non sanno nemmeno come sia fatto.
Cala il buio e compauono le luci a led.  Sarei curioso di sapere come era la vita di questi villaggi una volta calato il sole prima dell'arrivo delle luci a basso consumo. La luna c'è, ma con le nuvole la luce non filtra. Anche qui , come in etiopia, iniziano a contare le ore dalle 6 del mattino, quando la luce permette di vedere. Avevo visto in una guesthouse che la ora d check out erano le 4 e avevo intuito che fossero le 10 del mattino. Oggi ne ho avuto la conferma alla stazione dei bus: il bus partiva alle 13 e mi era stato detto che la partenza era alle 7.
A cena riso, pesce arrosto,foglie di zucca (salatissime) e una salsina dolce con pomodoro, cipolle, carote  e latte di cocco.
Mentre scrivo devo lottare con numerosissime zanzare

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