lunedì, gennaio 22

22 gennaio Libori Hostel Sumbawanga

Sveglia alle 9. Doccia calda e corsa a cercare charles, dell'ufficio turistico. L' ufficio è minuscolo e nel frattempo è diventata una agenzia di viaggi. Charles è comunque molto entusiasta, ha viaggiato molto in africa e anche fuori. Con lui prendo informazioni riguardo il visto per il congo (ha il numero del consolato di Kigoma) e la motonave (ha il numero del capitano della barca Liemba). Contattiamo il capitano.
La nave galleggia ancora, ma parte venerdì per lo Zambia per poi risalire il lago. Io conto di incrociarla tipo mercoledì di settimana prossima circa a metà altezza del Lago.
Il passaggio in Congo (o almeno così spero) resta appeso ad un filo. Apparentemente ci sono problemi di ordine pubblico dovuti al mancato turno elettorale (poco prima di dicembre il democratico presidente della Repubblica Democratica del congo ha sostenuto che avendo fatto un buon lavoro resta in carica e che quindi non ci saranno elezioni). Pare che i cattolici (parte politica) stiano facendo casino e al momento non sono previsti visti turistici. La piccola fioca speranza è che riesca a procurarmi una piccola raccomandazione dall'ambasciata d'Italia a Kinshasa (dubito). Potrebbe essere possibile entrare in congo da Kalema o da kigoma e andare verso sud, in direzione di lumumbashi. Dopo aver concluso con la parte informativa/turistica andiamo a fare colazione. Una zuppa di mais e fagioli, con del tè nero. Il ristorante ha le stesse dimensioni di vari tra ristoranti e bar in città:4mx3mt dentro ci sono 2 tavoli e 5 sedie. Charles mi mette a conoscenza di un progetto he sta portando avanti. Si tratta di un istituto dove si insegna turismo. E' l'unico della zomna e cercano volontari ed investitori. Gli faccio presente che se vuole posso tenere una piccola lezione. Mi porta al mercato, mi fa vedere lo stadio(grande ed inutilizzato da circa 2 anni) e prendiamo un dalla-dalla. Parlo col direttore dell'importanza di un piccolo museo etnografico per apparire sulle guide e favorire il contatto degli studenti coi turisti e poi ho tenuto una lezione al locale istituto di turismo!!
Un po' di legislazione internazionale del turismo e poi ho detto agli alunni che per essere creduti da un viaggiatore indipendente devono essere
- chiari nell'offerta
- affidabili (sicuramente le informazioni verranno verificate e se non corrispondono il turista va altrove)
- sicuri (nel senso che il turista deve sentirsi al sicuro)
Ho poi portato la mia esperienza nel campo dell'ospitalità in una catena internazionale. La classe è abbastanza piccola e gli arredi sono minimi. c'è anche un alunno senza banco e 2 alunni che usano la stessa sedia. I ragazzi erano comunque entuisti e mi hanno pure fatto l'aplaso a fine lezione. Dal lato della gestone della scuola mi hanno chiesto di fare del volontariato come professore!
C'è parecchio lavoo per renderla una scuola adatta alle ambzioni di Charles e del suo socio. In tutta la scuola hanno 3 computer, compreso quello del preside/direttore.
Comunque usciti da lì andiamo al mercato, compro zucchero e un berretto, poi Charles mi offre il pranzo. Pesce del lago tanganika in umido, fagioli e riso.
Condivido con lui i miei contatti in Mozambico e Malawi (che so essere molto importanti per lui) e gli presto la mia guida Bradt, così che possa guardarsela, la recupererò di ritorno da Kasanga (o almeno così spero). Poi faccio una passeggiata per Sumbawanga. Ci sono grossi lavori in corso per pavimentare le strade. Anche qui le donne usano fare lavori pesanti. In particolare ne vedo una che muove la macchina che taglia l'asfalto, circondata da uomini che fondamentalmente guardano la donna fare il lavoro pesante. Molte delle strade qui sono affiancate da canali, spesso aperti, segno che le piogge sono persistenti. Compro delle banane minuscole ed un avocado per la colazione, poi vado a visitare una moschea. Anche qui il mihrab è molto grande, in questo caso anche il mimbar (il pulpito), in legno, è all'interno della nicchia che indica la direzione della mecca. Quando spiego la mia visione dei libri sacri i miei interlocutori quasi sbiancano (ed erano belli scuri all'inizio), ma non reagiscono male. Mi invitano a diventare musulmano e proprio non si capacitano che io conosca il corano, ma non sia musulmano.
Tornando in hotel trovo una strada piena zeppa di bar, come non ce ne sono manco in spagna. Uno dietro l'altro da entrambe le parti della strada. Torno in hotel per scrivere e momentaneamente va via la corrente. Dopo aver scritto un pò e sentito tobias decido di uscire a cena. Sono le 10 passate, ma la città è ancora vivace. Mangio riso e manzo con fagioli e poi scelgo un bar come piace a me, che trasudi disagio sociale. Lo trovo. Non è come la sala di biliardo di nkotakota, ma poco ci manca. Tornato in hotel, consultando gli amici via wazzup si materializza un eventuale contatto in Congo! Non sono previsti visti turistici, ma se vado a trovare qualcuno è più facile che mi diano il visto!
Si trova inoltre in quella parte del paese che pare più tranquilla (poi magari non ci vado, il volo di ritorno che ho visto è dal kenya).
Finisco di scrivere alle 12.56.

Nessun commento:

Posta un commento