venerdì, maggio 13

21 aprile kow KO GH kalewa

Sveglia alle 7 con mal di gola importante Inizio ad essere preoccupato e valutare di pendere dello sciroppo o degli antibiotici. Lavo e vado a fare un paio di foto al fiume. La situazione e' estremamente tranquilla. Il fiume riflette ancora parte dei chiarori mattutini mentre scorre, lento, verso sud. Esco a cercare informazioni sul mezzo di trasporto per tamu. Gia' il giorno prima avevo avuto qualche informazione ma vorrei comperare il biglietto per non sedere sul fondo metallico del mezzo. Alla fermata, con parecchia fatica capisco che una signora che sta li' prendera' il mio stesso mezzo. E' una signora dui 50/60 dai denti rossi per il betel. Le donne che usano betel sono molte meno degli uomini, ed e' parecchio piu' facile vederne a nord o nell'india del nord-est piuttosto che a sud di Mandalay. Il ragazzo che lavora sul furgone per tamu ha un motorino e insiste per portarmi in giro, anche se io vorrei esplorare da solo il piccolo centro abitato. Di fatto pare siano sono un paio di strade e il mercato. Nella speranza che conceda privacy mi faccio indicare un posto dove mangiare. Mi indica un posto dove fanno dei noodles, per la prima volta me li servono asciutti, con verdure, carne e una polvere marroncina che non capisco cosa sia, e con un brodo di pollo molto spesso servito a parte. Tutto sommato e' buono ed evito di mangiare fritture a prima mattina. Poi mi infilo nel mercato. Il mercato mi piace molto. Ci sono parecchie merci ormai note e parecchie di cui non conosco uso o sapori. Compero del tanaka, inizialmente ne prendo un tronchetto (la tizia mi fa vedere come utilizzarlo), poi lo restituisco e ne compero in formato tipo saponetta. Compero un po' di te verde :noto che nei banchetti se ne vendono anche sacchetti di foglie fermentate; ne ho viste mangiare da piu' persone qui al mercato. Le provo. Il sapore e' amaro in prima battuta e poi aspro, sono entrambi sapori molto forti. Ci sono parecchie belle ragazze che vendono al mercato. Una in particolare mi colpisce e le chiedo di fare una foto. Dai banchetti vicini le colleghe le fanno festa, dato che le ho fatto un complimento. Anche lei sta mangiando foglie di te verde(con del peperoncino, sembra). Proseguo il mio giro e trovo una cesta con delle palle grosse poco piu' che delle palle da ping pong, dal colore marrone scuro e dal profumo simile al caffe'. La signora mi ripete sweet, sweet, vedendomi incuriosito me ne regala 2. Io intendo che e' un dolcetto, ma poi realizzzo che e' zucchero di canna grezzo. Esco e faccio una ulteriore passeggiata guardandomi le case di legno. I versanti sono scoscesi e alcune di queste case hanno un sistema di pali sotto il pavimento per ottenere un piano di calpestio orizzontale, magari a 5 o 6 metri dal suolo nel punto a questo piu' lontano. Uscito dal mercato bevo una birra e poi torno in guesthouse. Fa veramente molto caldo. Il recaptionist dorme, la camera e' aperta e allora mi ributto sul letto. Prima pero' vado in bagno. Sul muro c'e' uno scarafaggio di quelli arancioni(la classica cucaracha) bella grossa , sta rosicchiando una mosca o simili. Entro vado in bagno e quella non mi calcola minimamente. Fa molto caldo e da ieri alle 23 non c'e' ancora corrente (alle 14.30). Quando esco trovo il ragazzo del motorino e mi porta in un posto panoramico, proprio a pochi passi da dove ci incontriamo, da li' si vede bene il ponte in costruzione per la autostrada del sud asia. Andiamo al bar li' a fianco beviamo un caffe' con latte. C'e' una ragazza che scherza con il mio amico, li ho visti parlare un paio di volte. Lei e' magra, ha tratti orientali, seppur con il volto non tondo e porta un vestito rosso. Mi dicono di prepararmi e vado in ostello a prendere il bagaglio. Sono stato molto bene a kalewa. Il fondo del camion sul cui retro viaggiamo è pieno di sacchi di riso. Io sono sulla panca laterale ,in legno. A fianco a me sulla panca c'e' la signora vista stamattina, dall'altra parte una signora con la figlia, e in mezzo davanti a me una giovane ragazza con il bambino. E' proprio bella e si e' seduta in posizione panoramica, ha di fronte a se' la strada lasciata alle spalle dal furgone. Sotto di se' ha un sacco di riso e non il legno. Lasciamo Kalewa lungo un viale alberato. Poco dopo essere usciti dal paese ci fermamo vicino ad una fonte di acqua oligominerale. Pare proprio ferrarelle. Ci si ferma il furgone per lavare il motore e tuttine bevono e mi invitano a fare lo stesso. Mentre siamo li' arriva un giovane padre con una bambina. Fanno la doccia e poi se ne vanno. L'acqua e' fresca e la bambina ha dei sussulti quando il padre gliela versa addosso. La strada tra salewa e kalaymyo è molto bella. Una gola dai versanti scoscesi ed alti. Durante la stagione delle piogge il livello del fiume sale di diversi metri e la strada che abbiamo percorso oggi finisce sott'acqua . Ho visto dei lavori di sbancamento delle rive, immagino stiano allargando il letto del fiume (dove c'è terra) per far si che il livello del fiume salga di meno e la strada resti carrozzabile. Dopo qualche ora il viaggio inizia a farsi pesantuccio, si dice che la capra sopra la panca stia bene,mentre sotto la panca crepi, posso affermare che la gallina non ha questo problema. O almeno , questa che stiamo trasportando, per ora, regge. Il suo trasportino e' in bambu' intrecciato. Invece, a proposito di capre, in una area di servizio, dove ci siamo fermati per mangiare, ce ne era un furgone pieno e belavano ininterrottamente. Bambini piccoli da soli, e molto piccoli in braccio ai genitori stavano li' vicino. Quando mi sono avvicinato io, mi sa che mi hanno visto un tizio strano' e si sono ammutolite!! Un po' come i bambini, alcuni mi vedono in strada e si pietrificano. La strada ha delle alture a est. Il confin con l'india corre a fianco della strada ad ovest, anche li' si vede qualche increspatura del terreno, ma poca cosa, immaginavo che una catena montuosa fosse il confine tra india e Birmania, ma non e' cosi'; e' un fiume, anzi direi piu' un fiumiciattolo. Su questa strada ci sono un sacco di ponti. Fondamentalmente sono di 2 tipi: struttura e piano in ferro ( fanno un tremendo baccano ,ma ci si ferma prima e dopo, sopra basta andare piano) e struttura in ferro e piano in legno incatramato ( si sale e scende molto molto lentamente e su di esso il mezzo si muove ancor più lentamente). A fianco di ogni ponte c'e' una strada che lo evita passando per il letto dei fiumi, secchi durante questa stagione. ci siamo fermati a consegnare la gallina appena prima che facesse buio. arriviamo all'fficio Immigrazione che e' buio pesto. Io sono il numero 65 del registro, mensile, suppongo. Si fa fresco e il mio culo si fa sempre piu' liscio. Tra ponti e buche le sollecitazioni sono parecchie. Cio' nonostante i locali si addormentano uno dopo l'altro. Si addormenta anche la bambina con un vestito verde che avevo di fronte. mi guardava incuriosita, le sorridevo e lei rispondeva al mio sorriso. Questa era tutta la comunicazione, ma in questo modo ci si teneva un po' compagnia. Le presto la sacca col lenzuolo, si stende sui sacchi, se la mette sotto la testa e si addormenta. Arrivati a tamu ci sono varie fermate per lasciare i bagagli. In particolare l'ultima prima di lasciare me. Una signora parecchio anziana con un consistente numero di sacchi e taniche. Il guidatore e il vice la aiutano financo a scendere, ma sono molto stanchi e si vede. Portano in casa della signora tutto (sacchi di riso,taniche,carbone) e poi portano me alla guesthouse. Arrivo talmente stanco che fatico a parlare con il proprietario che mi ha accolto con tutti i crismi. Il ragazzetto e' molto attivo in questo senso, avra' 14 anni e forse e' leggermente strabico, le orecchie a sventola le aveva di sicuro. Parla un po' di inglese. La tosse non mi da gran tregua e il proprietario mi regala una bottiglietta con un po' di succo di arancia. Si offrono anche di portarmi a mangiare, ma appena usciti si mette a piovere e quindi torniamo indietro. vado a dormire.

Nessun commento:

Posta un commento