mercoledì, maggio 4

17 aprile hall della royal GH mandalay

Mi sveglio alle 7. Mi dicono che possiamo prendere le camere e prendiamo una doppia e una singola. Resto a letto fino alle 12, poi esco a cercare un motorino. Il programma di oggi e' andfare in cima alla mandalay hill e fare un giro nei sobborghi della citta'. Trovo un motorino per un prezzo conveniente, uno scassone clamoroso. Ogni tanto fa rumori poco rassicuranti, si mette in moro a fatica e oil sole ha cucinato la plastica del cruscotto, per cui non si vede nulla della strumentazione, ma se do' gas procede e questo ci basta. Torniamo nuovamente al posto del riso con foglie di te, e nuovamente troviamo chiuso. Stavolta pero' avendo a disposizione un mezzo cerchiamo un altro posto. Il posto lo troviamo, ma tutto sommato, dato che il piatto e' lo stesso e la birra e' piu' cara e meno fresca, forse era meglio se ci fermavamo al solito posto.Comunque appena finito di mangiare saliamo in cima alla collina che domina mandalay. C'e' un pedaggio da pagare per i veicoli a motore. Poi l'ultimo tratto lo percorriamo su una scala mobile. Il tempio in cima alla collina offre delle belle visuali sulla citta' e sui dintorni. E' tutto estremamente pianeggiante, piatto viene da dire, l'unica increspatura del terreno e' questa su cui siamo. Tutte le terre sono coltivate e appare subito evidente il quadrato con il recinto reale e il fossato che lo circonda. All'interno del recinto si vede che ci sono dei palazzi, ma per lo piu' appare una area verde. Il tempio e' bello, con varie sale di preghiera, portici che offrono riparo dal sole e ampie balconate da cui si godono viste panoramiche in tutte le direzioni. C'e' anche la statua di una coppia di serpenti. Sono personaggi mitici di tante favole birmane. Ci sono un sacco di offerte e una persona all'interno del recinto dove c'e' la statua non fa altro che togliere soldi dalla bocca della statua, piegarli, e metterli nella cassetta delle offerte. Assisto ad una scena divertente: un giovane padre prende il figlio di circa un anno in braccio e lo protende verso la statua, immaginando che il gesto istintivo del piccolo sia accarezzare la statua, il bambino invece lancia la mano verso le fauci del serpente traboccanti denaro. Allora il padre lo allontana, gli fa vedere che lo scopo e' accarezzare la statua e lo riavvicina; nulla da fare il piccolo non ha interesse ad accarezzare la riproduzione in pietra di un personaggio a lui noto, la mano si lancia verso il denaro. Salta all'occhio che tutti sono vestiti per il giorno di festa in corso e molte persone giovani si accompagnano a gente anziana, come si usa da queste parti il 1' giorno dell'anno. E di gente ce ne e' tanta: quella della gita a mandalay hill e' una escursione molto gettonata. Scendiamo e passiamo vicino al punto dove ho perso gli occhiali magari ne trovo la montatura. Attaccato al cancello dove spero di trovare i miei occhiali trovo delle chiavi e una montatura di occhiali senza lenti. La prendo, sara' la mia nuova montatura appena arrivo in India. Da li' andiamo verso Amarapura. Ci sono gia' stato , ma e' comunque un bel posto e immagino sia molto frequentato. E' cosi' e oltre alla passeggiata sul ponte ci sediamo all'inizio dello stesso per guardare facce (di giovani e di vecchi accompagnati), abiti e acconciature da festa. Ovviamente molti chiedono a me o a Noemi di fare delle foto. Andiamo via prima che il sole inizi a tramontare, vorrei trovare un posto sul fiume e godermelo li' con le barche che tagliano il rosso riflesso del sole sul fiume. Mi infilo in una vietta, procuro una birra, ma al fiume non ci arriviamo; il sobborgo e' molto bello, case di legno, gente per strada, ruralita'. Punto verso ovest e mi rendo conto che la strada su cui pensavo di essere (vicino al lungofiume) dista circa 300 metri, in mezzo c'e' un zona di orti. Poco male, cerchiamo da sedere e lo spettacolo sono i locali che si muovono negli orti a che la calura da' un po' di tregua. Una famiglia ci vede e porta una sedia in bambu', se servisse abbiamo un'altra dimostrazione di quanto queste persone siano accoglienti. Noemi ridendo mi fa notare che ne hanno portata solo una perche' risulta evidente che io ho la mera qualifica di autista. Ci beviamo la birra mentre i bambini della zona prendono coraggio e dal solo urlare da lontano "minglabaa" , si affacciano prima e si avvicinano subito dopo. Quando andiamo via ne abbiamo intorno una decina. Sono molto contenti di apparire nelle foto e quando andiamo via ci salutano molto calorosamente. Torniamo verso l'ostello e cerchiamo il posto che ci aveva dato porzioni enormi di riso fritto, con una porzione saremmo a posto in 2. Lo troviamo, ma c'e' la partita e fanno solo barbecue. Prendiamo una birra e uno spiedino di una cosa poco chiara a vedersi. E' tofu e non da grande soddisfazione. Beviamo la birra e torniamo a restituire il motorino. Prima pero' mi faccio un giro da solo scannando adeguatamente il mezzo. Arrivo in hotel e c'e' anche Claudio. Andiamo tutti insieme a mangiare al night market. Notiamo che una parte delle bancarelle non e' presente e anche il mio posto di fiducia e' chiuso. Un po' mi spiace non aver preso un volume di fiabe birmane, so che nelle prossime citta' non trovero' mercati con articoli destinati ai turisti e quindi le fiabe, se le trovo, saranno in lingua locale. Mangiamo insieme tutti e tre molto probabilmente per l'ultima volta, si chiacchiera del piu' e del meno e si confrontano piani per i viaggi nei mesi a seguire, scambiando impressioni e consigli. Tornato in hotel doccia, lavo e vado a dormire.

Nessun commento:

Posta un commento