venerdì, maggio 13

19 aprile hotel di fronte alla pagoda phayagyi monwa

Mi sveglio intorno alle 7 e vado a prendere informazioni per la barca. Sulla strada una signora vende dei dolci a base di bianco d'uovo e cocco (mou pie de le'). Arrivato in riva al fiume mi indicano dove c'e' la biglietteria e un ragazzo mi ci porta. Poi mi aspetta per un po'. Gli faccio capire che torno a piedi e dopo un po' decide di andare via. L'addetto della cvompagnia di navigazione parla inglese. Ci sono varie barchealcune di queste fermano in piccoli villaggi. La cosa si fa ancora più divertente quando mi dice che esiste un villaggio minuscolo dove passa la barca (sbavo). Se Resto qui una altra notte riesco a prendere una barca che va lì e andarmene con quella dopo, ma l'addetto mi dice chiaramente che questa barca non devo manco prenderla in considerazione; fanno tratte molto brevi e impiegano un sacco di tempo perche' approdano ad ogni porto richiesto. Quella che interessa me con 9 ore mi porta a Kalewa. E' una barca che fa servizio rapido. Non fa approdi , se non per parecchie persone, normalmente gli eventuali passeggeri salgono a bordo da piccole imbarcazioni che si affiancano alla barca principale. Ce ne sono 2 al giorno, ma per arrivare a Kalewa con la luce la migliore opportunita' e' quella della barca alle 4 del mattino. Riprovo a vedere se riesco a fermarmi nel mezzo senza restare bloccato, ma l'addetto continua dirmi che non e' una buona idea (un'idea del cazzo, diremmo in Italia). Gli dico che torno a pomeriggio con una cartina. Tornando verso l'hotel percorro un po' di lungofiume per poi lasciarlo e andare verso l'interno. Ci sono viali alberati sterrati con edifici di legno ai lati. Noto che tutte quante le case hanno un piccolo vano circa della dimensione di un caminetto che sporge dalle pareti di legno. Lo hanno tutte le case, ma non ne capisco l'uso. Altra caratteristica comune sono le verande con nella parte alta della balconata perline incrociate, per creare ombra, ma far passare la luce. Mi fermo a fare colazione in un negozietto dove fanno frittelle. Ne mangio un po, in salsa agrodolce.Noto che sul banco hanno vari tipi di frutta secca, che utilizzano per arricchire alcuni piatti e ne avro' dimostrazione a pranzo. Fa parecchio caldo e torno in hotel. Choedo se posso stare in camera fino alla 1 mi dicono di si. Cosi', al fresco del condizionatore , resto in camera fino alla 1. Esco e mangio una buonissima insalata, con foglie di te' verde. All'interno , oltre ovviamente al riso, ci sono: Foglie di te' verde, 5 tipi di frutta secca (ceci, fave,fagioli,arachidi' strisce di cocco) pomodoro, foglie di cavolo, pomodoro, sedano(penso fosse sedano) . Molto molto buona. Uscito di li' vado a visitare la pagoda phayagyi e visto il gran caldo ci dormo un'oretta. Prima di uscire cerco dell'acqua da buttarmi addosso e due signori ( piuttosto attempati ) mi aiutano a procurarne. Uscito dalla pagoda ne osservo l'entrata protetta da 2 animali meta' leone e meta' grifone, dopodi che' passo dal mercato. All'entrata c'e' un'altra signora che cuoce i mou pie de le'. Passo oltre, mi serve del filo bianco per sistemare i pantaloni. Durante la mia ricerca passo per il mercato della frutta dove faccio una foto ad una ragazza molto carina che tiene una bancarella; se si chiede di fotografarle le ragazze sono generalmente disponibili e danno consenso, pero' poi di fronte all'obiettivo normalmente non reggono e distolgono lo sguardo dalla macchina fotografica. Uscito dal mercato trovo una signora che vende cotone. Mi fa scegliere il colore, poi mi invita a darle i pantaloni e cuce piu' parti: il cavallo e anche vicino alla tasca. Proseguo e incontro la altra pagoda della citta': su tang pyae. Ha un grosso stupa e un portico con dei dipinti. Fuori da un edificio del complesso religioso una vecchietta vende uccellini. Si suppone che una volta liberato il piccolo volatile rimanga in zona rendendo piu' ameno il complesso religioso. Inoltre c'e' tutto il gusto di ridare la liberta' ad un animale che era in gabbia. ne compero uno e lo libero. Poi mi dirigo verso la biglietteria. Ci metto un po' a trovarla, ma poi la trovo e compero il biglietto. Si parte alle 4 AM. Mi guardo il tramonto sul fiume facendo caso al fatto che ci sono tanti cani e che la notte di sicuro prendono possesso della zona.Tornando verso l'hotel entro in un negozio di stampa digitale e stampo il mio permesso per tamu. La ragazza che mi aiuta fa un po' fatica a trasferire il file dal telefono al pc, ma poi ci si riesce. Stampo e , dato che le 6 sono abbondantemente passate e che il lavoro e' finito, mi faccio una birra. Mentre sono al bar faccio caso al fatto che non compare nessun file della memoria del telefono. Allarmatissimo torno al negozio., ma la ragazza che mi aveva assistito e' andata via; la richiamano e torna in un bel abito rosa a fiori. Risolviamo il problema (era un errore nella lettura della scheda di memoria, immagino) e ci risalutiamo. Mangioi al vivace mercato notturno. Tante bancarelle offrono 4 o 5 piatti. Io opto per una zuppa di interiora di maiale (che il signore mi riempie appena arrivo a 1/2 e per degli involtini primavera con salsa piccante. Sempre per il tema "Le dimensioni contano" segnalo che vicino alla citta' c'è una statua di budda alta 116 metri. Ora resta da aspettare fino alle 4 am. Parlo un po' con dei commercianti di prodotti agricoli. Mi dicono (alticci) che nomn possono vedere i cinesi e che sono sicuri che , attraverso i gruppi armati che finanziano, prima o poi invaderanno il paese per prendersi la terra con tutte le materie prime presenti sottoterra. Resto nella hall fino alle 3 passate, poi con un mototaxi raggiungo l'imbarco. Non e' molta strada, ma ho un po' timore che i cani siano aggressivi e inoltre non voglio sudare, sarei una calamita per le zanzare. Sfida sfacciata alle zanzare locali! Il repellente sarà all'altezza? Arrivo all'imbarco e mangio una sorta di omelette. Il mio posto e' in coda alla cabina e il motore fa un sacco di rumore. prendo le mie cose e vado sul tetto. Fa caldo e l'aria pare un toccasana. mi faccio scudo dal vento con lo zaino e inizio a dormire.

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