domenica, maggio 29

1 maggio famecity hotel Guwahati

sveglia con calma. La camera e' una buona camera e ci sguazzo un po', lavo i capelli ed esco a farli asciugare. Dato che sono in giro vado a vedere il Bhramaputra. In questa zona fanno un sacco di te. Oggi sono stato in un negozio che in tutto ne aveva 18 qualità ( 3 tipologie , divise poi per qualità e contenuto di teina). Ce ne sono anche di selezioni carissime, maturano con gli anni, esattamente come il vino.Nel sprapassaggio dellla stazione attivisti comunisti fanno colletta e appuntano sui vestiti dei passanti bandierine molto semplici, spilli con bandierina.C'e' un parco con statue, deve essere un parco a teme, cerco di capire per lo meno di che si tratta, ma non riesco, e non entro. ntro nella stradina di fianco e finisco nel cortile di una chiesa battista. Passo davanti ad un tempio antico ed entro. Al primo piano, circondato da un parapetto in marmo segnato dal passare del tempo e delle mani, un tempio di shiva. Mentre sto rimettendomi le scarpe la donna di una giovane coppia mi chiede di dove sono e mi regala dei dolcetti. Proseguo verso il lungofiume e incontro anche un mercato, soprattutto di verdura e pesce. Il lungofiume e' di terra battuta e ci trovo una famiglia intenta ad officiare un rito di offerta. In vari contenitori diversi tipi di cibo erano stati portati. Ora non restava che accendere la candela e recitare la preghiera. Accendere e' una parola, ma col vento non e' facile. Gli officianti hanno procurato parti di corteccia di banano per fare scudo, ma sono proprio in difficolta'. Gli presto il mio accendino, e con qualche manovra (quella vincente e' stata mettere la fiamma sotto il livello del suolo) si riesce a far restare accesa la fiamma. Tornando incontro uno stormo di oche in giro per la citta' (con relativo macchinone impaziente di poter usare la strada), e vari cortei di associazioni di lavoratori di sinistra. E, stato curioso perche' in citta' c'erano tanti piccoli cortei e presidi, e non uno unitario. Tornando verso la stazione noto 3 signore vecchiotte , al lato della strada, con mazzi di banconote fresche di stampa. Mi avvicino, mi dicono "change". Io devo cambiare i dollari rimasti dalla birmania e chiedo se prendono dollari, risposta negativa, riprovo offrendo euro, stessa risposta. Mi dice che prendono rupie...resto sbalordito. Mi dice che se gli do' 500, mi rida' 480... resto ancora piu' sbigottito quando un signore viene e cambia le sue banconote (vecchie e a rischio di non essere accettate, mi chiariranno) perdendone una parte. la strada verso l'hotel riprevede il sovrapassaggi, dove mi fermo a parlare con l'attivista di prima. Lui crede nella rivoluzione e in un marxismo che trovo un po' congelato ,in Italia lo stesso pensiero ha avuto una evoluzione politica. Concordiamo sul fatto che il sistema cosi' non gira bene e che se le cose non cambiano ci sara' un tracollo. Do' all'autista di momo mio numero e vado in hotel(che e' sulla strada). In hotel vado in bagno, carico il telefono e dopo un po' esco. Sul momo siamo strettissimi, abbiamo davanti 4 ragazzini larghi e noi 4, tutti abbastanza corpulenti, dietro. Purtroppo la vista non e' favorita dalla posizione, per vedere fuori bisogna abbassare e ruotare la testa. Colgo che la terra e' rossa e a tratti molto rossa. Si sale a lungo su una strada liscia e veloce (dopo le strade viste finora non volevo crederci). 2 corsie per senso di marcia! Lungo la salita si passa anche il lago che si trova appena fuori chillong E' proprio in una bella posizione e un ponte lo taglia nel suo punto piu' stretto. Il momo ci lascia appena all'entrata della citta'. Poi mi tocca una lunga passeggiata costeggiando vari edifici istituzionali. Quando vedo la posta so che sono a buon punto e inizio gia' ad assaporare la birra! Il nagaland non e' dry state e quindi non dovrei avere alcun problema (penso io). Vedo una guesthouse e chiedo. Mi parlano di 2000 rupie a stanza. Io faccio capire che cerco altro e che posso spendere 250/300. Mi dice che hanno delle camere sul retro. La camera e' in realta' una casetta in legno. Molto carina, appartata. Il cesso è pulito e pure divertente, e. una turca con forrma simile all'8. Il pavimento in legno potrebbe essere una insidia, a volte si annidano le pulci. Devo decidere da dove tornare e fare un biglietto. A luglio il tempo qui peggiora (inizia a peggiorare anche prima, veramente). La cosa comica è che seppur con casa e cibo pagato mi costa meno fare il vagabondo !! Trovare la birra non è stato facile;Il Megalaya non è un dry state, ma oggi è domenica , e qui è dry day ,ma c'è sempre un po di mercato nero. Esco e chiedo dove posso prendere della birra. Mi indicano un tizio seduto di fianco ad una saracinesca orizzontale ( in pratica 2 lastre in ferro che serrano l'entrata di una scala). All'angolo del muro che sostiene la saracinesca c'è un buco abbastanza grande per far passare una bottiglia. Il tizio bussa, dice kingfisher, e mi dice di aspettare poco distante e se possibile di prepararte i soldi giusti. Dopo un po mi fa segno, esce prima la bottiglia di birra. Poi la tizia apre la saracinesca, prende i soldi.La bottiglia esce avvolta in carta di giornale. Torno nella mia stanza (in strada e' proibito bere) e me la gusto. Poi noto che costa 85, e io la ho pagata 120,e che scadeva il 25 aprile. Comunque io me la bevo di gran gusto. A cena mangio da degli ambulanti. Momo vegetali e, seguendo lo stesso che avevo visto mangiare i momo, frittelle di verdura. Il mio ispiratore e' stato un ragazzo musulmano panciuto. Parlava inglese e abbiamo fatto 4 chiacchiere. Sempre li', parlando con in mano cibo appoggiato sulla carta di giornale, conosco partha. Partha e' un ragazzo di guwahati che e' col fratello a chillong per fare turismo. Abbiamo piu' o meno le stesse mete e ci diamo appuntamento la mattina dopo alle 5.50 ' in tempo per l'autobus delle 6. Tornando in hotel ho comprato un coltello con lama di 10 cm da un bambino che avrà avuto 8 anni a dire tanto.

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