mercoledì, giugno 15

25 maggio tourist lodge singik

sveglia alle 9, con molta calma. Il sumo per gangtok parte alle 10.30, ma vorremmo andare a delle terme che si trovano poco distanti da qui. Lo zolfo farebbe bene alla pelle e stare un po' a mollo nell'acqua calda onestamente mi fa gola. Non solo per le macchie (che stanno andando via, fortunatamente), ma anche per delle lesioni che ho sulle labbra (tipo erpes) e che mi sono comparse usando gli antibiotici. Per arrivare li' serve un permesso. Mentre andiamo verso l'ufficio permesi il taxi lascia a piedi l'autista, e arriviamo a destinazione con un secondo mezzo. Mentre stiamo salendo l'autista offre un contatto per della marjuana. Nelle immediate vicinanze dell' ufficio permessi c'e' l'ospedale, vado farmi vedere e mi danno degli antisettici. Mi fanno anche fare dei test del sangue, per fortuna negativi. Il capo del dipartimento di polizia ci accoglie nel suo ufficio , con il consueto andirivieni di persone con fogli da firmare. Il problema grosso legato al permesso e' che serve garanzia che torniamo. Per fare cio' dobbiamo fornire una agenzia o il pilota di una auto che si prende la responsabilita' di farlo. Dobbiamo fornire generalita' numero di patente e targa. Basterebbe l'autista del sumo che va il pomeriggio e torna la mattina, ma gli alloggi li' vicino costano parecchio. Se riusciamo a metterci in contatto con una guesthouse forse ce la facciamo. Mangiamo dal fry nel ristorante del razzista, facciamo un po' di spesa e torniamo verso l'hotel con lo stesso autista che ci ha portati la mattina. Ci chiamera' se ha notizie da darci. Scrivo un po' sul balcone. L'aria è fresca e quello strano rumore inizia parecchio prima del crepuscolo. So che una signora vende roxy, la birra di miglio che si beve nel bambù , vado e li trovo una faccia conosciuta. Un signore incontrato giorni fa. Mi presta il suo bambù con relativa cannuccia, anche lei di bambù e mi dice che non devo pagare, offre il sikkim. Lo porto all'albergo. È molto molto aspro, con una punta di acido e il sapore dura a lungo. All'interno del bambu' millet (in inglese, penso sia miglio). Se dovessi definirlo direi che e' decisamente poco gradevole. Una sensazione simile a quando si beve whisky, ma in quel caso la botta la dà l'alcool allo stomaco , qui lo da l'aspro al palato. Forse ancora peggio è chibhop. Si cuoce il riso e si mette sopra marcha (un derivato del riso che si presenta come una polvere bianca).Dopo 3/4 giorni in contenitore senza aria è pronto.Questo è stato più di una settimana. È abbastanza alcolico e denso, resta della sostanza tipo riso chiacciato sul bordo del bicchiere. Lo usano come base per dei piatti piu' complessi o ci aggiungono zucchero o sciroppi. Mentre sono lì parlo cun un signore. Arriva da Calcutta con la famiglia. È un signore sui 55, amante della montagna e dei trekking. È molto loquace e butta spesso il discorso sul mistico, citando varie religioni. Anche loro vorrebbero andare alle terme, forse riusciamo a trovare un modo per andarci insieme risparmiando sulle spese di trasporto. L'arrivo della cena pone freno alla sua loquacità. A cena mangio riso(che non manca quasi mai), dal, pollo , insalata e verdure cotte. Sull'amaca scrivo della giornata di oggi(dopo quasi 2 mesi. Mentre sono sull'amaca piove un po' . Quando spiove il canto notturno dei piccoli abitanti delle fronde e delle erbe ricomincia , cadenzato e differenziato. Come una orchestra sinfonica che accorda gli strumenti per tipologia, una alla volta riconosco le colonie che si chiamano, ciascuna con i propri suoni. Si riconoscono, prendono coraggio e collettivamente, si fanno sentire. Dopo 10 minuti il concerto è ricominciato. Vado a dormire, la finestra è aperta per attaccarci l'amaca, stanotte voglio imprimere nella mente questo suono cosi particolare. Nel corridoio , vicino alla luce, una zanzara con le zampe lunghe circa 10 cm gira intorno alla luce. Chiudo la porta e vado a dormire.

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