mercoledì, giugno 15

22 maggio tourist lodge singik

Sveglia comoda e colazione presso il ristorante dell'hotel. Ci danno roti fritti,omelette,patate con curry e cipolla cruda. Stendo i pantaloni e li cucio, ieri strizzandoli si sono strappati, non contento ho cercato di cucirli da bagnati per non pensarci piu' e si e' rotto l'ago con la cruna grossa. Oggi Marco vuople andare a pescare al fiume col giovane proprietario e un suo amico. Il fiume e' circa 400 metri a valle. Quando stanno per partire io sono in alto mare e li avverto che li raggiungo. Mi godo l'amaca e con tutta calma mi lavo #. Cambio gli ultimi 500 rupie e compero snack da passeggio(patatine). Vedo una strada che potrebbe fare al caso mio, ma proseguo. I primi a cui chiedo se sono giusto mi dicono che fondamentalmente quella strada non porta da nessuna parte e ch e' privata. Torno indietro e seguo la prima impressione. So che il posto dove sono loro e' sefidon, e che devo passare da safi. Arrivo in un gruppo di case, do' voce e si apre una finestra con scritto sopra in gesso WELCO (e a capo)ME. Chiedo per sifi e mi dice" questa e' sifi". Proseguo e trovo l'eliporto, poi inizio a prendere scorciatoie dalla strada carrabile che facendo zig zag scende fino al fiume. Finisco in un villaggio.Una ragazza mi offre del te e mi chiede quale voglio, mi cita anche el te salato. io resto un po sbigottito, e accetto. E' un te nero con latte, ma col sale, decisamente un sapore strano. C'e' una ragazza che parla inglese; avra' circa 18-20 anni e' di corporatura molto compatta e quando le chiedo dei lepcha e' molto contenta che io sia curioso riguardo alla sua cultura. Mi conferma quanto mi era stato detto, per quanto, ultimamente la poligamia non si usa piu'. mentre parliamo, lentamente , lo bevo. Lei va a mangiare e torna, io ho ancora il mio te'. Lo finisco e mi accompagna alla strada per il fiume. Passo la centrale elettrica in costruzione e trovo 2 ponti. Uno in cemento per le auto e uno pedonale, piu' vecchio, sospeso. Lo percorro abbastanza divertito, ondeggia e cigola. Una 15ina di metri sotto il fiume scorre impetuoso e torbido nello stretto spazio che i ripidi versanti lasciano tra di essi. Vedo i ragazzi e li raggiungo, seguito da dei tecnici della centrale incuriositi. Trovo i ragazzi, ma la pesca e' stata decisamente poco fruttuosa. Torniamo quasi subito e la salita sara' un po' tosta per me, ma comunque saliamo. Il giovane proprietario e' in infradito e il suo amico in ciabatte; salgono con una sicurezza e sveltezza che le scarpe non concedono ne' a me ne' a marco. Inizia a chiedere prr rifornimenti a dei tassisti e a dei ragazzi, ma mi dicono che in zona non si trova. Chiedo se per cena possiamo avere carne e vado a comprare del cioccolato. A cena marco non mangera' il pollo preparato e quindi io letteralmente mi strafoco. Oltre al pollo ci avevano preparato delle patate con verdure, tutto molto gustoso. Dopo cena marco va a dormire e io mi piazzo sull'amaca. Sto un po' li e mi gusto l'aria notturna. Il frinire dei grilli qui e' diverso che in italia, o meglio, i grilli sono simili, ma ci sono 2 animaletti che fanno rumori inusuali: uno fa cumori che paiono colpi secchi, molto acuti, l'altro e' molto piu' caratteristico, potrebbe essere simile al rumore della pioggia sulla lamiera o su una campana molto fine; un suono modulato molto molto acuto. Con una lucetta che mi aveva dato anna scrivo un po', poi vado a dormire.

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