lunedì, febbraio 5

4 febbraio juliet guest house kalema

Sveglia a notte fonda l'imam della locale moschea è particolarmente ispirato, ma poco errato con la tecnologia. Gli altoparlanti vanno spesso in loop e la voce è spesso distorta. Dopo 5 minuti si placa.
Sveglia alle 7 circa, il cielo è striato di nuvole rosa. Il gestore mi dice che andrà a messa per cui mi chiama adesso. esco e compero delle banane. Rinforzo con del tè e dell'andasi a forma di spirale. Ascolto un pò di musica finchè finalmente alle 9.30 l'autobus si presenta e dopo poco partiamo.
L' autobus è particolarmente rumoroso, vibra praticamente tutto e ogni componente del mezzo vuole farsi sentire (con buoni risultati). Sullo schermo filmati di canzoni hip-hop a sfondo sentimentale. Immancabili le donne scosciate e sexy. I contatti delle stesse col cantante sono limitatissimi , a volte ballano abbracciati uno di spalle all'altro, litigano, si  chiariscono, ridono ,ma mai si vedono baci o abbracci frontali con contatto. Lui ha quasi sempre occhiali occhiali da sole e catenazza al collo, spesso con evidente croce. Paesaggisticamente la fascia costiera è più bassa. Coltivata a riso o mais. Colori pastello di campi prevalentemente coltivati a riso.Le alture iniziano un pò più distanti dalla linea di costa rispetto a quanto visto a sud. Sono leggermente più ripide, ma isolate e non parte di un sistema collinare omogeneo. Sono inoltre  sensibilmente meno coperte di foresta. Dove passa la strada sono punteggiate di alberi bassi e arbusti, prevalentemente coltivate a mais. In lontananza pare bosco più fitto, ma mai come visto a sud.
Presenza musulmana in aumento, donne velate con foulard steso, non raccolto in voluminosi nodi. Si vedono anche piu uomini con il copricapo tipico del pellegrinaggio mecca. Immancabili, dopo un pò sono arrivate le galline. Più avanti saliscendi e bosco più fitto. Alberi più alti, mai sopra i 7/8 metri. Zone rigogliose si alternano ad altre meno fitte, se non proprio intensamente sfruttate, specialmente in prossimità dei villaggi.
Lungo questa strada i villaggi paiono più numerosi e con mercati più grandi e forniti. Si vedono abiti, pentolame, utensili e oggetti in plastica per la casa.
Non vedo arrostitori di pannocchie, e ne mangerei volentieri una.
Arrivo in città, non c'è corrente. Prendo una camera con ventilatore. Riesco a prelevare. Sono indeciso sulla quantità di denaro da prendere, sto un pò largo, ma non prendo il massimo prelevabile. Mangio patate e manzo. Il negozio dove mangio ha un sacco di frigoriferi, ma non c'è corrente! si materializza l'incubo di un altro giorno bevendo bibite tiepide , se non proprio calde. Il gestore, però, mi dice che il black out è per zone e che nella via parallela la corrente c'è, ed è così. Riesco a comprare un paio di birre e berle a temperatura decente (non fredde congestionanti, ma almeno fresche).Mangio patate fritte e manzo e ordino della capra per la serata (mezzo kg). Vado nella locale stazione dei treni, potrei riuscire a coordinare il tragitto di domani e provare i locali treni diesel. La stazione è poco più di un paio di stanze accanto ai binari. L' ufficiale mi fa entrare, mi informa degli orari e mi dà il numero dell'ufficiale di Tabora, il mio eventuale treno passerà di lì, posso chiedere del ritardo (che può essere di giornate intere). Ad ogni modo il treno che potrebbe andarmi bene parte di mercoledì ed oggi è domenica, non va bene. Per togliermi lo sfizio potrei prenderlo mercoledì andandogli incontro una ventina di km. A lato dei binari, a spalla, dei camion vengono scaricati e le merci caricate sui vagoni merci fermi nella stazione. Mi viene in mente il mio amico panda, gli manderò le foto del cartello della stazione. Vicino alla stazione, sotto un albero ci sono delle persone, alcune mi chiedono una foto. Sono uomini tra i 25 e i 60 anni. Proseguo attraverso il mercato. Noto la presenza di alcune donne completamente velate. Sui banchetti di legno del mercato, protetti da tettoie in paglia.,  sono ortaggi, funghi,, radice di cassava , olio di palma, pesce secco e un vegetale in foglia secca. Penso sia tè, ma non lo è. E' una foglia che si fa bollire e si mangia, un pò come la foglia di zucchina. Per la prima volta noto del cavolo già tagliato fino, pronto per insalate. C'è anche una parte del mercato per gli abiti e l'inorganico. Mangio una fetta di ananas e proseguo. Vorrei trovare la moschea locale, che pare essere antica. Non lo è affatto, ma ha la particolarità che il mimbar appare come una finestra dal mihrab (che è molto grande), non ho mai visto nulla del genere.
Torno in hotel manca ancora l'elettricità. Faccio presente che sono in questo lodge per la ventola e   che se non va è il caso di ridiscutere il prezzo, inoltre non avere la possibilità di caricare gli apparecchi elettronici è un disservizio notevole. Il voluminoso figlio della titolare è comprensivo (e a ragion veduta ottimista). Appena dopo la doccia al buio torna la corrente. Noto che il mignolo sinistro ha una piaghetta mi dava anche fastidio mentre camminavo, ma pensavo ad una pietra. A cena mangio la capra e faccio 4 chiacchiere col gestore del ristorante. Quando vado via mi segue e si congeda in strada. Tornato in hotel conosco il padrone del lodge. E' un medico con una pancia enorme. Mi dice che malaria 10 significa che nella gocci di sangue analizzata c'erano 10 parassiti. E' una persona molto disponibile, mi lascia il suo numero e mi dice di contattarlo per qualunque tipo di consultazione. Non gli mostro la piaghetta sotto il mignolo, forse sarebbe stata una buona idea. Chiedo di essere svegliato alle 5.30 e vado a letto. Sono le 11 circa.

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