lunedì, febbraio 5

1 febbraio sancti benad kipiri

sveglia alle 6.20. Non c'è corrente e il telefono, lasciato acceso a caricare è praticamente totalmente scarico. Il cielo  è sereno e va rischiarandosi man mano. Ci sono poche nuvole. Con il gestore della guesthouse aspettiamo una sorella che deve prendere il mio stesso bus. Arrivano 2 suore che facilmente potrebbero essere 4, sono decisamente sovrappeso. Hanno con sè un macete. Dopo un pò partiamo, ma dobbiamo tornare: ho lasciato lo zaino piccolo sul letto. Percorriamo la spianata coltivata a riso sulla grossa  macchina del gestore. Arriviamo alla fermata  Katongoro che è ormai piena luce. Colazione con biscotti e succo di mango. Mi consigliano di non scendere a Namanyere e restare sul mezzo per poi raggiungere la mia destinazione andando verso nord.
Ho ascoltato il missionario (che probabilmente avrà preso una commissione e probabilmente non usa i mezzi ) e ho preso da una compagnia di trasporti un biglietto che è una presa in giro. Pagherò caro il tragitto extra sia in termini di biglietto(legittimo), ma soprattutto in termini di spreco di tempo .Salgo sul mezzo e prendo l'ultimo posto a sedere rimasto, nell'ultima fila. Il motivo per cui è rimasto è che non c'è il cuscino. Inizialmente mi siedo sulla sacca del sacco lenzuolo, poi, fortunatamente, compare il pezzo mancante. Si salta un bel pò sulla strada e quel cuscino, letteralmente, mi ha salvato il culo. Arriviamo a Namanyere e non scendo dal bus. Noto che il mezzo va nella direzione opposta a quella dove devo andare io!
Sono finito così a chala, a 1750 metri. Scenario montano ,ma vista molto limitata. Si vedono 2 cime ricoperte di erba color verde scuro. E' nuvoloso.Non c'è manco una panchina e sono sveglio  dalle 6.15. In compenso c'è un forte vento che a tratti alza la terra. Scendo dal mezzo che sono già incazzato nero. Il mezzo che devo prendere mi dicono che arriverà" soon". Dopo 2 ore circa sono talmente incazzato che se anche piovesse l'acqua mi evaporerebbe addosso al solo contatto.
Continuo a ripetermi che non dovevo ascoltarlo e seguire il mio programma. Diciamo che se mi incazzo è un buon segno, significa che sono energico. Mia sorella mi manda un video della mia nipotina che mi dice di non arrabbiarmi, la cosa fa il suo effetto. Temo di non arrivare a destinazione lo stesso giorno, e in quel caso mi sono alzato alle 6 per nulla. Io non ce l'ho con l'organizzazione, ce l'ho con quello che mi ha dato informazioni che poi non erano vere. I due poliziotti con cui parlo mi danno ragione . Appena prima del mio mezzo ne passa uno per Kobwe ,una destinazione che farebbe al caso mio e mi farebbe anche risparmiare parecchio tempo. Quando finalmente salgo sul bus faccio presente che sto pagando caro un servizio paradossale, sono almeno 1 ora più distante dalla mia destinazione.
Faccio presente che appena davanti a noi c'è un mezzo che va sul lago in una destinazione dove so esserci una guest House. Pensavo, tra l'altro , di arrivarci da karema ( immediatamente a nord) con la barca.
Se riesco ad arrivarci non dovrò fare avanti indietro e mantenere la direzione verso nord. Il ragazzo dell bus fa un pò il sordo, un pò il finto tonto.
Avevo con me il telefono del capo(preso a sumbawanga) e la chiamata fa il suo effetto. Mi fanno cambiare mezzo e riesco a prenderne uno per Kobwe.
Delle patate fritte e uno spiedino (ovviamente di capra) mangiate alla stazione di cambio mi hanno rimesso in pista! Recupero entusiasmo e prendo il mezzo. Per l'ennesima volta attraverso la ampia fascia boschiva e collinare tra il lago e la strada asfaltata parallela al lago che collega sumbawanga con le città dell'entroterra più a nord.
Qui pare che il terreno sia meno ostico, la strada corre dritta. Una linea rossa separa il verde di destra da quello di sinistra. Abbiamo davanti un altro mezzo. La nuvola di terra rossa che si alza a volte ce lo asconde totalmente alla vista. Come altrove Il bosco inizialmente è meno fitto. Qui lo è ancor meno e l'erba è alta intorno al metro e mezzo. Più avanti si infittisce (non come la foresta di lafwe). Sono alberi più alti, e i  rami spesso si incrociano tra loro sopra la strada. Ogni tanto, sulla destra si scorgono ampi spazi. Nel tratto finale, prima di scendere nella valle del lago questi spazi si fanno più visibili, finchè ci finiamo proprio dentro. L'autista è giovane, ha una guida molto sicura e spedita, e parla bene l'inglese. Mi dice che percorre la tratta da 4 anni. Arrivato a kabwe mi indica la guesthouse dove soggiorna lui. La Guest House è abbastanza tremenda, senza corrente elettrica di rete, ma passabile. Spruzzo di permetrina i miei panni puliti e così anche la camera puzza un pò meno. Vado al porto. Anche da qui partono navi merci in legno verso il congo. La barca sarà domani alle 10. Vedremo se prenderò un sacco di acqua sia dal cielo che dal lago.spero proprio di no. La costa non è eccessivamente scoscesa. Kobwe è su una penisola e ne visito entrambi i litorali. Da un lato c'è il porto merci e passeggeri, dall'altra parte ci sono l barche per la pesca e gli spazi per far essiccare il pesce, prevalentemente di piccole dimensioni, a giudicare dalle reti. Sulla spiaggia ci sono diversi asinelli. Non paiono passarsela bene, sono abbastanza magri e hanno evidenti cicatrici. Lù vicino c'è la zona dove si lavano le donne. Tornando in guesthouse lascio il telefono a caricare in un negozio e faccio una siesta. Mi sveglio per fotografare il tramonto. La locale polizia di frontiera mi vede girar appena sveglio e mi chiede il passaporto. Non lo ho con me. Mi dicono, con differenti livelli di urgenza da addetto ad addetto di andarlo a prendere. Chiacchierata distesa, poi vado a vedere il tramonto. Un bel tramonto, anche se alla fine una nuvola mi toglie il gusto del connubio tramonto&barca. A cena riso, pesce,fagioli a cui aggiungo pomodori olio e cipolla. Una mangiata sostanziosa. Dopocena mi fermo a parlare nella animata piazza locale. Mi piacciono molto i mercati notturni e questo non fa eccezione. In albergo il panciuto gestore si versa un sostanzioso bicchiere di superalcolico e se lo beve con musiche caraibiche in spagnolo di sottofondo.

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