giovedì, febbraio 22

17 febbraio monarc hotel Ukerewe island

Sveglia 8.30. La supposta "guida turistica" mi avrebbe fatto alzare alle 6 per andare in stazione. Cercando su internet vedo che c'è un autobus alle 10. Provo a prendere quello. Alla fermata compro dei manghi. Con 500 scellini me ne hanno dati più di 15 (tantissimi). Partiamo. Un ragazzo si siede vicino a me e parliamo a lungo. Secondo lui il nome Vittoria è il nome della moglie dello scopritore del lago. E' un ragazzo giovane che non perde occasione di dirmi che la Tanzania è un paese povero. Arriviamo al traghetto e dà per scontato che io paghi il suo biglietto. Gli dico che non sono suo padre e che dovrà pagarselo da solo. La costa dell'isola era bassa, ma prevalentemente  rocciosa. Nel lato Continentale è invece prevalentemente sabbiosa, con piante da acquitrino lungo il litorale.
Una volta lasciata l'isola e addentratomi lungo la costa in direzione Bunda salta all'occhio che qui la stagione secca è al culmine (ecco perchè i manghi costavano così poco).Colline e terra sono aride se non proprio brulle. Qui le piogge arriveranno fra poche settimane.
Il paesaggio si fa via via più secco. L'erba è più rada, corta e ingiallita, gli orti scompaiono.
La casa tonda con tetto di rami e paglia è più frequente della squadrata con tetto di lamiera. Restano campi coltivati con piante abbastanza sofferenti (se non gialle, il caso del mais). Si vede tanto aloe con relativo palo/fiore(mai visto a sud del lago), qualche  arbusto e acacie basse. Arriviamo a Bunda. Il ragazzo accanto a me dà per scontato che io gli paghi il pasto. Quando lo informo che non è mia intenzione praticamente smette di parlarmi e se ne va senza manco salutare.
Avevo intenzione di stare qui a Bunda. E'una cittadina più piccola di Matema, L'autobus ci lascia in un grosso spiazzo. c'è un mercatino e tanti uccelli spazzini. Quando arrivo non c'è elettricità. Fa molto caldo e entro in un bar. Lì  mi si è attaccato uno che proprio non mi lasciava stare, mi ha pure portato in un posto decente dove dormire, ma sicura presenza costante di questo tizio non pareva più una bella prospettiva. Avevo deciso di fermarmi nel paesino proprio per evitare tali personaggi. Decido allora di andare oltre. Prendo un pullmino che spero che parta presto. Vorrei arrivare in tempo per il tramonto.
Il pullmino si attarda perché ha pochi clienti, ma è suppostamente una partenza programmata per le 3. L'autista però continua a fare avanti e indietro nella speranza di raccogliere altri clienti.
La cosa però non sta affatto bene agli utenti già nel mezzo. Prima si rumoreggia. Poi i clienti si scaldano proprio e urlano all' indirizzo dell'autista. Alle 3.20 partiamo. Ovviamente l'autista va piano.
Ho comprato dei dolcetti sferici croccanti a base di sesamo. Decisamente buoni.
Nei 64 km di strada superiamo qualche altura. La terra resta sofferente per l'arsura.  Erba gialla e piante di mais secche, alberi di arancio ,aloe, qualche aghifoglie.
Il giallo diventa un colore importante del paesaggio. A sud del lago era saltuariamente accennato. Arrivo alla stazione dei bus (fuori città )e raggiungo il centro con un tuc tuc. Il ragazzo che è sul tuc tuc mi mostra Maceio lodge, un posto economico dove dormire. Mi aiuta anche a capire se ci sono autobus diretti per nairobi. Non ce ne sono. Ovviamente poi mi dice che ha fame . Gli dò qualche mango, mi dice che gli piace ugali, gli dico che a casa sua ne potrà mangiare quanto ne vuole, capisce, ci salutiamo e  se ne va. Compro delle patate fritte e bevo una birra. Il Maceio inn ha dei frigoriferi funzionanti. Vado quindi verso la spiaggia. E' orientata verso est e si dovrebbe poter vedere un bel tramonto. E' così infatti. La camminata non è proprio breve. Per raggiungere la spiaggia sbagliando passo proprio per la stazione di polizia, ma mi fanno passare senza troppi problemi. Raggiungo  spiaggia e un locale sulla spiaggia molto frequentato. Mi godo il tramonto. E' un bel posto. Si sta in Maglietta,c'è la  brezza e il rumore delle onde. Perfino la birra, supertassata, costa meno che al tarantola. Pensare che a Milano ci sono 6 gradi e ci sto per tornare mi rende un pò nostalgico. Guardo la luna e aspetto che tramonti.
Rossa
Una fettina
Sto iniziando a capire come funziona la macchina fotografica e ad usarla in modalità manuale. faccio qualche foto.
Decido di prendere una camera qui. Dopo una contrattazione manco troppo serrata ho portato a casa 30.000.
Torno in hotel e appena entrato in camera vedo che ci sono degli ospiti indesiderati. Durante la prima battuta di caccia ho accoppato 2 scarafaggi ( modello classico, arancione cucaracha) e ne ho visto un terzo.
Tra l'altro non proprio piccoli. Questa camera si candida per il premio pet-friendly.
Non mi pare di aver trovato altri scarafaggi notevoli di nota in camere precedenti a questa.
Tra l'altro le ciabatte in dotazione fanno un suono secco e forte.
Danno soddisfazione.
Dopo aver sterminato gli ospiti indesiderati vado a cena. Doppia razione di riso, manzo e fagioli. Per strada rivedo un personaggio che mi aveva dato fastidio anche a pomeriggio. Mi chiede del denaro, mi chiama gesù, mi si inginocchia davanti. Proprio quel genere di personaggio per cui avevo pensato di stare nel paesino per evitarne le attenzioni. Gli faccio notare che sto in un hotel economico e che dovrebbe cercare altrove degli sponsors, ma lui prosegue. Decido di tornare in hotel. Bevo della birra e scrivo. Una volta tornato in camera vedo un altro scarafaggio! si infila sotto il minuscolo lavandino che c'è nell'angolo.
Lo stano col repellente per insetti. Dopo un pò deve lasciare il suo rifugio e io lo stampo al muro con discreta soddisfazione. butto la salma insieme alle altre fuori dalla porta e vado a dormire.

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