martedì, marzo 29

26 marzo parami hotel hpa-an

mi sveglio alle 6.30. Una nebbia abbastanza fitta copre la citta'. Ovviamente tutte le cose che ho steso, complice l'umidita' non si sono asciugate. Torno a dormire, ma dopo meno di un'ora sono ancora gia' sveglio di nuovo. Decido allora di uscire e visitare il mercato del mattino. Compero delle banane e mi guardo un po' intorno; non vedo cose eclatanti. Il mercato e' colorato, ci si vende dal cibo ai chiodi in piccole casupole aperte sulla strada. Ci sono dei riscio' particolari che permettono a 2 persone di sedere sul lato della bici. Cio' che uniforma tutti sono le pistole ad acqua utili per la festa dell'acqua che arrivera' a breve. A movimentare un po' la situazione ci pensa una piccola, ma rumorosa, processione religiosa. Sono tre carri. Attorno ad essi con dei contenitori riconoscibili si raccolgono offerte. Il primo porta una statua, il secondo dei monaci e il terzo, un po' piu' caratteristico, ha al seguito una piccola banda composta di strumenti molto molto semplici. Ci sono piatti di metallo, un gong e delle fruste fatte di bambu'. I musicisti sono 6 o 7 di eta' molto differenti, ogni tanto si danno il cambio con altri cosi' la musica puo' continuare. Li seguo per un pezzo brevissimo, poi mi infilo in una seconda zona di mercato. Questa e' un po' piu' divertente. Ci sono tanti prodotti di cui non capisco l'uso. Mangio dei dolci a base di riso e arachidi, e riso e fagioli(con relativo mal di stomaco subito dopo) e assisto al fallimentare tentativo di fuga di un pesce gatto dal catino in cui e' rinchiuso. In un'altra zona del mercato trovo pane per i miei denti. Un fiore commestibile (giallo, se ne mangiano anche le foglie, assomigliano alle foglie della primula), e un fiore che si usa come spazzolino(di colore viola). Tra le venditrici una signora con un piccolo tatuaggiol volto che fuma una specie di sigaro grosso quanto un pollice. Inizia a fare parecchio caldo e torno mella GH. Visito 2 templi che si trovano nelle immediate vicinanze della GH. Uno e' parecchio piu' decorato. Ha ingressi con entrate in legno scolpito verde e oro e passaggi coperti dalle strade intorno al tempio centrale fino alla sala di preghiera. L'altro tempio, dalla parerte opposta della HG di trova nel mezzo di un bacino artificiale. Anche lui ha delle passerelle coperte per raggiungerlo. Quella in uso ora e' in cemento, ma si vede ai lati quella precedente in legno. Il complesso e' abbastanza grande e ci sono varie zone in cui si sta lavorando e rimodernando. La barca che mi portera' a hpa-an parte alle 13 e prima del taxi collettivo delle 12.30 vorrei riuscire a mangiare e farmi una doccia. Benjamin ha gia' mangiato e quindi vado a mangiare in un posto che avevo visto particolarmente affollato di locali durante una passeggiata a mattina stessa. Oltre al riso mi portano un sacco di pietanze in altrettanti piattini metallici. - curry di pesce - zuppa di pesce ( arrivata dopo la foto) - zuppa di verdure (con verdure intere) - brodo di verdura - insalate con condimento.
Il tempo inizia a scarsseggiare e praticamente mangio il tutto molto' molto in fretta. inoltre devo fare check out prima delle 12, cosa di cui mi ero totalmente scordato. Torno in hotel, vedo benjamin con lo zaino in spalla e mi rendo conto che sono appena in tempo per uscire in tempo. Rocambolesco check out e doccia, e vado a prendere il taxi collettivo per prendere la barca. La barca e' molto allungata, con 4 sedie una dietro l'altra e una copertura per il sole.I bordi sono alti, per cui il rischio di schizzi e' molto basso. Sulla barca con me 2 giovanissime francesi e un ragazzo svizzero. Il viaggio procede molto tranquillamente, i rilievi, ad inizio viaggio carsici e repentini, poi assumono sembianze di catene collinari, arrotondate e continue. Sul bordo del fiume si vedono vari luoghi di culto, a volte subito sopra al livello dell'acqua, a volte spuntano dalla vegetazione sul bordo visibile delle colline. I segni sul bordo del fiume evidenziano che il livello dell'acqua e' almeno 2 metri piu' basso rispetto alla stagione umida. Le radici dei grandi alberi che vivono sulla riva sono esposti al sole, sono dei grovigli affascinanti, spesso sono saldamente aggrappati alle rocce che affiorano dalla terra della riva. In determinati punti varie barche dragano il fondo del fiume. Il sottosuolo del paese e' ricco di minerali preziosi e pare che il letto dei fiumi si presti a tale estrazione. Arrivati a Mawlamyne attracchiamo la base di una zona dove sul fiume si affacciano tante case su pali. ' sono molto particolari. Ci sono anche altre barche, su una di esse noto dei sedili di automobile. Condivido un tuc tuc con le ragazzine francesi e raggiungiamo una guesthouse. Una ragazza vorrebbe 3 camere, ma non ha i dati dei passaporti degli amici e il proprietario deve inviare entro le 7 i dati all'ufficio immigrazione, e quindi non puo' far altro che consigliarle un'hotel di categoria superiore, con reception 24 ore. Poco dopo il mio check in arriva una ragazza spagnola, Noemi. Ha un anno a disposizione ed e' al suo 2' visto per la Birmania. Aspetto che faccia check in e facciamo un giro insieme. Prima che faccia buio facciamo a tempo a vedere una chiesa di mattoni rossi di fine '800 Una targa informa che lo studio di progettazione ha sede a Londra. In citta' ci sono varie chiese battiste.Nel 1827 Adoniram Judson arivato a Mawlamyne dopo aver perso la rotta pe l'India e convinto che la propri a religione fosse quella giusta per i locali, gia' buddisti da millenni, ha iniziato la sua opera come missionario. Oggi il 4% dei Birmani e' cattolico. Missionari inglesi, commercianti portoghesi e qualche esule giapponese hanno contribuito a questo dato. Nelle zone tropicali le giornate sono di lunghezza costante e il buio segue molto velocemente il tramonto. Proseguendo la passeggiata troviamo un baraccio e ci infiliamo. Anche Noemi pare apprezzare i locali di categoria molto bassa o ulteriormente inferiore. Beviamo un bottiglia di chenchen couni, ma non capimo di che si tratta. E' una bevanda zuccherina, con del fondo bianco. Cerchiamo di capire come lo usano i locali, concordiamo che non e' alcolico. Pensiamo che lo usino per allungare il whiskey o il rum, ma no; lo agitano e lo bevono puro. Il bar e' apparentemente gestito da un ragazzino di 11 anni che raccoglie gli ordini e i soldi, fa i cocktail, svuota(per terra) i posaceneri e lava i tavoli. Il padre , che ci da' il benvenuto e poi torna a sedere e' in gran parte tatuato e pare non alzarsi troppo spesso da dove lo vediamo seduto. Tornando verso l'hotel mangiamo al mercato notturno una zuppa di pollo. Concordiamo le visite per il giorno dopo e torniamo in hotel. Beviamo una birra sul balcone ci diamo appuntamento al giorno dopo.

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