domenica, marzo 27

25 marzo pyaetung guest house myawaddy

Faccio uno strano sogno, sono a Rosate e dopo una nevicata enorme la neve si scioglie e c'e' acqua in giro fino alle caviglie; col mio mezzo affidabilissimo faccio 2 incidenti nel giro di 60 metri. Mi sveglio con un po' di mal di stomaco, esco e trovo un passaggio fino a pha an su un'auto Con me non ho abbastanza soldi, concordo con l'autista che cambiero a pha an e si parte. Siedo davanti. La prima impressione e' che le foreste che coprono la zona montuosa che atraversiamo siano decisamente piu' fitte che in thailandia. Inizialmente la strada e' ampia e si vedono i lavori per allargare la strada.
Dopo un po' la strada si stringe. Si circola a destra. La cosa curiosa e' che , dato che le auto vengono generalmente comperate usate dalla thailandia, hanno la guida a destra. Il risultato e' che i sorpassi sono estremamente difficili, perche' l'autista non vede il centro della strada. Questo rallenta di molto i percorsi, e spesso sono i passeggeri che dicono all'autista quando uscire per un sorpasso. Usciti dalla citta' mi controllano il passaporto. Un'altra cosa che rallenta ulteriormente i percorso e' che all'entrata e uscita dalla citta' i mezzi devono pagare un pedaggio di 500kiat; il pilota tende la mano con i soldi, da terra li prendono al volo e sempre al volo l'autista prende la ricevuta. Tutti gli uomini che fanno queste operazioni sono in borghese. Le montagne non sono particolarmente scoscese, ma sono di un bel verde intenso, acceso.Il pilota lascia la strada principale per andare in un paesino a consegnare cio' che abbiamo sul tetto, mobili in bambu'. Il paese di chiama Dar mar mue. Non e' proprio piccolissimo, ma le case qui sono praticamente tutte solo ed esclusivamente in legno. Passiamo una zona di jungla fitta e la temperatura e' sensibilmente piu' fresca. Davanti a noi abbiamo un minivan e ho la netta impressione che lo spostamento su tale mezzo e' piu' economico e piu' veloce, ne terro' conto in futuro; inoltre essendo il mezzo nuovo e non usato probabilmente ha la guida a sinistra. La auto che guida il pilota ha il cambio automatico e alcuni sorpassi non vanno proprio lisci. Ad ogni modo, rispetto alle 6 ore indicate sulla guida ne impieghiamo meno di 3 e 1/2. La rete viaria sta venendo migliorata molto velocemente. Arrivati pha an provo a cambiare, ma c'e' un po di coda, per congedare il tassista gli propongo dei dollari e cosi' puo' proseguire con gli altri passeggeri. Quando finalmente e' il mio turno mi dicono che in quella banca cambiano tagli di dollaro superiore ai 50 solo nei giorni pari(!?!?) e quindi mi manda in un'altra banca. Nel tempo di cambiare e mettere al sicuro il denaro vedo che arrivano parecchi turisti a cambiare valuta, nel paese sta letteralmente entrando un fiume di valuta pregiata. La cartamoneta che mi danno, infatti, e' nuova di pacca. LHo la sensazione che la banca di stato deve stampare moneta nuova per poter dare ai turisti tutto il contante che viene richiesto. La forte presenza di turisti oltre che in citta' si vede negli alberghi. Il primo dove vado e' completo e nel secondo c'e' una sola camera. A cercare alloggio con me altre 3 persone. Benjamin, francese di Nantes, e' disposto a condividere la camera. Con lui nel pomeriggio visitero' anche la grotta Saddan. Per arrivarci bisogna prendere il minibus per Endu. Il pilota ci propone di andare sul tetto. L'idea diverte entrambi (anche se il sole e' molto forte) e accettiamo. Da endu, con una motoretta a 3 ruote con copertura arriviamo alla caverna. La caverna e' luogo di culto, si entra a piedi nudi. Un tempo era gratuita con eventuale accensione della luce a pagamento, ora costa 1000 e la luce e' gia accesa'. C'e' un camminamento in cemento, mi sa che dopo aver recuperato turisti ammaccati si e' deciso di fare cosi. La caverna ha degli spazi molto ampi, varie statue di budda e grandi stalattiti di vari colori e qualche buco. Ci sono molto pipistrelli, si ha l'impressione di udire sghignazzare, ma sono i versi dei pipistrelli. Gli stessi pipistrelli rendono la passeggiata un po' piu' scivolosa, ma piu' morbida al tatto. La temperatura e' decisamente piacevole e avvicinandosi all' uscita dall'altra parte della montagna si sente come la temperatura progressivamente aumenti. Usciti dall'altra parte c'e' un laghetto e un' altra caverna (stavolta senza luce). Dei monaci stanno lavorando ad un passaggio sopraelevato per quando durante la stagione delle pioggie l'accesso a questa seconda grotta e' impedito dall'acqua. La seconda grotta (che vedo grazie alla luce di benjamin, la mia e, veramente troppo fioca) e' composta di materiali diversi e riflette la luce in alcuni punti, ci sono stalattiti molto belle e una veramente enorme nell'ultimo ambiente raggiungibile. Attorno a questa hanno fatto degli altari. La grotta si presta veramente molto bene alla meditazione, e' totalmente oscura(niente senso giorno/notte), ha temperatura costante ed e' assolutamente silenziosa( a parte i pipistrelli). Non mi stupisce cher abbia preso valenza di luogo sacro nel corso del tempo perche' e' veramente un ottimo riparo dal caldo opprimente delle ore centrali del giorno. C'e' la possibilita' di tornare in barca, ma noi torniamo attraverso la grotta. Chiedendo per un passaggio finiamo per contattare un gruppo di insegnanti in vacanzae si offrono di portarci a hpa an dopo che hanno fatto il loro giro. Approfittiamo di questo tempo per fare una passeggiata nelle campagne coltivate a riso; restiamo entrambi colpiti di come ci sia un netto simultaneo distacco tra le zone secche e quelle verdi chiaro coltivate e irrigate. Ci godiamo il sole rosso del tramonto dietro la sagoma molto particolare della roccia carsica in cui si sviluppa la grotta. tornati a hpa an. Andiamo a cena in un ristorante. Benjamin mangia curry di pollo, io di pesce, con riso a parte una piccola zuppa, base di ogni pasto locale. In camera provo a rovare un rimedio per lo zaino che pare reggere sempre meno, vorrei riuscire a tenerlo la posizione delle tasche mi e' molto comoda. Con benjamin condividiamo un carrot, un sigaro locale. All'interno non c'e' solo tabacco. E' un mix di polveri, legni pregiati e aromi per dare sapore al piccolo sigaro. E' arrotolato in una foglia verde e il filtro e' in foglia di mais. I pantaloni durante il tragitto sulla motoretta si sono sporcati veramente tanto. Li lavo, ma con risultati un po' deludenti. Vado a letto.

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