venerdì, marzo 18

16 marzo Bangkok Oggi, in teoria e finalmente dovrei riuscire a vedere il museo nazionale. La gentilissima signora alla reception vuole del denaro per tenere lo zaino qualche ora ,e allora io me lo porto dietro. Faccio un giro tanto lungo quanto inutile per raggiungere il museo ;era molto vicino all'Hotel. Per raggiungerlo devo passare un incrocio enorme. Inizialmente penso di attraversare in qualche modo, ma mi rendo conto che la cosa proprio non è fattibile. Come se non bastasse durante la ritirata scavalcando un guardrail resto incastrato e cado con lo zaino strappando i pantaloni in più punti dietro il polpaccio destro. Deciso ad attraversare, ricomincio la traversata con tutti i crismi. Ci metto più di 20 minuti ed è ormai quasi mezzogiorno. Arrivo al museo in uno stato pietoso;ad ogni modo, sudatissimo e con una parte dei pantaloni a brandelli inizio la visita. Purtroppo la parte con i giochi antichi,quella etnografica e quella con gli accessori dei monaci sono chiuse ed esco parzialmente insoddisfatto. Comunque sia oggi il mio visto è pronto e dopo aver ritirato il passaporto posso lasciare la città. Sull'autobus per la stazione incontro Silvia e Andrea, 2 giovani romani che vanno in stazione a prendere informazioni. Sono in giro da un paio di mesi e hanno accumulato sicurezza e spigliatezza,tanto che gli propongo se vogliono sfogliare la mia guida e loro non sono interessati , pur non avendone una. In stazione prendo l'autobus per nakhon ratchasima(detta anche khorat). È un bel autobus,sedili da 60 cm, portabottiglie e aria condizionata gelida!!! Mi farò dare la copertina perché fa un freddo cane!! Arrivo circa a mezzanotte e mentre vado a piedi verso il centro mi ricordo chi sono i padroni delle strade nelle notti thailandesi : i cani. Girano in piccoli branchi e non sono contenti di ricevere visite. Assoldo un moto taxi che mi porta in un albergo economico, ma prova a rapinarmi senza manco la nota mano armata. Io un po' tratto, ma poi gli do quel che pattuiamo. In fondo ha lavorato e io ho intenzione di pagarlo. Di contro esco a mangiare e praticamente faccio rimanere aperto un posto apposta per me. L'avventore successivo (danaroso, a ben guardare auto e mano inanellata) non so perché, ma mi paga la cena!! Immagino che se no sarebbe rimasto digiuno e ha voluto ringraziare così, non me lo spiego altrimenti. Fatto sta che quando vado a pagare mi dicono che aveva già pagato lui, ho provato a offrirgli una birra, ma lui mi ha allungato la mano e sorriso. Le ragazze che gestiscono mi hanno tradotto il suo messaggio durato quasi un minuto : "welcome". Sorridente per la cena offerta vado in camera, mi preparo a cucire, ma perdo l'ago. Lo cerco un po', poi vado a dormire.

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