giovedì, marzo 24

22 marzo mukdahan huanum hotel mukdahan

mi sveglio 9.30 e non sapendo se mi fermo anche la notte successiva faccio check out. in citta' di interessante c'e' qualche interessante templio budddista, il mercato indocinese e una torre con un museo etnografico con tempio in cima. Gia' alle 11 fa parecchio caldo. Siccome la torre e' all'estremo sud del paese mi sposto un po' a nord per percorrere il lungofiume, dato che i templi sono tutti sul lungofiume. Ci sono anche un paio di templi cinesi, sembrano abbastanza recentiegno che la comunita' cinese e' in citta' da tempi abbastanza recenti. I templi buddisti invece sono abbastanza antichi, e lo si capisce anche dagli alberi monumentali che sono nel giardino o nella zona subito antistante i templi. Il fiume qui è proprio grande: largo tipo 300\350metri, proprio impressionante. Anche qui ogni tempio ha una sua peculiarita', c'e' quello con la statua grande, quello coi dipinti, quello decorato dalla comunita' vietnamita e uno 3 chilometri fuori citta',  in cima ad una collina (tempio che non ho visto) con una statua enorme in costruzione. L'ufficio turistico locale vorrebbe fare di questo ultimo una attrazione turistica legata ad un punto dove vedere il tramonto. Gli alberi in corrispondenza dei templi sono proprio grandi, con stoffe colorate attorno e qualche offerta alla base. Il mercato indocinese e' stato istituito durante il protettorato francese e ha la particolarita' di offrire merci da tutte quelle terre attraversate dal grande fiume. C'e' una parte sopra il livello della strada e uno sotto il livello della strada, per essere precisi sotto il lungofiume. Questa parte coperta, che ho percorso per scappare dal sole' e' lunga almeno 600 metri ed e' un susseguirsi di bancarelle piu' o meno interessanti che vendono dalle tende da campeggio(ne avevo vista una a 350 bath), a quelle che vendono legna, frutta e foglie essiccate, ingredienti di ricette farmaceutiche per rimedi naturali o talismani(ce ne sono con anello tipo portachiavi), oltre alle diffuse bancarelle di cibo salato e dolce. Io non devo comprare nulla, ma l'ombra mi fa parecchia gola. Non e' un caso che , appena uscito mi riparo in un tempio e mi metto a scrivere per aspettare che la canicola si faccia meno opprimente. Nel giardino del tempio wat si buneang noto un gran numero di giochi per bambini. Noto che a lato c'e' quello che parrebbe un asilo ma soprattutto ma mia vista viene magnetizzata dalle pale che girano appena sotto la copertura. Un ventilatore!! Gira con un moto perpetuo e regolare... ne vengo attratto come un bambino da un vaso di nutella da 5 chilogrammi, come da un  benzinaio per un motociclista a secco, come un negozio di biancheria intima femminile da 2 amiche in giro per la citta'... Ci sono 2 signore, presumibilmente maestre, mi avvicino pensando di dire "anche mia sorella e' maestra di asilo", ma non servira' saranno loro a salutarmi e a invitarmi ad entrare e a sedere, anzi, mi mettono pure in mano un bicchiere di acqua con ghiaccio. La comunicazione non va troppo oltre come ti chiami e da dove vieni, ma loro devono finire dei lavori e io pure per cui sto un po' li', finche' non devono chiudere e spegnere la ventola, facendomi capire che la pacchia e' finita e che devono chiudere il piccolo cancello con me fuori di esso. Proseguo ulteriormente a sud e arrivo alla fantomatica torre-museo. Una colonna di circa 60 metri, a base ottagonale, con in cima una palla che immagino teoricamente dovesse  riflettere la luce e renderla molto visibile, ma una volta coperta di terra e' diventata opaca e lucidarla e' praticamente impossibile. Ci pensera' il padreterno(che da queste parti chiamano Budda) quando mandera' un po' di pioggia. Il museo etnografico e' al primo e al 2' piano. La parte piu' interessante(quella con le spiegazioni in inglese) e' al secondo piano e fa una panoramica delle 8 gruppi etnici che compongono la popolazione locale. A parte una etnia di origine birmana stanziatasi qui come testa di ponte per rapporti commerciali, questi gruppi etnici, originari della riva est del grande fiume sono stati spostati in questa zona da Rama 3 per non lasciare manodopera ai francesi che arrivavano da est con intenzioni "commerciali", espandendo il proprio dominio coloniale, in parole povere. Quindi ha organizzato lo spostamento di etnie dalla sponda est(all'epoca Thailandia) a quella ovest. Facendo così aveva anche più gente  a disposizione se c' era da difendersi con le armi o organizzare rifornimenti ai combattenti in prima linea. Questo e' il motivo d tanta varieta' etnica e perche' qui ci sono etnie originarie di quel lato del fiume. Il fatto che entrambe le rive del fiume fossero sotto il dominio thailandese e' dimostrato dal fatto che su entrambe le sponde del fiume c'e'  monumento alle due principesse, figlie del regnante locale, annegate questo tratto di fiume. Salgo a piedi i 5 piani che mi separano dalla vetta sperando di trovare una finestra che mi permetta di fotografare il panorama senza il vetro a fare da schermo riflettente, l' idea e' valida, va a buon fine, ma la prossima volta direi che salgo in ascensore e scendo a piedi, invece di fare il contrario. Si parla anche delle feste locali e delle parate sul fiume. A gennaio fanno un festival di amicizia tra i popoli delle 2 sponde e se le suonano, uno alla volta, da un lato all'altro del fiume. Esco soddisfatto dal museo. Tornando verso l'hotel vedo due ragazzi a pesca con le reti in un piccolo canale. Decido che stasera mangio pesce ed entro in un paio di ristoranti per vedere cosa offrono. Tra i ristoranti c'e' anche la cosiddetta Morris Boat, un mercantile francese che trasportava le merci per il mercato indcinese, ne hanno fatto un ristorante, avrei voluto fare un giro su un pezzo di storia galleggiante, ma purtroppo non lo ho trovato. Fortunatamente non ho soldi con me, perche, torno in hotel a prendere i soldi necessari e trovo un biglietto lasciato dal kite , l'amico della florida con cui avevo parlato la sera prima. Mi invita a mangiare fuori. Lo chiamo e mi dice che stanno per uscire. Doccia velocissima e sono pronto. Com lui c'e' sua moglie malese, un altro americano che insegna nella stessa scuola e la sua ragazza cinese. Il padre della ragazza cinese fa l'indovino, fa  i calcoli su come e quando fare i matrimoni, dove costruire le case e cose del genere. Durante la serata emerge che i cinesi sono pronti a spendere un sacco di soldi per avere tali previsioni. Entro in auto e raleigh, il  ragazzo giovane che insegna, mi accoglie con un "buonasera", io rimango pietrificato e gli rispondo in italiano, ma conosce solo qualche parola di italiano avendo studiato a Stoccarda e avendo frequentato per un po' degli italiani. Il menu' e' stato composto da: -Insalata di papaya -Pesce in spezie piccanti -Pesce bollito con verdure -Lap ( carne scottata con spezie) -Insalata di mais -Zuppa ai funghi -Gelato di piselli verdi e latte di cocco Gia, alla 2' portata avevo la bocca in fiamme. Si parla delle caratteristiche del popolo thailandese, di religione e superstizione in generale, e poi Raleigh mi esprime la sua preoccupazione per il fatto che trump sta andando molto bene nei sondaggi. Quando gli dico che in Italia la disaffezione per la politica e' forte e che ormai forse meno del 60% della popolazione va a votare, mi dice che per gli stati uniti il 50% viene considerato un ottimo risultato. Non mi permettono di pagare la mia parte, ne' di offrire un alcoholico dopopasto, Prima di congedarci gli regalo la stecca(fluida, a causa del calore) di cioccolato che ho da quando sono uscito di casa. Per poterla mangiare senza che mi renda lo zaino un campo di battaglia dovrei mangiarla tutta insieme, e poi cosi' proponendogli di condividerla tra loro, avranno modo di ricordarsi di me. E' stata proprio una bella serata. Prima di dormire faccio un giro sul lungofiume in cerca di sigarette. La notte il lungo fiume non è illuminatissimo. Chiamo Martino e mi informa degli attentati a bruxelles. Cerco e trovo il monumento alle due principesse, si chiama chao mae song nang phi nong shrine, e' semplice e non lo avevo notato. Purtroppo se non si hanno informazioni dettagliate tante volte passano inosservate cose anche molto interessanti. Torno in hotel e vado a dormire.

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