domenica, marzo 27

24 marzo guesthouse phisanulok

Mi sveglio con calma e ragiono su cosa potrebbe servirmi in Birmania e che potrei comprare in thailandia coi bath rimasti, si contendono il premio la permetrina(con cui dovrei ritrattare abiti e saccolenzuolo) e la crema da culo(per le emorroidi che spero non avro'). Scaramanticamente mi butto sulla permetrina. Ne trovo un composto con una concentrazione 10 volte quella che ho spruzzato e molto molto piu' economica che in italia La compero con la idea di usarla il prima possibile. Pesa un sacco. Di fronte al negozio c'e' un carrettino che frigge te tawn. Il te tawn, mi spiegano, e' un composto di olvere di riso e rapa bianca. Si mangia fritto da solo, o, come faro' io, insieme a noodles. Lo trovo buono, ha un sapore simile alla barbabietola. Tornando verso la guesthouse (che da qui chiamero' gh)mi fermo in un negozietto di ravioli al vapore. Ne scelgo uno, la ragazza lo prende dal frigo, lo porta dietro al muro , lo atomizza nel microonde e me lo da. Non e' quel che volevo, ma il ripieno mi piace. Sono fili di carne di maiale fritti e messi nel raviolo. Vado in stazione e da li' a Tak e da li' a mae sot. Qui la montagna inizia a farsi piu' scoscesa con versanti via via piu' ammantati. Ci sono grossi lavori e grosse aspettative su questa strada. Ora che la Birmania e' attraversabile stanno arrivando soldi financo dall'india per fare in modo che esista una autostrada, o per lo meno strada veloce, con 2 corsie per senso di marcia, per far viaggiare le merci verso i porti della costa sud dell'Asia. Vedro' di questi lavori anche in Birmania. Arrivato a Mae Sot ho la netta impressione che 2 ragazze scendano dove devo scendere io, ma aspetto la fine della corsa, e infatti mi sarebbe convenuto scendere al bivio prima della citta'. Comunque mangio qualcosa e pago un moto taxi er arrivare al confine. Stupidamente immagino un posto di frontiera senza servizi, ne, rivendite di sigarette , mentre ovviamente non sara' cosi'. Il tassista mi lascia, spendo i pochi bath rimasti in sigarette e mi avvio alla frontiera. Entro dogana e sono le 6. in thailandia, nelle stazioni, nei mercati(non tutti) e nelle strutture statali, alle 6 suonano l'inno nazionale e tutti si alzano in piedi e si bloccano. Non cantano, ne' si mettono la mano sul petto; semplicemente si alzano in piedi e ascoltano l'inno. Ancora questa volta non mi era successo, sono stato contento, e' stato un modo carino di salutare il paese. Imbocco il ponte dell'amicizia al tramonto. Sul ponte incrocio un altro viaggiatore(con tenda) a cui offro uno scambio di sim card, ma lui mi dice che non ne ha di Birmane e tutto sommato non pensa di utilizzarla. Ci salutiamo, ci auguriamo buon viaggio e buona fortuna e proseguiamo ognuno sulla sua strada. Il ponte dell'amicizia va tra Mae Sot in Thailandia e Myawaddy in Birmania. Se si chiama ponte della amicizia e non con un toponimo normalmente è che la amicizia è "costruita" esattamente come il ponte. Ad ogni modo superato un piccolo ruscello(che ha un nome differente a meno che non o si indichi dalla Thilandia o dalla birmania) sono in territorio birmano!! Al cartello a meta' del ponte , dato che la circolazione e' a destra in Birmania e a sinistra in Thailandia le auto e i camion devono cambiare lato della strada e assisto ad un cambio di carreggiata abbastanza impacciato e macchinoso di 2 camion e 3 auto. Anche io dovro' cambiare lato della strada , sul marciapiede dove sono entrato ora si esce dalla Birmania. Gia' dal ponte si notano le prime differenze, gli uomini portano il sylongy (mi pare si chiami cosi') esattamente come le donne, sono di carnagione piu' scura e in generale c'e' meno pulizia per le strade. Entro nella frontiera birmana. L'addetto e' sorridente, mi fa 4 domande, mi conferma che la frontiera di more con l'India e' aperta agli stranieri, mi fa la foto e mi mette il timbro! Posso stare in Birmania per 28 giorni! In realta' se si sfora non e' che ti mettono in galera, e' previsto un extra di 3dollari USA al giorno fino ad un massimo di 100 giorni. L'idea e' andare a pha-an il prima possibile, ma mi dicono che non ci sono piu' mezzi che partono per quella destinazione, e quindi devo trovare da dormire in citta'. Trovo un postaccio, pago in dollari e cerco da cambiare. Accarezzavo l'idea di cambiare al fiorente mercato nero presente prima dell'esistenza del cambio ufficiale. Ora i migliori tassi in assoluto si trovano nelle banche, ma non apriranno prima di domani alle 9. Entro in un paio di cambiavalute e, dopo un paio di prove ottengo i miei primi 8000 kyat (tra l'altro il cambiavalute sbaglia a digitare sulla calcolatrice e mi da' piu' di quel che dovrebbe). Myawaddy e' un tipico posto di frontiera, con negozi di alcoholici e sigarette per chi arriva da oltreconfine e molto poco da offrire, se non lo stupore per il nuovo arrivato per i sorrisi dei locali, i bei balconi di legno intagliato e le case sopraelevate in legno. Entro in una vietta e ne vedo varie, la casa tipica e' sollevata da terra con una ripida scala per entrarvi. Mangio in una bancarella in strada: riso e curry vegetale. sono tutti molto sorridenti, perfino in una localita' di frontiera. Durante la mia passeggiata un autista di riscio' e' un po' insistente, mi parla in lingua locale convinto che io lo capisca. Qualche suo collega lo indica e mi dice"no brain". Mi sta attaccato finche' , cordialmente ma in maniera decisa, gli spiego in italiano che non capisco perche' mi sta seguendo e che non lo capisco. Lui rimane un bel po' sorpreso del fatto che io non gli parli nella sua lingua e se ne va. Scrivo un po' e poi esco a cercare una rete a cui attaccarmi per far passare il post. Torno in hotel e c'e' un colpo di scena!!! Mi ha chiuso fuori!! faccio un po' di rumore e cerco il campanello, ma nulla. Chiedo aiuto al guardiano di una banca li' vicino e il guardiano,. con le parole giuste(quelle che capisce il proprietario) riesce a farmi aprire. Lavo i denti e vado a letto.

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