domenica, dicembre 17

2 dicembre pink papaya chiimoio

Sveglia alle 8. Faccio colazione con dei  manghi e cambio informazioni con una coppia di tedeschi. Viaggiano su un 4x4 con un pianale sul tetto, dove montano la tenda. Esco sapendo che la giornata sarà lunga, ma non immagino minimamente tutto quello che mi succederà. Prendo un chapa tra chimoio e inchope. Prendo posto vicino al finestrino suppostamente all'ombra. Ovviamente sono al sole e sul tetto c'è un sacco di carbone che , con regolarità, scarica schegge di carbone che mi vengono addosso o negli occhi. Fortunatamente gli occhiali sa sole sono abbastanza avvolgenti
La vista spazia . Terra rossa, campi coltivati e alture in lontananza.Nel frattempo nelle pieghe di pantaloni e maglietta ho cumuli di schegge di carbone.
Sulla strada ci sono varie chiese di varie cofessioni religiose. Incrociamo anche una piccola processione festante. Dietro un furgoncino donne cantano e battono le mani. Inchope e il suo crocevia si conferma un posto decisamente privo di ogni possibile fascino.
Ci sarebbero i machibombo , che sono i bus grandi, ma partono da Maputo verso nord e non si capisce bene quando arrivano.
Stamattina, per gli interessati al mio benessere intestinale elenco
massa poco compatta, ma non liquida
rumorosità non eccessiva
Spasmi o dolori quasi nulla
Ho preso il fantomatico machibombo. Posto in piedi. Subito fuori dal paese  la strada si rivela molto malmessa.
Valuto che se la strada non migliora sensibilmente 5 ore di percorrenza non me le leva nessuno.
Ai lati della strada villaggi con case tonde e tetto di paglia, ma anche squadrate, mura in fango e tetto di lamiera. C'è anche una maniera abbastanza comune di intrecciare la palma con cui si fanno le pareti. Vorrei imparare a farlo o Almeno capirne l'intreccio.  durante il tragitto ho visto dei Bambini ad una pompa a mano, una scena che nel nord rivedrò varie  volte. La azionavano in 2 per mettere l'acqua in delle taniche. Nel bagno di pink papaya c'era una stampa di una foto. La foto rappresentava alcune donne con in testa una tanica di acqua.Una scritta in inglese recitava"solo quando trasporti personalmente l'acqua che usi capirai l'importanza di ogni singola goccia". Siamo in molti in piedi e nonostante il cartello che chiede di segnalare situazioni in cui ci sono passeggeri in piedi, con numero dei telefono pare una pratica abbastanza diffusa .Per poter vedere fuori bisogna piegare le ginocchia  o torcere il collo. Nei paesi si colgono scene di fuga dalla calura.
Il termometro interno del bus varia tra 37 e 39 gradi. Ogni tanto segna 40.
La strada non migliora granché, ma c'è un bel panorama (per quelli seduti).
Per quelli in piedi restare in piedi è abbastanza impegnativo.Ad 1/3 del tragitto e i muscoli del braccio e spalla destra  (con cui mi tengo) sono abbastanza provati. La strada è decisamente malmessa e sul bus veniamo sballonzolati. Pare proprio che non si arriva più, la guida dice che a nord dello Zambesi le strade peggiorano ulteriormente, la cosa mi preoccupa. Nella sua magnanimità l'autista ha fermato il pullman per andare in bagno in un posto dove non si poteva trovare né cibo , né acqua. Nel frattempo si cambia autista. Fortunatamente vicino a me c'è seduta una coppia di bambine e mettono a disposizione un pezzo del loro sedile. Con una signora ogni tanto ci diamo il cambio per dare un pò di sollievo alla schiena. Finisco l'acqua quando siamo ancora lontani dalla città.Inizio ad avere troppa fame per ir uscire a non farci caso.
Inizia una vera e propria sofferenza. Non ho acqua da mo' e ho in corpo un tè, un pezzo di pane e 2 manghi   (colazione alle 8). Non ho fatto a tempo a mangiare o prendere cibo se no mi giocavo il bus.
Avvicinandosi alla città è la strada è un po' rattoppata.
Il Sole si fa basso e i colori si scaldano. Per un po' si viaggia addirittura a 104k m/h . A 40 km alla città Si scende di quota, una leggera discesa annuncia la valle dello Zambesi.
Ovviamente arriverò col buio, ma mi pare di vedere in lontananza la terra promessa.
Cibo, acqua
Forse pure un letto, chissà!
Di certo una bibita e un piatto di cibo
Pure senza piatto
1/2 pollo arrosto a morsi
Riso e legumi
Quel che è, basta che sia cibo
Si scende di quota, una leggera discesa annuncia la valle dello Zambesi.
Ho la schiena abbastanza a pezzi.
Per avere il posto assegnato e assicurato sul bus dovrei prenotarlo e mi sa che le partenze sono alle 3am circa.in questo caso potrei valutare un volo interno, cosa che normalmente evito per principio.
Tuttavia, dato che le strade a nord so essere ancora peggiori (e non sarà così) valuto la cosa.
Finalmente arrivato devo cercare da dormire.Volevo approfittare della luna quasi piena per farmi gli occhi.guardando il fiume Zambesi,ma mi viene offerto un passaggio. L'offerente deve passare da Nampula  per un funerale. Ha un occhio di vetro, ma pare sicuro di sè. Ha con sè moglie e 2 bambine legate a defunto. va di notte per risparmiare le gomme (dice). Avrei dovuto (e lo consiglio a tutti cercando un passaggio) assicurarmi che non beva durante il tragitto.
Trovare il posto a sedere da qui sarebbe difficile, per cui ho accettato.sono sui sedili di dietro del pickup le 2 bambine e una adolescente.Il fratello dell'autista ( che mi ha offerto del gin)è dietro nel cassone coi bagagli. Dice che sta lì così può bere e fumare.
Ho passato lo Zambesi meno di un'ora dall'arrivo a Caia. Il fiume è grande, ma purtroppo non riesco ad apprezzarne la portata e le rive.
Meno di un'ora dopo aver passato il ponte, per la serie
"Cominciamo bene!"
Trasmettiamo
"Vendetta sommaria"
Praticamente stavamo andando e sentiamo un rumore secco. Dei ragazzini che avevamo incontrato hanno  lanciato pietre sul vetro.
Quando l'autista realizza che il vetro è danneggiato e torna indietro.
I ragazzini lo vedono e corrono in un campo, nei pressi di una baracca.
L'autista li segue un po', non li raggiunge e  torna molto incazzato . Allora si mette a rompere la capannetta (un riparo dal sole e poco più) sotto la quale stavano i ragazzini. Rimuovendo i pali che sostenevano il tetto di paglia e facendolo crollare.
Il fratello (fumatore) scende dal retro del pick up e mette fuoco alle paglie che erano il tetto del riparo. Il tutto prende rapidamente fuoco.
Tornati in macchina gira nuovamente il mezzo e andiamo via
In effetti sconsigliano caldamente di viaggiare la notte.
..
Pare Che il fratello
...
Quello nel cassone
Che beve gin (il fumatore)
....
È armato
Ci siamo fermati ad un posto di blocco (il 4 )
E dopo aver visto il passaporto ci hanno fatto fermare 100 metri più avanti dicendo che eravamo in curva.
Il fratello è sceso e ha detto che potevamo proseguire che se c'erano problemi aveva un ( non ho ben capito la parola esatta) indicando la zona sotto la cintura sulla destra. Provo a dormire con risultati decisamente deludenti. Le bambine al mio lato dormono, quella vicina a me ogni tanto si appoggiava a mo di cuscino. Un paio di volte mi ha pure abbracciato. facciamo qualche pausa. In quella in prossimità di ponti al Fiume Licungo la luna è grande e si riflette sul fiume.
A 393 km dalla destinazione scopro che Il fratello è armato perché è militare.
Dal 333 km inizia una alternanza sterrato / asfalto. La media oraria scende  sotto i 30 km/h. La luna è grossa .
facciamo una pausa per dormire e sono andato dietro col militare. sono passato dall'abbraccio di una bambina al militare armato che puzza di alcohol e tabacco. Ma almeno ho dormito.



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