lunedì, aprile 25

8 aprile hotel Iris III nyaung u

Oggi l'idea e' andare in autostop o autobus a Myngyan e cercare di dormire li' , per poi arrivare a mandalay il giorno seguente. Mi do' appuntamento con Claudio in mattinata, ma poi non ci si vede. Resto in hotel piu' che posso ad approfittare dell'aria condizionata. Sonia prendera' una moto, per cui le chiedo se mi porta al limitare della citta'. Mi dice che va bene e che mi passera' a prendere alla 1. Faccio un giro del mercato, mi compero il pranzo e bevo una birra di saluto con noemi, lei va ad Inle. La birra no e' proprio fresca, ma lo standard qui e' questo. Sonia mi porta al limitare della citta' e mi lascia sotto un albero. Fa un caldo porco, chiedo ad una famiglia se mi presta una ciotola per mangiare i i noodles. La signora mi da ciotola' postate, acqua fresca, mi offre la sigaretta per dopo e mette il figlio a fare da vedetta se dovesse passare il pullman. Gente veramente deliziosa. L'autobus passa e non me la sento di rifiutare, e cosi' lo prendo. Il tragitto non e' affatto male, come mi dira' il giorno dopo un ragazzo, la strada e' stata rifatta da poco. Nessun rilievo neanche il lontananza e terra assetata. Arrivo alla stazione dei bus e informo per i bus il giorno successivo, faccio un po la pallina da ping pong, le informazioni scarseggiano. Inizia poi la ricerca del posto dove dormire , ne giro 3. Solo il primo accetta stranieri ma vuole un sacco di soldi, proseguendo la ricerca ne trovo uno economico, ma e' un po' lontano dal centro. La sgnora dell'hotel mi chiama un taxi, ma dopo 20 minuti che lo aspetto, la ringrazio, le dico che capisco che non e' colpa sua, ma mi finiscono le ore di luce e le dico che vado a piedi. La citta' a me e' piaciuta . Case prevalentemente di legno e ritmi rilassati (da queste parti, tranne a yangoon e' una costante). C'e' un artigiano che cuce teli impermeabili e tessuti. Ci metto un po' a farmi capire (realizzo un'altra volta che il dizionario che ho preso e' praticamente inutile), ma il ragazzo fa veramente un bel lavoro; rinforza i fianchi e il fond dello zaino. Proseguo la mia passeggiata verso il centro. Ci sono 4 signori che giocano con la palla di bambu'. Sono veramente bravi e si prodigano in autentici virtuosismi. Uno in particolare riesce spesso a saltare, far girare una gamba intorno alla palla e ripassarla agli altri con l'altra gamba, prima di appoggiare il piede a terra, poi colpi di tacco, lo" scorpione"(colpire la palla con la suola alle proprie spalle), e altri virtuosismi simili. si divertono molto. Il piu' giovane avra' 45 anni, 2 dei 4 hanno i capelli bianchi. Proseguo in cerca di una birra, sono le 6 passate: il lavoro e' finito. Trovo un posto che trovo carino, li' ho trovato un vecchio che parlava inglese. Penso abbia il morbo di parkinson, non mette mai di agitare la mano destra. Ha capelli bianchi cortin grosso neo sulla guancia destra e una manciata di baffi, di cui qualcuno piu' baffo lungo, sempre sul lato destro del volto. Porta dei pantaloncini e una maglietta. Mentre bevevo 4 birre ' abbiamo parlato di varie cose. Tra le altre cose mi diceva che a causa della piogge irregolari e via via più scarse da 20 anni le città si ingrandiscono velocemente, circa del 25% durante questo periodo. Specialmente negli stati chin e rakan. Gli chiedo dell'acqua e del rapporto con i nuovi materiali/tecnologie. La plastica e' arrivata nel 1966 e la televisione nel 1985, la radio da parecchi anni prima. Le auto prima del 1988 erano tassate tantissimo e praticamente non se ne vedevano. Fino a 5 anni fa, a causa della forte alcalinita' dell'acqua la si bolliva e poi si aggiungeva del cloro. Faccio notare che praticamente non si vedono donne nei luoghi di aggregazione. Mi dice che quelle delle classi basse non escono , mentre le donne di condizione sociale piu' elevata hanno luoghi di incontro differenti, ma escono. Mi dice che durante il regime militare era vietato parlare ai turisti, ma quando gli chiedo la pena (se carcere, botte,ritiro dei documenti o simili) non mi risponde. La birra e' diffusa da 20 anni circa (ma la birra mandalay sulla bottiglia ha scritto che viene prodotta da 100 anni circa). Il liquore locale si chiama tody. Ho chiesto a vari se e' buono e tutti mi hanno detto mal di testa garantito. Per farlo , dalla sommità di un tipo di palma si raccoglie un liquido zuccherino. Si bollisce fino a ridurlo di 2/3. Si ottiene una gelatina. La si mette al sole finché ne esce una sfoglia croccante di pochi millimetri. Questa sfoglia viene frantumata a mano( si ottiene gegery) A gegery si aggiunge acqua e si fa fermentare. Poi si distilla e si ottiene tody. Nacional spirit mi continuava a dire il tizio. Dopo un po' mi pare stanco e smetto di fargli domande, anche se lui mi dice piu' volte che risponde con piacere. Tornando noto una statua. Il ragazzo alticcio che sta sui gradini subito sotto mi dice che e' di aung san, il padre di aung san su chii, eroe nazionale durante la guerra di liberazione, ucciso dai suoi stessi compagni per prendere la sua posizione di potere. Cortesie simili nella storia birmana pare che siano all'ordine del giorno. Un altro grupo di ragazzi, giovanissimi, sobri e ben vestiti per il venerdi' sera sono sulle stesse scale. Si offrono di darmi un passaggio. Accetto volentieri e arrivo in hotel. Penso che questa camera definisca bene il concetto di "caldo porco". Il fatto è che da queste parti si ostinano a costruire coi mattoni rossi pieni, che accumulano calore e gradualmente lo rilasciano.

1 commento:

  1. ciao CLAUDIO ,tutto bene.Le tue esperienze fanno venire voglia di viaggiare !!! Buon divertimento mamma

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