lunedì, aprile 11

2 aprile agga GH yangon

sveglia con comodo e colazione con jordan. Poi vado a cercare l'ufficio per il permesso. E' sato spostato e trovarlo non risultera' molto semplice, anche se si e' spostato di una manciata di metri. Ad ogni modo l trovo e la signora Ee che ci lavora e' molto preparata. La agenzia turismo statale di Yangoon con 100$ mi procurerebbe il lasciapassare, ma sono troppo stretto coi tempi. Il rompicapo della situazione è questo: - Il passaporto è in ambasciata e me lo danno mercoledì alle 15 - l'ufficio a cui fare richiesta lavora 2h dalle 13.30 alle 15.30 - martedì già è al limite per fare la richiesta ( da fare 20 GG prima del passaggio) - la mia referente che parla inglese lunedi non lavora - tale Peter , che pare potermi aiutare, non spiaccica una parola di inglese per telefono - In aeroporto e un paio di frontiere con 3$ al giorno si può sforare i 28 giorni. questo potrebbe essermi di grande aiuto, ma pare che a Tamu non sia possibile. C'è inoltre il rischio che la pratica ( che viene gestita in un ulteriore altro ufficio ) non sia pronta alle 15.30 martedì , per questo lunedì devo presentare i documenti, cosi martedì manca solo 1 timbro e i soldi e la pratica si considera completa. In tutto questo manca la copia della pagina del passaporto col visto birmano che è in ambasciata indiana e non è detto che me lo diano. Soluzione: - Lunedì vado in ambasciata e chiedo di poter fare le fotocopie, che invio a Peter e lui istruisce la pratica, cosi - Martedì pago e la cosa parte in tempo e ho il mio lasciapassare - mercoledì ritiro il passaporto e posso lasciare yangon. Con tutti questi appuntamenti e una buona dose di ottimismo torno in hotel. Faccio check out e con noemi prendiamo la via della stazione dei bus. Destinazione Pateing. Sara' la base per andare in spiaggia a vedere come i locali passano una domenica al mare. La stazione ad ovest della citta' e' addirittura dopo il casello autostradale, ci va il bus numero 39. La stazione dei bus e' abbastanza grande e dei ragazzini ci aiutano a trovare la compagnia che serve per andare a Pateing. Per arrivarci si attraversa il delta dell Irrawaddy. Tante braccia dello stesso fiume in una pianura assolutamente senza rilievi. Nonostante i tanti corsi d'acqua il paesaggio, verde e non brullo, non e' comunque lussurreggiante. Le piogge si stanno facendo aspettare anche in questa parte del paese. Sul bus l'aria condizionata e ovviamente accesa e la temperatura dai 27, della partenza si abbassa sempre piu' alla fine ci sono 16 gradi. Scendo con un discreto mal di schiena. Arriviamo in stazione che e' buio e rifiutiamo l'offerta dell'unico tassista, abbiamo zaini leggeri e 4km non ci spaventano. Dopo circa 1km e mezzo la strada (a scorrimento veloce) pare peggiorare per i pedoni e optiamo per dei moto taxi. Si fanno avanti 2 personaggi comicissimi. Anzianotti, belli allegri (ubriachi, appureremo), che ci offrono il servizio ad un prezzo abbordabile. Uno ha occhiali piccoli con uno scooter con cestino metallico, l'altro non ha il cestino e porta una piccola anguria tra le ginocchia. Questo secondo , che ci dice decine di volte che il giorno seguente e' disponibile a farci da tassista vince mani basse il titolo di personaggio del giorno. Arrivati in hotel ci segue praticamente fino in camera. In hotel si sente della musica in lontananza. Quando usciamo a mangiare, circa 20 minuti piu' tardi, il tassista e' ancora li' e si ripropone nuovamente!! Ad ogni modo non e' eccessivamente insistente e risulta comico e simpatico. Prendo il numero di telefono e riesco a farlo smettere. La musica arriva da un camion illuminato con sopra figuranti in costume tradizionale che ballano coreografie molto molto semplici. Ci dicono che e' una sorta di anticipazione della festa dell'acqua prevista per la settimana successiva. Mangiamo in un ristorante dalle sedie minuscole e dai tavoli bassissimi. Ci danno dei piatti abbondanti, ma dal sapore non indimenticabile, abbastanza scialbo tutto sommato. Tornando passiamo davanti ad un paio di pagode ,ad un pennone senza bandiera nella piazza principale e ad un paio di edifici in legno con bei balconi decorati.

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