domenica, aprile 10

1 aprile wayfader's rest yangon

Mi sveglio in anticipo per essere prima delle 9 in ambasciata. Faccio colazione e parlo con un francese che aveva ipotizzato il mio stesso itinerario, ma che poi aveva cambiato idea. Arrivato in ambasciata mi dicono che emettono solo 8 visti al giorno, io sono il 6 arrivato. Mi invitano a tornare dopo un'ora abbondante. L'ambasciata e' proprio in centro. Al centro di yangoon c'e' un parco. Il parco e' stato chiuso ai cittadini e occupato dai militari per vari anni. Durante gli scontri contro il regime militare intorno a questo parco pare che se le siano date di santa ragione. Mentre sono al parco un monaco molto giovane mi chiede apertamente del denaro , resto colpito, proprio non me lo aspettavo. Si avvicina, apre il contenitore delle offerte e mi mostra che all'interno ci sono delle banconote. Si fa vivo varie volte, una pure all'esterno del parco. Vicino al parco c'e' l'ufficio che emette i permessi per arrivare via terra in India, ma non lo individuo. Cambio hotel e vado al museo nazionale. Prendo un primo autobus e vado troppo avanti. Per tornare indietro prendo uno scassone epico, con pavimento in legno, ruota di scorta(bella grossa) nell'abitacolo e sedili rattoppati. Io tra l'altro seduto fisicamente non ci sto e devo mettermi in un posto con le gambe verso il corridoio. Ho a che fare con gli assistenti dei bus urbani(il corrispondente del pratico). Praticamente prendono le persone che devono salire al volo e le indirizzano verso l'abitacolo. Il bus si ferma solo se i passeggeri sono tanti o c'e' una persona anziana. Il museo nazionale e' interessante, lo vedo con una ragazza inglese. Le faccio anche lo sguardo sexy, ma stranamente lei non si butta ai miei piedi, anzi , finisce di vedere il museo con una altra ragazza (che aveva un ritmo piu' veloce del mio, immagino sia per quello). Nel museo ci sono vari reperti storici, oggetti di vita quotidiana dei tempi passati e riproduzioni dei palazzi della cittadella reale di mandalay nonche una rassegna delle varie arti del paese. A mio giudizio eccellono senza dubbio nella scultura del legno e della pietra. All'ultimo piano una raccolta etnografica da leccarsi le dita: divisi per stati sono esposti abiti tradizionali e feste popolari delle varie etnie del paese Sono proprio tante e seppur povera di spiegazioni la raccolta e' molto interessante. Il pezzo forte del museo e' il trono utilizzato dal re per amministrare la giustizia. In passato c'erano vari troni. Da ognuno di questi il re espletava funzioni differenti. Quello rimasto e' stato un po' in inghilterra, per poi essere restituito in tempi molto recenti. Altro reperto che ho avuto modo di apprezzare e' una sorta di scettro che a nticipava il regnante nelle parate e nei suoi movimenti in citta'. Ho apprezzato la cosa perche' durante la cerimonia di istaurazione del nuovo governo lo ho visto in parlamento. Tornato in hotel trovo noemi,ma non ha una bella cera; la sera prima durante la festa a Bago deve aver mangiato qualcosa che la ha disturbata. Riesce comunque ad uscire e facciamo un giro in cerca di un alloggio piu' economico. Mangio dei tagliolini in zuppa in una bancarella e torno in hotel. Qui conosco jordan, il personaggio del giorno. Jordan e' un ragazzo francese molto giovane venuto in autostop dalla francia. E' molto pacato nei modi e abbiamo delle conversazioni piacevoli. Anche lui vorrebbe andare in India dalla frontiera di Tamu, ma non ha abbastanza giorni per procurarsi il permesso. Cerchiamo una barca , ma con scarsi risultati. Bevo una birra e vado a letto.

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