giovedì, gennaio 10

17 dicembre hotel safrik(forse) macenta

Alla fine ho pagato un piccolo hotel e ne ho approfittato per noleggiare una coperta.
All'inizio l'albergatore non era entusiasta.
L'albergatore è un altro personaggio in lizza per il personaggio del giorno:aveva un montone lungo con pelo e labbra enormi. All'inizio aveva un approccio molto duro: non voleva scendere di prezzo (non che abbia poi ridotto granché), e anche per la coperta non ne voleva sapere. Mentre mi mostrava la strada della stazione, la avevo sulle spalle e lui cercava di tirarla a sè. Siamo andato avanti un pò, alle 4.40 circa. Poi gli ho fatto vedere che con la maglietta che avevo mi sarei ammalato, e che gli  avrei fatto trovare la coperta in uno dei ristoranti della stazione e me la ha prestata.
In auto prima del crepuscolo ha fatto parecchio freddo, mi è stata molto utile.
Lungo la strada verso la stazione dei taxi c'è qualche fuocherello di guardiani notturni all'addiaccio.
Cielo stellato notevole, la via lattea si vede chiaramente.
La stella polare è appena sopra l'orizzonte.
Mi sveglio in auto sulla strada sterrata che va verso gueckedou, bordeggiando il confine con la Liberia.
Per strada  ci sono vari studenti in cammino verso la scuola. Hanno una divisa Marrone color cachi. A seconda dell'anno di scuola cambia il colore e il taglio dei pantaloni o della gonna. Abbiamo avuto  davanti 2 grossi camion che trasportavano legname. le narici erano piene di terra. E non era terra non è rosso acceso: qui è ocra chiaro con una importante parte di grigio.
L'autista è un signore sui 50 , tutto sommato giovanile. Vestito di abiti nuovi con un berretto blu e rosso.
Fuma pressoché ininterrottamente.
Lo definirei un pratico. Ieri mi ha aiutato a trovare l'Hotel e a negoziare il prezzo.
È stato estremamente chiaro: alle 5 parto, se non ci sei ti lascio qui.
È andata a finire che lo  ho svegliato io alle 4.55 per dirgli che ero quasi arrivato alla stazione e siamo partiti alle 5.20 circa
Non so se è l'erba del vicino che è sempre più verde, ma annoto che ci superano in parecchi
Arriviamo a Gueckedou e faccio colazione con mahmud. 
 Mangiamo Fonio che è una specie di semolino con due diversi condimenti. Piatto salato. Abbiamo poi tempo di gironzolare per il mercato. Ci sono i cambiavalute, vari negozi che vendono plasticame, o tecnologia .Una parte relativamente piccola legata al cibo. Al mercato parlo con Othman un ragazzo di Sierra Leone che parla inglese. Mi approccia chiedendomi che cosa sto fotografando. Gli spiego che la realtà quotidiana Gueckedou è molto differente da quella che vivo a Milano e poi mi soffermo un po' con lui a parlare di Sierra Leone e politica africana.
Mahmud abita a 1 ora da N'zerekorè e sta andando a Conakry per una visita.
Ci sono cereali differenti a seccare al sole lungo la strada
Gli autisti, alla domanda "a che ora arriviamo?"
Non si sbilanciano. "Non ne ho idea" mi ha appena risposto
Ho menzionato gli occhiali dei mototaxi? Meritano una menzione di merito. Sono occhiali tendenzialmente grandi per riparare gli occhi degli centauri. Se ne vedono quindi vari a cuore, a Stella, ovali, etc dei colori più disparati sia delle lenti che delle montature. Ne ho visti alcuni molto originali, spesso con ancora attaccato sopra l'adesivo. Secondo me quel genere di invenduto finisce piano sulle bancarelle di mercati dove hanno un utilizzo
Ci fermiamo a Kissingoudou.
Per non farci mancare nulla, l'autista si è fermato e un meccanico (forse 12enne) ha lavorato sulla macchina.
Questo ci farà arrivare più tardi e quindi beccheró ancora più sole (la direzione è ovest) dato che lo avrò di fronte.
Siamo ripartiti, mahmud quantifica in 6 ore circa il tempo necessario senza intoppi.
L'autista cazzia malamente i passeggeri che si allontanano dall'auto e che deve aspettare
a 240 km prima di mamou l'autista ha aperto il 4' pacchetto di sigarette.
Uno dei passeggeri è stato male. A principio era accovacciato a terra e tirava pugni a terra. Non capivo cosa avesse. Sembrava stesse lamentandosi in qualche modo. È risultato evidente che erano spasmi muscolari incontrollati. In seguito ha avuto delle convulsioni ,tipo crisi epilettiche (ma non paiono crisi epilettiche).
Prima ci siamo fermati, qualche volta. In una occasione lo abbiamo fatto stendere a terra è atteso.ora stiamo gestendo in auto la faccenda.gestendo le convulsioni.
Abbiamo provato a chiamare la famiglia.
Ovviamente è straniero, della costa d'Avorio.
La comunicazione con la famiglia praticamente è stata nulla, oppure pare che la famiglia non sapesse di cosa di parlava.
Fa buio quando mancano 50 km a Mamou  . 
Ho parlato con un altro passeggero , anche lui della sierra leone (che parla inglese ). Con lui parliamo dei 10 anni di guerra civile, di come varie fazioni siano alternate e supportate durante il conflitto civile. Mi dice che il turismo in Sierra Leone sta vivendo un buon periodo : viene gente dall'Europa e dall'America soprattutto per le bellissime spiagge.
Vorrei evitare di restare a mamou. città nota per essere piena di ladri, dice la guida. In teoria vorrei prelevare e andare ad un'altra ora di auto.Il tassista mi affianca ad un suo amico per evitare di girare da solo. Con lui prelievo e mi sposto verso la stazione dei taxi per Dalaba.
Lì mi rendo conto che ho lasciato in macchina la borraccia
Ho chiamato il tassista , me la manda con un taxi (spero) o mi contatta quando è a Mamou.
La strada in salita per Dalaba mi ricorda che è scesa la sera e che io insisto nel non tenerne conto:sono nuovamente poco coperto e ho freddo durante il percorso.
Arrivato a dalaba compro un quarto di pollo e cerco da dormire. Mi accompagna Iasi un noto tassista giovane,
Ci sono stati attimi di panico alla reception: domani c'è non ho ben capito cosa ed entrambi gli hotel della città sono pieni.
Fasal ,il receptionist , mosso a compassione, mi ha dato una camera che normalmente non usano.
C'è la corrente tutta notte e il bagno ha il suo perché
 N'zerekorè-dalaba 27ore.
In Europa ancora un po e vai da Roma  a Stoccolma.
vado a dormire alla 1 circa

Nessun commento:

Posta un commento