mercoledì, gennaio 9

16 dicembre chez aida hotel N'zerekorè

Stamattina sveglia alle 7 circa. L'idea era fare una foto al sole, ma è uscito dalla collina già troppo luminoso.
Ho preso quindi la macchina fotografica e fatto un giro del quartiere periferico vicino all'Hotel . Un saliscendi di viette sterrate. Case di mattoni con tetto doppio coperto di lamiera. Ho incontrato un signore che intrecciava plastica e legno per fare un trasportino per le galline, una ragazza che andava al mercato a vendere noci di cola, persone intorno a pozzi e pompe a prendere l'acqua, ragazzi che giocano a pallone e varia altra umanità.
Per evitare il sole  vari lavaggi di stoffe e stoviglie si fanno alla mattina.
Sono poi passato davanti al centro artigianale e ho visitato un centro per la tessitura della rafia. Una specialità artigianale che ormai fanno solo qui è in un'altra città. La Tessitura avviene in telai verticali.
Sono venuto da questa parte perchè ero curioso di vedere la foresta sacra  Mentre stavo scrivendo seduto su una roccia al limite della foresta è venuto George con una sedia! Le persone sono veramente accoglienti.
Insieme a George, vestito e accessoriato  a puntino c' è un altro ragazzo. Hanno abiti colorati e stanno andando in chiesa. Ipotizzo di entrare nel centro artigianale e poi aspettare l'uscita della chiesa cattolica, voglio vedere i locali vestiti per la festa.
Devo dire che ,a parte qualche bambino, non vestono abiti eccessivamente consumati o rattoppati. È gente abbastanza orgogliosa e,a dimostrazione di ciò, non ho ricevuto molte richieste di denaro.
Nel centro artigianale ci sono fondamentalmente sculture in legno. Mi confermano che le maschere hanno ruoli differenti all'esterno della foresta sacra.
La maschera a occhi tondi è maschile , a occhi stretti è femmine.
Il mio acquisto è una coppia di maschere di iniziati membri della società segreta. maschio e femmina.
Le identità sono sconosciute agli esterni alla coppia, né si sa che i due abbiano una relazione
 Tornando verso la camera un ragazzino mi ha seguito per pulirmi le scarpe. Poi i ragazzini sono diventati 3 6 10! Mi rincorrevano con le spazzole. Li ho sbolognati con l'ananas. O almeno così pensavo. Li sentivo dietro il cancello...
L'acqua si compra o in bottiglia o in buste di plastica di grandezza variabile. 35/40/50 CL. Hanno sapori differenti e sono molto "locali", non si trova facilmente acqua di cittá a 50km di distanza.
Merita una menzione di demerito l'acqua bless. Il sapore di cloro è talmente forte che ho ipotizzato di poterlo vedere in trasparenza.
Oggi avrei tempo per i francobolli, anche se dubito che la posta sia aperta. Ci proverò lo stesso :il programma di oggi prevede anche la sorgente del fiume sacro/guaritore, cambiare contanti, un po' di shopping e prepararsi psicologicamente alle circa 12 ore di auto di domani per Mamou, cosciente che se trovo subito un'altra auto potrei avvicinarmi a Labè.
Uscito dall'hotel Cerco del cibo. Noto passare un carro pieno di ragazzini festanti e lo fotografo. Questa foto mi procurerà una grana
Non tanto quella dei ragazzi che ballano sul carro, quanto quella dell'edificio dietro. Nel campo della foto c'è un commissariato.
Il carretto va via. immediatamente dopo mi raggiunge un poliziotto per strada e mi ci porta. Il fondo  della piccola camera è chiuso da delle sbarre e dietro ci sono 3 tizi, in piedi.
Mi chiedono chi sono eccetera, finché la richiesta precisa "passaport".
Era in camera e non con me.
Non la hanno presa proprio bene. Specialmente quello che mi ha accompagnato lì. Mi sono parso ancora più neri, rigidi nelle uniformi e a tratti pure incazzati. Poi siamo andati insieme in hotel e la cosa di è risolta.
Non è la prima volta (e non sarà l'ultima) in cui la polizia mi chiede un documento che mi autorizzi a girare per il paese raccogliendo informazioni. La guida turistica e il piccolo libro comprato in museo mi aiutano a sbrogliare la situazione.
Il gestore dell'hotel ha detto che c'è il presidente in città e sono un po' più tesi. Uscito dall'albergo mangio in strada della manioca tritata bollita. Si presenta come un semolino di colore bianco con olio, uovo e verdure..Un buon piatto. La signora mi ci voleva mettere la banana fritta, ma ho detto no.
L'ufficio postale oggi è chiuso, peccato perché essendo una grande città ci sarebbero stati più francobolli.
Ci riprovo col programa, ma stavolta porto il passaporto, e vado in mototaxi, meglio.
La fonte del fiume pare essere distante dalla città, e il ragazzino che doveva portarmi i sandali non si vede. Decido di tornare in hotel un pò deluso dalla situazione.
Sulla strada vado dal barbiere. Nel negozio c'è un caldo tremendo, ed è anche molto umido. Provo a comprare lo shampoo per farmelo io, almeno intanto mi rinfresco.
il ragazzo capisce quel che mi serve e me lo dá.
 Sul fronte prettamente religioso il contatto con i cattolici questa mattina non è andato a frutto (ero in commissariato durante l'uscita della messa). In compenso nel pomeriggio passo davanti alla chiesa dei protestanti evangelisti. Sono tutti ben vestiti e cantano con convinzione dei canti Allegri accompagnati dal battere di mani.
Alla stazione dei taxi scopro che ci sono partenze serali.se stasera c'è l'auto mi muovo stanotte. L'auto ferma a Macenta per la notte e riparte la mattina, ma si saprà solo alle 18 se parte o no.
I hotel vorrei fare doccia , capelli e Pisolo. Dopo aver verificati per i sandali. Potrei anche cercare una maglietta di secou tourè ( che ha detto ai francesi " fuori dal mio paese") o di Thomas sankara.
Ho cambiato tutti gli euro che avevo, ma non sono più milionario anche se il mazzo di banconote che mi ha dato il cambiavalute è alto quasi 1 cm.
Decido di lasciare N'zerekorè il giorno stesso. Ho preso i 2 posti davanti. Mi è costato un po' , ma almeno sono solo sul sedile. Alla stazione incontro uno dei ragazzini incontrati la mattina.Uno di quelli che mi rincorrevano con le spazzole.
Li ho incontrati varie volte oggi e devo dire che ogni volta erano contenti di vedermi; mi davano la mano e salutavano calorosamente.
Più persone mi hanno riconosciuto e salutato , compresi i poliziotti incontrati in commissariato, ma i ragazzini erano i più entusiasti.
Parto poco prima del buio.
Non ho preso una seconda maglietta, è un errore che ripeto concontinuità. Penso che l'effetto stalla mi aiuterà, Siamo in 9 nella macchina. Se l'autista non chiude un po' avrò freddo. All'andata avevo con me lo zaino e ho indossato quasi tutto. Ora il bagaglio è sul tetto e devo ammettere che fa fresco già subito dopo il tramonto.
Ci siamo fermati praticamente subito. L'autista ha smontato la mascherina e ha armeggiato con le luci. Alla stazione di servizio aveva fatto una operazione simile. Non è affatto raro viaggiare o incrociare  auto e camion che hanno solo un faro. Per farsi riconoscere fanno accendi e spegni con gli abbaglianti o accendono le frecce.
Poco dopo aver passato  hotel Africa facciamo un'altra sosta, apparentemente per i fari., ma poi noto che l'autista sta lavorando sui freni (pure peggio). Notando che avevo freddo l'autista mi ha offerto la pezza del vetro per ripararmi.
È andata a finire che dormiamo  a Macenta, in un parcheggio. Si ripartirà alle 5.
Stavo soffrendo il freddo in auto, quindi mi sa che è meglio così.
Ho cenato con Ahmed. Io ho mangiato un panino con omelette, lui invece un piatto di pollo e patate fritte. Alla fine abbiamo bevuto un tè insieme.  Ci ha tenuto ad offrirmelo. La situazione in auto non mi pare salubre gli odori sono forti e c'è tantissima umidità.
Alla fine ho pagato un piccolo hotel. L'autista mi aiuta a trovare l'hotel e a spuntare una tariffa scontata per le poche ore di utilizzo della stessa. Vado a letto alla 1 circa.

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