mercoledì, gennaio 9

12 dicembre auto in un villaggio tra mamou e marella

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La macchina è finalmente partita!
I rumori non sono granché confortanti, ma siamo ripartiti.
Dubbioso, ho chiesto di  fare la prova freni e funzionano.
395 km al traguardo, dunque.
C'è un gran bel cielo stellato.
Avanziamo nell'oscurità, il manto stradale per ora pare integro. Ipotizzavo di dormire, ma l'autista si fa tenere sveglio dall'aria fresca che entra dal finestrino e da un subwoofer poggiato sul sedile posteriore. Prendo comunque sonno. Facciamo varie fermate per cambiare l'acqua al radiatore. Ad un certo punto la marmitta si è completamente staccata dal motore: era stata rimontata in fretta e si è staccata. 
Risultato:  abbiamo viaggiato annunciati e accompagnati da un rumore forte, fumo in auto (sempre da far partire a spinta) e auto spompata per mancanza di compressione. Nei villaggi eravamo motivo di attenzioni, e probabilmente il rumore ne era un motivo. La strada non è messa malissimo, ma a tratti compaiono delle buche molto grandi; alcune addirittura con relativo segnabuca: un palo che parte dal fondo della buca.
La terra è color rosino misto a grigio. la vegetazione è composta da latifoglie, più qualche acacia.
Il paesaggio, sempre rigoglioso è cambiato. i versanti, sempre bassi (quelli visti con la luce) ora sono meno ripidi.
C'è un po più spazio e compaiono campi di riso e manioca.
Si sono viste le case tradizionali!
Tonde, con muri di mattoni o cemento e tetto di paglia. Ci sono ovviamente anche quelle di mattoni e tetto di lamiera/tegole (o simili).Ci siamo fermati a scaricare secchi in plastica in un paesino di nome Kalea.
 Qui, il  signor Sam (con dente incisivo in argento), seduti sull’immancabile panchina a lato strada, mi ha detto che il paese è cresciuto rapidamente con gli operai arrivati a seguito  dei sondaggi nella montagna vicina ad opera di thailandesi e australiani . In effetti in paese c'è qualche bella casa.
Sono rimasto in auto con solo 2 ragazzi del gruppo originale,più una famiglia che si è aggiunta nell'ultimo paese.
Eravamo 6 a Conakry, poi le 2 signore ieri hanno preferito andare via.
Avvicinandosi a Faranah i corsi d'acqua sono più frequenti e la terra diventa rossa.
Noto anche una casa tradizionale decorata all'esterno.
Per non farci mancare nulla a 40 km da Faranah è scoppiata una ruota.
Arriviamo a Faranah alle 12.06.
Abbiamo fatto 400 km in 18 ore.
Manca poco e un maratoneta corre più veloce.
Qui è nato sekou tourè nel 1922. C’è anche il palazzo presidenziale fatto costruire dal leader. E’ un edificio a più piani rivestito di un intonaco ormai non più bianco. Di fronte a questo una bella moschea, tutta ricoperta di maiolica bianca , con 4 minareti.
La città si appoggia a 2 collinette e in mezzo c'è un ponte in metallo sul fiume Niger.
Ci fermiamo al mercato poggiato sulla seconda Collinetta. Il mercato è diviso dalla strada per Kissidougou. e' un mercato molto vivace. Ci sono tanti ragazzini che girano per il mercato con in testa secchi con dentro varie merci: dolcetti. acqua e frutta. Ne fermo 1 e Mangio un benen. E’ un dolcetto di sesamo tondo, ne offro uno anche ai i ragazzi. Ha colore chiaro e non è durissimo, nè è eccessivamente dolce.
L'obiettivo è trovare cibo, fare 4 chiacchiere coi locali , visitare la moschea e poi andare a kissingdou, che si trova a un paio d'ore d'auto.
Fa molto caldo . Cercando del cibo scopro che c'è da aspettare una ora, ma aspetto volentieri per mangiare della capra.
In lingua locale si chiama   'saa. Curiosando al mercato ho visto dei mestoli fatti con delle piccole lattine a cui è stato attaccato un manico. Ci sono inoltre pesce secco, legumi , diverse bancarelle con pietre ad uso cosmetico, miele, sumbaran e puopa. Pensavo di trovare degli shampoo monodose, ma qui i capelli si portano cortissimi! In confezione monodose trovo solo shampoo colorante nero corvino. Un ragazzino si appassiona alla ricerca e mi aiuta ad individuare i negozi che potrebbero aiutarmi, ma non riusciamo a trovare ciò che cerco.
Grazie si dice anickè
Buongiorno yaun
Buonasera atoqualì
È un peccato che le persone non vogliano farsi fotografare
Ho fatto un po di shopping compulsivo. Ci sono confezioni monodose: Miele, Spezie e una corteccia che si chiama puopá. Ha colore giallo acceso tendente al rosso, un sapore amaro molto forte e si usa per fare bevande
Dal fornitore di capra cotta ho anche assaggiato un riso locale grezzo che si mangia con la foglia di manioca.
All'incrocio di Faranah per Kissidougou ci sono due case tradizionali di particolare grandezza. Hanno circa 8 metri di diametro. Il tetto è costituito da una spirale su cui sono appoggiati i rami.
Alle 4 circa  sono su una macchina per kissingou.
Siamo in 8 in una megane. Davanti sono in 3 al posto del passeggero .Al mio fianco c'è una signora decisamente ingombrante e dall’altro dei coetanei. Uno di loro ha 9 figli.
Vegetazione meno fitta e alture morbide più distanti tra loro. Compaiono ampie zone coltivate, tanto colore giallo di erba bruciata dal sole. Ai lati della strada c’è erba molto alta,anche fino a 2 metri.
 Anche oggi si scende a spingere un paio di volte. Segnalo anche un investimento di una mucca : ha cambiato direzione all’ultimo ed era inevitabile.
La zona prima della città è praticamente pianeggiante. Ci arriviamo con il buio.
Alla stazione prendo un mototaxi e vado all'hotel. La città pare parecchio estesa.  Sulla strada vedo che ci sono delle signore che vendono in strada riso con condimenti vari, ma , nel mio periodo da milionario, mi concedo un ristorante con tetto e ventilatore.
Peccato che il pesce fosse in parte crudo. Spero almeno fosse pesce di fiume, aveva un colore rosino e l'occhio, per non far pensare male ed evitare incomprensioni, era stato tolto del tutto. Sto dormendo all'hotel Nelson Mandela.
Sono un pò indeciso se lasciare al gestore il mio capitale multi milionario. Alla fine decido di lasciargli i contanti.
 Mi viene assegnata una camera abbastanza grande, composta di  3 ambienti e pare (pare) pulita. 
Il bagno , invece , ha dei numeri.
Il geometra lo apprezzerebbe di sicuro. 
Il tetto e' gonfio di umidita' e sfondato in piu' punti.
La mensolina sotto lo specchio (supposto specchio, ci sono solo i ganci) ha segni di bruciature di sigaretta in piu' punti, con un buco da evidente principio di incendio sulla sinistra.
Non c’e' acqua corrente, cio' nonostante il lavandino e' otturato.
In uno dei 2 secchi di acqua a mia disposizione c'e' vita: un vermetto rosso che passeggia sul fondo (documentato); si muove con disinvoltura, un po' come il giochino del nokia 3210.
Lo scaldabagno c'e' e forse 20 anni fa funzionava pure; la lampadina non e' fulminata, e' proprio assente!
vado a letto! oggi letto e zanzariera, facilmente domani o dopo mi tocca un'altra notte in auto.

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