giovedì, luglio 14

23 giugno ristorante del centro congressi patnitop

stamattina sveglia presto. la stanza ha l pareti di vetro ed entra il sole. andiamo a fare colazione e optiamo per le uova (le mie senza piccante). Ci sono tantissimi camion militari. una colonna molto lunga. vanno praticamente tutti a nord.Noi oggi puntiamo shrinegar 234 km (piu' o meno).patnitop e' proprio in un bel posto, con unaforesta di grossi cedri.prendiamo un autobus da li' per una manciata di km, poi un'altro per qualche altra ora e infine il treno, breve e con la sorpresa .il primo autobus siedo davanti, per godere meglio della vista. dobbiamo scendere di quota, per poi riscavalcare la montagna. La nostra fortuna e' che ad un certo punto c'e' il tunnel (meno male)! l'ingegneria civile e' una scienza ammirevole. Il secondo autobus che prendiamo praticamente lo fermo mentre stava partendo. Il bagaglio, invece, era sul tetto di un altro autobus locale(che faceva piu' fermate) e l'autista faceva storie per ridarci il bagaglio. Io convincevo a gesti in mezzo alla strada l'autista che la cosa si sarebbe risolta a breve. Questo dura parecchio di piu' ed e' ricco di sobbalzi e di cantieri. Al succedersi delle curve e al cambiare delle altezze varia la vegetazione e dalla foresta di alberi ad alto fusto, siamo passati alla vegetazione bassa con sparuti alberi, fino alla sola erba, visibile a monte della strada. Il colore della montagna che ne affiora non e' di colore scuro, e' piu' sul grigio o marrone chiaro. Il massiccio davanti a noi si fa sempre piu' imponente con valli strette e a zig zag. Noi eravamo seduti in fondo e tutte queste curve , affiancate con grazia dalle buche, non rendevano la cosa confortevole. La coa migliora un po quando affianchiamo il fiume. E' parecchio impetuoso e torbido, e disegna una valle piu' o meno dritta, per lo meno. Lodi lodi lodi a chi ha ideato il tunnel del treno. Risparmiandoci almeno 4 ore di percorrenza e un numero di curve indefinito (di 4 cifre almeno). sul treno affollatissimo la serie di mendicanti e/o ricercatori di sovvenzioni comprendeva: la giovane madre (con figlio al petto)dal canto lungo e impegnato, ma poco convinto, uno invece molto convinto che secondo me voleva costruire delle scuole, a giudicare dai volantini , un giovane padre con figlio in spalla aveva delle radiografie e le mostrava. Da sul bus e' vicino a noi un ragazzo di 18 anni di che studia a jammu, va a casa per il we(ci arriva, beve un te e torna secondo i nostri calcoli). Alle 5, dopo piu' di 7 ore arriviamo a shrinegar. Trattativa dura coi tassisti e andiamo verso la citta'. Veniamo letteralmente abbordati. Questo posto e' famoso per le house boats, le case galleggianti, C'e' un lago e le barche sono attrezzate per avere ospiti. Normalmente sono 3 camere piu' la sala dove dorme il gestore/equipaggio. Ce ne sono tante e riusciamo a portare a casa la camera a prezzo decente!! Da eliminare to somatico derivi da kashmire ed afganihan . Qui in jammu inizano a vedersi tonalita' di occhi piu' chiari, grigi o verdi. Dopo un po' il bus si riempie. Sale anche un ragazzo con problemi, distribuisce pezzi di carta a chi ha vicino. Io sono seduto sul sedile di mezzo in fondo, con gli zaini sotto le gambe e mi addormento. Quando mi sveglio il paesaggio e' totalmente montano. Stiamo per raggiungerne la cresta. Li' c'e' patnitop. Parnitop e' una localita' di villeggiatura montana; una serie di hotels. Ci propongono un alloggio molto spartano. Materasso a terra e coperta di sopra. In una stanza molto grande. in realta' e' un ristorante/centro congressi i cui spazi vengono usati a questo modo. Cercando leggermente di piu' c'erano camere chiuse , ma marco non ha il pallino della ricerca. Non c'e' un posto dove mettere le cose, dovremmo usciti di jammu di spostarsi verso la capitale shrinegar. Il logo del partito e' un elefante bardato, su bandiera blu (una e abbastanza piccola). I manifestanti consegnano le richieste ai numerosi militari presenti e levano il blocco. Si e' creata una lunga fila. Andiamo a pranzo. I ristoranti sono deserti. Mangiamo un ottimo dal fry, con chapati cucinati nel forno tandory. Il forno tandory ha piu' o meno la forma di un barile con i bordi spessi di materiale refrattario. Il pane viene attaccato al bordo interno del forno e preso con dei ganci. Usciti di li' puntiamo la sommita' della collina. veniamo invitati a sedere da una numerosa famiglia di musulmani. C'e' un buon numero di tende da campo. Raggiungiamo la vetta e dopo averci cortesemente detto che e' zona militare, ci invitano ad allontanarci. C'e' proprio una bella vista da qui. Le montagne sono verdi e imponenti. A nord est, dietro le creste , si vedono le cime innevate dei monti vicino a zanskar. Andiamo a vedere l'eltro versante. Per arrivarci passiamo dae' rimasto lo stesso (circa una 30ina di persone). Subito fuori dal parco una cosa interessante. Delle biciclette attrezzate per cucinare. Alla canna e' attaccato un fornello e su di esso una piastra di metallo piatta. Lo stuzzichino e' un piccolo panino con burro, ceci , pomodoro ,cipolla cruda,spezie, succo di tamarindo e peperoncino. Me ne faccio fare uno senza spezie ne' piccante. Il composto viene fatto stufare un po' sulla pentola piatta, poi si aggiunge la copolla. veramente buono. In hotel trovo marco e scrivo un po'. Domani vorremmo fermarci a verinang. Non e' proprio sulla strada, ma forse dae'utostop ci arriviamo. Continua la saga. Lascio dietro di me oggetti ad ogni tappa. E' un processo inarretabilke, almeno finche' non mi fermo per un po' e riorganizzo le idee. E' la volta della crema da culo. Quella che inizialmente mi era parsa poco efficace in relta' mi ha dato sollievo. Per cena mi faccio fare delle patate in salsa, poco speziate e senza peperoncino, le mangio con i chapati cotti al forno. Subito dopo un signore ci invita a fermarci a parlare offrendoci un te'. io sono stanco e sono un po' in pensiero per la mia emorroide conclamata e senza crema rifiuto e vado a dormire.

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