giovedì, luglio 14

20 seinik nurpur

20 nurpur seinik Mi sveglio alle 7, sta piovendo e resto ancora a letto. All'inizio la pioggia mi fa piacere, oggi si va ad amrizar ,li' fa caldo , e la pioggia rinfresca l'aria. Poi mi ricordo che i pantaloni sono stesi sul tetto e vado a prenderli.Fortuatamente non sono fradici Alle 9 bussano alla porta dicendo che devono pulire. Questi alloggi per ex militari hanno check out molto presto e riaprono alle 17. Immagino siano venuti a farmi fare check out. Chiudo lo zaino, stendo i pantaloni e torno in camera, non la chudero' piu'. Viene a trovarmi Munis, un ragazzo conosciuto ieri, amico di aman. Con lui esco a prendere il necessario per la colazione. Faccio un errore che mi costera' carissimo.Lascio la camera aperta e il telefono dentro. Stiamo in giro un po' di piu' dei 5 minuti previsti e al ritorno non c'e' piu' il telefono! Ho il sospetto che lo abbia munis. Ha solo la sim (non ha un telefono) di ritono va a casa giusto 2 minuti dicendo che deve mangiare. Con lui e il gestore cerchiamo il telefono in camera e proviamo a chiamarlo. qualcuno lo ha spento. E' perso. C'erano pure 4 gg di cronaca sopra, e la guida india (che in realta' non mi serve piu').Sono parecchio seccato, sulla card c'erano le foto e i suoni registrati durante questo viaggio. Stavo passando troppo tempo attaccato al telefono e la cosa non mi piaceva molto, ma le per le foto mi mangio le mani. In ogni caso mi serve un supporto per scrivere e mi sa che ne comperero' un altro. Vado alla polizia con munis. L'ufficio ha 3 computer con schermo piatto e carta da tutte le parti. Fa caldo e il ventilatore sul soffitto gira con un ritmo basso, molto basso. Mentre redaggono il documento andiamo al forte. fa parecchio caldo. Stamo il tempo di una sigaretta sotto un grande albero. E' in mezzo al forte e fa ombra scura. 2 grosse scimmie girano nelle vicinanze. Munis mi dice che quando sono grosse e' meglio che stiano lontane. Prendiamo il documento. L'addetto che parla inglese(1 su 7) mi dice, ovviamemnte sudando per il caldo, che e' meglio se non lo faccio vedere all'assicurazione, che c'e' una bella differenza tra rubato e lasciato incustodito. Usciti col documento, ci fermiamo anche poco prima di salutarci. Non so che pensare di munis. Ha dei tatuaggi che non mi ispirano affatto fiducia, ma a questo punto ha pure poco senso cercarglielo addosso. Ci salutiamo e vado a prendere il bus. Alla fermata un signore strano con le orecchie a sventola mi prende in simpatia e mi da un biri. Il tempo di fumarlo e arriva il bus per patankot. Sul pullman parlo con un ragazzino . Abita nei sobborghi di Patankot. Proviamo a chiamare marco, ma non risponde. Arrivati a patankot cambio subito di autobus. Cerco un sedile un po' piu' imbottito e siedo. La strada ora e' totalmente pianeggiante e ci sono anche molte risaie All'entrata dei paesi ci sono porte con stile misto indu' e moghul. L'estetica del punjab e' molto legata a quella della religione sikh. Ha preso tratti di quella indu' e tratti di quella musulmana. la religione, di contro, non ha tratti ne' di una ne' dell'altra e infatti saranno a lungo perseguitati. Non e' un caso che i sacerdoti siano una casta di guerrieri e girano armati, e che il guru della religione, come offerta per il tempio non chiedeva cibo o oro, ma armi e cavalli. Fisicamente gli abitanti del punjab sono tra i piu' grandi di india. I sacerdoti sick sono tutti decisamente grossi. Sono alti e di corporatura massiccia. Le barbe , baffi e sopracciglia sono quelle dell'uomo indoeuropeo (siamo arrivati a pochi km dal pakistan).arrivato adamrizar contatto marco e dopo averlo raggiunto con lui andiamo al tempio dorato. Luogo sacro dei sick un luoho di pellegrinaggio: una sorta di mecca. Il luogo sacro circonda un tempio d'orato al centro di un lago artificiale quadrato. C'e' un palazzo col trono, il posto dove sedeva il guru e altri luoghi di culto legati alla religione (uno di essi e' per il santo che in battaglia si e'tagliato da solo la tesa e ha continuato a combattere)). I fedeli si bagnano nel lago sacro che circonda il tempio. Anche se oltre i primi gradini c'e' una recinzione.Ci sono maniglie per evitare annegamenti. La coda per entrare e' lunghissima e ci limitiamo a girarci intorno. A cena mangiamo naan, una sorta di pane fritto arricchito con verdure a pezzetti piccoli e burro. Tornando in hotel passiamo davanti ad una moschea. Ha pianta rettangolare ed e' piu' larga che profonda. Il colore predominante e' il verde .ci sono 3 cupole, la piu alta e' quella centrale.lasala di preghiera e' praticamente all'esterno.i minareti non sono molto alti, ma hanno in cima una sorta di ballatoio intorno alla torre. Sopra ogni ballatoio una piccola cupola sostenuta da colonne sottili.

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