giovedì, novembre 23

18 novembre aereo Lisbona-maputo

Sveglia abbastanza shoccante.Helena, la vicina di posto mi chiama e ho già la colazione davanti. Provo a ripetere la performance, ma con risultati meno apprezzabili. Arrivati a maputo la procedura per il visto all'arrivo si rivela meno farraginosa del previsto, non servono i documenti che avevo preparato. Il problema è che il toner della stampante prima e una scadente connessione ad internet rallentano un pò le procedure, ma tutto sommato la cosa si risolve in fretta. Il tassista mi porta in ostello. Un ostello piccolo,ma accogliente e la gestrice è molto disponibile. Condivido la camera con un ragazzo australiano che viaggia accompagnato dalla tavola da surf un ragazzo della cina meridionale.Esco a cambiare del contante e  commpro dell'acqua. Per strada ci sono diversi rivenditori di frutta. Mi ferma una ragazza che vende licis. Ne assaggio uno, ma non mi fa impazzire, ha il nocciolo grosso, decido quindi di non comprarne, ma questo primo contatto con i locali ne evidenzia da subito la grande affabilità. Esco a fare un giro della cvittà. La prima attrazione i cui mi imbatto è una cattedrale in stile gotico costruita begli anni 60. Ci sono elementi dello stile manuelino, e una bella scalinata, ma ciò che mi attira più è il fatto che c'è un matrimonio, forse è proprio quello a cui Helena sta partecipando. Lei non la vedo, ma noto che a fare sponda al coro vocale ci sono percussioni roboanti!! resto abbastanza colpito, sentire dei jambee e altre percussioni  in chiesa in europa è abbastanza raro. Prima e dopo la ia entrata in chiesa vengo approcciato da alfredo e jorgi. Sono due ragazzi che provano a vendermi souvenir. Non ci riescono ,ma abbiamo una conversazione divertnte. Loro puntano sul fato che la amicizia è una bella cosa, ma con la fame è  decisamente meno bello. Non fanno proprio centro, ma con una piccola offerte me li ingrazio e mi faccio dire quale è la loro spiaggia favorita e altre informazioni riguardanti la città. Scopro che l'edificio al lato, con annessa scalinata è il municipio e che la statua che campeggia nel mezzo della rotonda è quella del primopresidente del mozambico. A fare angolo, in un edificio dal sapore tardo coloniale, il centro culturale franco-mozambicano. Ciò che lo rende particolare è che è stata la residenza del re sudafricano una volta spodestato ed esiliato dagli inglesi. Poco olree, scendendo verso il porto una casa interamente di metallo. Gli sloari di eiffel, oltre a lasciare tracce 9in portogallo hanno lavorato anche in mozambico, quando era colonoia portoghese. Le uniche parti in legno sono le solette e i pavimenti. Tutto il resto è in lastre di metallo imbullonate. è stato il primo edificio a 2 piani della città. Immagino che doveva farci un caldo atroce anche questo ha le tipiche colonne e balconi del periodo coloniale, solo che qui sono interamente di metallo. Da lì mi dirigo verso il mercato, mi servono delle ciabatte e vorrei comprarle. Il mercato è abbastanza esteso e caotico.
C'è un pò di tutto. Ovviamente dopo aver preso le ciabatte ne trovo di più idonee al mio bagaglio e più economiche, ma ho ceduto alle lusinghe di un ragazzo che ,evidentemente, ha guadagnato qualcosa dalla vendita. C'è una zona con le macchine da cucire e una bancarella di cibo molto gettonata. Non ci vado sospettando che il sole sulle grandi pentole in alluminio non giovasse alla salubrità dei contenuti, ma penso che mi rifarò presto.
Tornando in hotel mi fermo ad un forno e noto come all'interno del piccolo negozio annesso la  coda , ordinatamente segue praticamente per intero le mura . Compro un panino e lo mangio tornando verso l'ostello. Qui dormo per varie ore, svegliato dai rumori della cucina. Noto che sta per fare buio ed esco rapidamente a cercare cibo da cucinarmi, pare che la sera non sia consigliabile girare in città. Compro una piccola salsiccia, cipolla e pasta. Una volta preparata la condivido con la gestrice ed un ragazzo tedesco appena arrivato in ostello. Poi vado a dormire.


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