venerdì, novembre 29

31 ottobre Majunga - . Majinga è una città con un grande porto sulla sponda occidentale dell'isola di Madagascar, sul canale di Mozambico. Qui ci sono varie etnie arrivate sull'isola dall'africa continentale o da altre isole dell'oceano indiano piuttosto che del canale sopracitato e la differenza tra le etnie per strada è evidente già all'arrivo. già... l'arrivo. agognatissimo arrivo; non arrivavamo veramente mai. Passiamo Port Bergè, una città sulla RN6 (rue nacional 6 ) che sono già cotto. Il manto stradale fa veramente cacare, ci sono dossi prima e dopo i ponti e posti di blocco con la mazzetta istituzionalizzata (di cui parlerò più avanti) da rispettare. La fermata del taxi brousse è nella piazza principale del paesone. C'è il mercato, le agenzie di trasporti, e il palazzo del municipio. In mezzo alla piazza il monumento alla indipendenza dell'isola. C'è in tutte le piazze principali di tutti i paesi. La piazza è sterrata e la terra è rossa. Sulla strada del paese tanti ricambi per biciclette. Qui di macchine se ne vedono proprio poche. Anche i taxi urbani sono a trazione umana: dei bici taxi. Gli ultimi ponti prima dell tanto sospirato arrivo erano in metallo. Sono i primi ponti che vedo qui in metallo; successivamente ne passeremo parecchi e alcuni anche lunghi, ma questi, corti e tutti pieni di saldature non ispiravano grande fiducia. E anche l'autista li percorreva a passo d'uomo. Ovviamente prima e dopo ogni ponte dosso per far rallentare il mezzo prima di impegnare il ponte e repentino e simultaneo arrembaggio da parte di bambini che cercano di vendere in ordine di frequenza( ci metto anche ciò che viene offerto nei villaggi): - buste con manghi (un must, a lato strada ci sono banchetti o ragazzini che vendono manghi o che ne raccolgono nei posti più sperduti) - banane fritte, arrostite al forno o sul fuoco, a volte crude - spiedini di zebù arrostito - samosa, pasta sfoglia con dentro cipolla e altre verdure o carne, viene accompagnata da una salsa piccante.normalmente triangolare normalmente è fritta ma può essere anche al forno - acqua e succo naturale + o - freddo - bustine con frutta secca - ghiacciolo (normalmente mezzo sciolto), si presenta come una bustina dal contenuto freddo. si taglia un angolo e si succhia - pollo arrostito con varie spezie, si presenta in vari colori - ogni tanto della carne secca o del tamarindo, ma sensibilmente meno spesso. Poco prima di Majunga di passano dei rilievi. Si passa una zona montuosa con bei panorami aridi, canyon non scoscesi, ma profondi provocati delle piogge guidano la vista dall'altopiano fino alla pianura sottostante. La mia stanchezza è ormai a livelli epici e memorabili. Il tramonto ci prova a distrarmi; il sole rosso illumina e colora i bassi arbusti secchi e ingialliti dal caldo che ricoprono la pianura punteggiata di verde; è veramente un bello spettacolo, ma io sono comunque stanchissimo. Arrivato a Majunga vedo che c'è parecchio movimento nelle strade. Domani è il 1 novembre e il giorno del mio arrivo le strade sono piene di gente e di bancarelle. Sono un pò spaesato, normalmente la sera le città sono deserte o poco ci manca e qui c'è parecchio fermento con pedoni e pousse pousse(dei carrettini trainati da giovani- e anche meno giovani- locali). Ci sono tante bancarelle che vendono vestiario e simili, elettronica etc. Quello che mi stupisce è che ci sono parecchie bancarelle di cibo non pronto, come carne o verdure. Una volta individuato l'hotel faccio un giro della città. Sono distrutto, ma vorrei avere una idea della grandezza della città e poi sono molto curioso di vedere il grande baobab che è anche una delle attrazioni della città. La città non è enorme e in meno di 1 km si attraversa la città dalla stazione dei taxi brousse al lungomare, dove si trova anche il grande baobab (21 metri di circonferenza). Dal baobab parte una passeggiata sul lungomare parecchio animata (e ventosa) con vari locali di cui alcuni frequentati dalla numerosa comunità bianca presente in città. In uno di questi locali incrocio anche dei visi pallidi che festeggiano halloween, una cosa che proprio non mi aspettavo di vedere qui. Vicino alla fine della passeggiata ci sono i porti. C'è un piccolo porto per barche a vela di dimensioni medie. Il porto è parzialmente in secca per la bassa marea. Qui il giorno dopo assisterò al carico e scarico a spalle di sacchi su diverse di queste barche. Accanto a questo porto ci sono dei bar frequentati da locali. La musica è allegra e mi bevo un paio di birre. Immediatamente dopo i bar inizia il porto commerciale vero e proprio dal quale escono grosse barche caricate dalle gru della zona portuale. Ancora a sud la zona Aranta, da dove partono barchette a vela veramente piccole. Durante la serata Elisabeth, una ragazza locale mi fa vedere questi posti e ci beviamo un paio di birre. Poi si farà pagare il taxi per tornare a casa -cosa che chiedono praticamente tutti, uomini o donne che siano, dopo una serata in compagnia-.

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