domenica, luglio 28

Ciao a tutti!
vi scrivo kuala lumpur.
La spiaggia di Bira si e' rivelata una mezza delusione, proprio un bel posto, ma con poco da fare.La spiaggia, bianca, viene quasi interamente mangiata dalla marea. Ho fatto una escursione in barca e fatto snorkeling. E' stato bello per quanto i coralli qui sono stati pesntemente danneggiati dalla pesca con la dinamite e dalla pesca col fosforo. Ho comunque visto tanti tipi di pescicolorati, Due calamari lunghi qualsi 40 cm e un paio di tartarughe. Purtroppo c'era vento e , come mi avevano anticipato la sera prima, quel tipo di vesnto solleva la sabbia e la visibilita' diventava sempre peggiore. Mi sa che ho anche esagerato con la profondita' e ora ho un forte mal d'orecchio.Domani vado a farmi vedere da uno specialista. certo e' che mi fa parecchio male. Da bira ho visitato Anna Toa. Anna Toa e' ststa decisamente interessante.
E' una societa' nella zona di kajan che segue una filosofia che si chiama Kamasemasia.. Tale filosofia impone il vivere umile e il non apparire. Per questo i locali che seguono lo stile di vita locale(non tutti lo seguono) vestono di nero e vanno in giro a piedi scalzoi. Le donne hanno anche la manosinistra dipinta di nero, ma non ho xcapito il perche'. Hanno una lingua locale che si chiama keju. A causa di questo, le domande che avevo preparato in indonesiano hanno ricevuto solo risposte molto poco soddisfacenti. Molto piu' fruttuoso ' stato parlare la sera prima a casa del capo del villaggio con un ragazzo che parlava inglese e che mi ha spiegato un po' come funziona l'elezione dell'anna toa(il leader) e qualche tradizione locale. Mi ha sorpreso che ad avere l'ultima parola sul successore dell'anna toa locale sono due sacerdotesse(anronta) che durante l'assemblea per l'elezione del nuovo capocomunita(komangu adat) interpretano il segno che il locale dio(tu riarana) manda e indicano quale e' il nuovo leader.
A makassar sono stato ospite di un ragazzo che mi ha letteralmente prelevato da in mezzo alla strada e portato nel sobborgo dove vive. Da quelle parti c'e' una nutrita comunita' cattolica proveniente da flores che per un motivo o per l'altro ha finito per stabilirsi a Makassar.
Qui a Kuala lumpur devo dire che non c'e' granche' da fare. Ci sono le due torri della petronas, ma la citta' e' decisamente poco passeggiabile, anche per un camminatore ottimista come me, che trova uno stimolo anche solo a vedere cosa c'e' duietro il prossimo muro. Dietro il prossimo muro c'e' un altro palazzone ultramoderno, direi decisamente poco interessante. Forse quello che piu' mi sento di consigliare e' di prendere la monorotaia sopraelevata. Si paga a fermata, quindi si puo' pagare una fermata, farsi tutta la linea avanti e indietro e uscira ad una fermata di distanza da dove si e' entrati. Cosi' si ha un'idea della citta' e c'e' qualche scorcio delle due torri e della vita cittadina.
La mattina a chinatown c'e' un mercato di telefono cellulari ultramoderni, ma molto sono copie per cui bisogna stare un po' attenti a quel che si compera. Il museo nazionale e' interessante per quanto si parla di preistoria ,di periodo islamico e di periodo coloniale tralasciando la storia del paese prima dell'arrico dell'islam. A fianco del museo c'e' un edificio basso con un museo etnografico che ho trovato interessante, con le tradizioni dei popoli che vivono ncora nellla foresta. Sono rimasto molto colpito dalle maschere e dalle sculture.
Domani, dopo aver visto il medico andro' a malacca. Li' dovrei trovare qualche traccia in piu' del passato precoloniale malese. Vi diro' cosa ci trovo.
ciao!

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