lunedì, novembre 28

15 novembre quicksilver surf camp ngor(dakar)


La supposta ed opportuna sveglia mattutina non si realizza. l'ambizioso programma del giorno prevede (in teoria e nell'ordine):
- passare dall'ambasciata per sapere come modificare il visto e se serve un visto di transito
- visitare il museo IFAN
- cambiare tutto il contante dato che fuori Dakar non è detto che riesca
- andare a goree island
- arrivare prima delle 20 da Paco.
Programma impegnativo, ma realizzabile.
Nella dura realtà mi sveglio appena in tempo per fare colazione, esco alle 11 passate e col traffico di Dakar arrivo al museo alle12 passate. di fatto arrivando a fine orario le brioches sono finite, ma riesco comunque ad approfittare delle marmellate di frutti esotici, ieri era  un melone locale, oggi è il turno del mango, c'è un miele d'acacia veramente molto buono: profumato e denso. C'è anche una torta lievitata a base di cacao, pan di Spagna e uvette, la ho vista anche un molti bar. Ha base quadrata. Il museo è interessante per quanto le descrizioni sono stringatissime e solo in francese. Tutto sommato la collezione è abbastanza limitata. La guida parla di una raccolta disordinata, ma numerosa. Quel che resta è una raccolta di maschere(soprattutto della costa d'avorio) legate a vari momenti della vita rurale , circoncisione, riti di fertilità per le donne, funerarie e legate alle cerimonie di fertilità della terra, piuttosto che abbondanza della pesca e della caccia. Un video mostra scene da uno di questi riti. ci sono personaggi con sembianze di animali e il personaggio principale con una maschera che sembra cugino it della famiglia Addams, solo che non è di pelo,ma è di paglia. Nella cerimonia, durante la quale qualcuno lancia reti da pesca, non ci sono personaggi negativi, ma ci sono solo riti e circostanze con valenze positive (guardando io video avevo capito poco), immaginavo ci fosse la maschera della siccità da scacciare o cose simili. Invece il personaggio attorno a cui facevano festa rappresentava l'abbondanza delle messi. Al piano superiore, invece una raccolta legata ai tessuti tradizionali. Uscito di lì cerco di cambiare denaro, ma le banche mi fanno offerte poco vantaggiose e decido di andare al mercato. Lì conosco   un ragazzo che poi mi accompagnerà nel  pomeriggio. Segue la confraternita mouridite di baje fall. Questi hanno una visione  molto permissiva della religione musulmana. Bevono alcohol, fumano marjuana, non praticano il ramadan. Vestono coloratissimi e molti portano dreadlocks. Cambio da un suo amico, mi fa vedere il suo negozio(ovviamente) e con lui vado a cercare di arrivare a goreee. Purtroppo per me arrivo al porto giusto 15 minuti dopo che parte la barca. quella dopo è alle 16 e torna troppo tardi per arrivare alle 20 da paco. Mi mangio le mani. ieri ero qui e non ho preso gli orari! che pirla!Comunque con    torniamo in centro cercando l'ambasciata. scopriamo che ora è all'aereoporto e ci sediamo a bere un caffe touba. Il caffè touba è caffè misto a una spezia locale )che pare un piccolo fagiolo), non è fortissimo e ha un sapore che mi piace.  Mentre siamo lì, seduti su una panca di legno a lato strada, mi dicono che si mangia e che sono invitato (come molti passanti). Sono abbastanza sorpreso di come chi ha portato la grossa marmitta in metallo inviti i passanti e della naturalezza con cui questi vengano, mangino e se ne vadano.Andiamo in un african bar con l ragazzo che sta con me. Ha pareti dipinte di verde fino circa 2 metri, poi cambia.l'entrata è tipo vecchio west. La variante è che ci sono due strisce di camere d'aria di bicicletta per far chiudere le "porte".beviamo una birra di cui tengo il tappo e rendo un trasport en commun. Nasce come una sorta di cooperativa di trasporto, ma ora è parte del circuito dei mezzi. Sono furgoni molto colorati. Hanno colori scuri come sfondo. in una striscia laterale bianca c'è il nome. Con il furgone raggiungo casa di paco. al telefono risponde un suo amico. arriva poco dopo di me. il taxi è alle 2!  facciamo un giro al mercato, beviamo qualche birra. Stiamo finiamo in una camera di beje fal. sul materasso a terra dormiva uno, e gli altri 3 guardavano la televisione 14 pollici, che era a terra.faccio anche un pisolino.Andiamo alla stazione dei taxi e lì ci sono 2 capre, una bianca e l'altra scura, che andavano a touba. Erano curose perché erano chiuse in 2 sacchi. Ne usciva solo la testa. Ogni tanto tiravano qualche belato. Le fotografo. Un militare lì vicino mi ha fatto cancellare la foto. Le capre andavano a touba, e potevamo andarci anche noi, mi sa. praticamente abbiamo dormito nel taxi e la mattina dopo siamo partiti con un'altra auto....alle 6!!

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