martedì, agosto 2

2 luglio alpine hut parkacik 3000 mt

sveglia naturale. Mi faccio fare una omelette per fare cifra tonda,pago ed esco. Mi incammino lungo il fiume suru. Il paese successivo, mi dicono e' a 10 km circa. I bambini anche oggi vengono apposta da dove sono seduti e chiedono soldi. Durante la passeggiata chiedo a varie persone e risulta che il 1 paese e, a 8 km, lo zaino e' a 22 km. La mattina ci sono pochi camion noprmalmente partono dall'altra parte del passo a 7 ore di percorrenza. passa un veicolo disposto a caricarmi.E' un furgoncino bianco. Nei tre posti centrali siedono 5 ragazze, studentesse. Scenderanno alla spicciolata. Recupero il bagaglio a paikhar e ripartiamo. Il piccolo mezzo percorre anche strade secondarie per passare dai paesi. Io cerco di rimettere tutto nello zaino, ma mi costera' un po' di lavoro. La strada ci riporta khargil. Scendo al ponte sperando di procurarmi un passaggio, ma non funziona. faccio a piedi la strada fino al centro. Non compero le albicocche, il mio fornitore di fiducia era via. Trovo un passaggio, e' caruccio, ma l'auto pare confortevole. La strada e' panoramica, Si sale subito fuori da khargile e con una strada tutta curve si arriva a lamayuri. Le montagne qui hanno forme arrotondate, non ci sono massicci che sbarrano la vista. Ne vedremo, e ci infileremo pure a fianco, ma tendenzialmente sono spazi ampi contornati da colli con sullo sfondo le vette innevate. Si vede anche Kun (o Nun, non si distingue da qui). Questi colli sono composti di rocce di tanti colori, prevalentemente color ocra chiaro, ma anche grigio e colori di ossido di metallo come verde e ruggine. Su questo fondo colorato la natura ha piazzato delle erbe qua e la'. Un po' come fa lo spazzolino bagnato col vetro se ci passi sopra il dito. I miei compagni di viaggio sono accomodanti e sorridenti, uno di loro parla inglese e ha con se 3 grosse bacinelle in alluminio, 1dentro l'altra. E' molto devoto. Giunge le mani davanti alla fronte in prossimita di monasteri o statue(che mi indica). Ad un certo punto estae il rosario e ininterrottamente recita i suoi mantra, scorrendo le pallette del rosario. Prima di iniziare a pregare mi racconta la leggenda legata al monastero di lamayuri. Non e' molto differente da quella del pakistan. l' intervento di una divinita' asciuga il lago. Qui pare che dopo la semina le nuove piante abbiano preso forma di svastica e il luogo ha accresciuto la sua sacralita'. Qui c'e' un antico monastero che segue il buddismo tantrico. Notissimi maestri hanno transitato da qui. E' in una bella posizione panoramica. Alla base della valle ci sono campi coltivati. Il monastero e' subito a monte del minuscolo villaggio (18 famiglie + i turisti). trovo una camera grande, con letto matrimoniale e moqquette blu. Lavo gran parte delle cose che ho. Dovro' mangiare e uscire con i vecchi pantaloni tutti strappati e rattoppati. A cena nella gh parlo con dei ragazzi ungheresi, Sono qui come volontari per un progetto vicino a padun. Percorreranno la stessa strada dei miei amici, ma alla rovescia. Cercano un mezzo per poter accorciare la strada, ma non hanno molta fortuna. La cena e' buona, ma scarsina. Riso, lenticchie e verdure bollite. Chiedo anche il bis, ma arriva ancora piu' piccolo del precedente, e penso seriamente di uscire a cenare una seconda volta. Si sente del movimento in paese. C'e' un festival e oggi e' l'ultima sera. L'assembramento, non poteva essere differente, e' vicino alla guest house. Ci vado con uno degli ungheresi. C'e' un minuscolo palco con un disegno del monastero come sfondo, e ai lati teli colorati. All'inizio c'e' una ragazza che balla su musica registrata, poi una sorta di commedia. 4 personaggi siedono vicino ad un focolare e parlano. Il pubblico e' attento e divertito. Io non capisco nulla e guardo un po' le persone. E' evidente che ci stiamo riavvicinando a zone popolate da etnie di origine mongola/tibetana. I visi sono spesso tondi con zigomi molto alti. Le ragazze sono carine e non per forza accompagnate da ragazzi. C'e' una strana situazione nei paesi buddisti piu' devoti. Il fumo o l'alcohol sono quasi vietati o non concepiti. I fumatori di sigarette, anche di eta' avanzata, fumavano in un punto oscuro fuori dal luogo di ritrovo. Molti erano ubriachi, ma di alcohol in paese pare che non ce ne fosse(ho cercato una birra). Uno di questi e' un turista di manali. E' qui con la moglie , ma si annoia a morte. Io torno in gh, ma poi riesco. Vorrei vedere ancora un po' di "festa". Esco tardi e mi gurdo come lucina alla mano ognuno varca l'oscurita' che lo separa da casa. Seguo un gruppetto per cercare un posto scuro, ma non lo trovo. Torno in gh. Davide mi scrive che la partita con la germania e] finita male per gli azzurri. Racupero le cose stese e vado a letto.

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