sabato, agosto 5

13 marzo Axum Africa hotel
Colazione in un postaccio a fianco dell'hotel. La colazione locale prevede salsa di pomodoro, un po di piccante, cipolla cruda e uovo all'occhio di bue con pane. Per gli amanti del dolce , invece, pane e miele. Il pezzo forte della città è il parco delle stele. Prima che i regnanti si dessero al culto cristiano le tombe erano formate da ambienti sotterranei con varie camere sovrastate dalle note steli. Le steli hanno scolpito una porta alla base e tante finestre quante sono le camere della tomba a dare senso di altezza alla stele. Vediamo anche la stele che era stata trafugata dall'italia durante il colonialismo e compriamo una spilletta che celebra l'amicizia tra italia ed etiopia nata in occasione della restituzione della stessa. Nel parco ce ne sono varie, alcune tenute in piedi da cavi e contrappesi. La più imponente è caduta e se ne vedono i pezzi (e chi li sposta??!??!). Ci sono anche alcune piccole steli non scolpite (non solo i regnati si facevano la tomba con stele). Notevole che in cima alle steli spesso c'era una sorta di stemma che però non ha retto la prova del tempo.
La visita prosegue nella zona orientale della città. Visitiamo il bagno della regina di saba (una cisterna in realtà posteriore alla mitica regnante di memoria biblica), una stele molto interessante con inciso in 3 alfabeti (geez,amarico e greco) un atto pubblico (non ricordo di preciso il soggetto) e ancora oltre la tomba di re Kaleb. Sulla strada incontriamo degli studenti che cercano di vendere artigianato: prima abram e, dopo la visita della tomba, birzag. La tomba di kaleb ha una bella posizione panoramica. Il re è ricordato per le sue campagne militari volte a espandere la fede cristiana nell'area del Corno d'Africa, del Sudan e del sud dell'Arabia. Venerato come santo dalla Chiesa ortodossa etiope, Chiese ortodosse orientali e Chiesa cattolica, è stato il fondatore del Monastero di Debre Damo. Fuori dal monumento funerario (senza stele, essendo re cristiano) abbiamo una accesa trattativa coi rivenditori di souvenirs e riusciamo ad accodarci ad un tedewsco con autista. Con lui andremo verso i monti simien con un mezzo privato, in questo modo risparmiamo un sacco di tempo (nonchè una levataccia per prendere il bus).
Tornando verso l'hotel notiamo i troni in pietra su cui venivano incoronati i sovrani di etiopia (ovviamente in prossimità di chiese) e dopo aver mangiato una banana torniamo in hotel. In hotel cambio tutto il contante che mi è rimasto (e finchè non torna il ragazzino giro nervosamente per la stanza da letto). Ottenuto il contante andiamo al ristorante antika. E' una scelta felice. Non tanto per il menù (ovviamente vegetariano, dato il periodo di digiuno), quanto per le danze che si svolgono sul palcoscenico all'interno del locale. Hanno abiti molto colorati, le donna hanno gonne lunghe e acconciature complesse. I balli di coppia sono praticamente senza contatto. Le coppie di ballerini stanno di fronte appaiati o uno di fianco all'altro uomini da una parte e donne dall'altra. Più che le gambe i balli vedono un movimento delle spalle e della parte superiore del corpo. Uno dei ballerini si agita velocissimo! Alla fine dello spettacolo i ballerini scendono tra il pubblico e invitano a ballare dei commensali. Usciti ci godiamo la luna piena in una città che pare abbastanza pulita e sicura. Di sicuro lo status di città turistica incide, ma noto strade tutto sommato asfaltate bene, marciapiedi lastricati e una offerta turistica a vari livelli. Tornati in hotel riincontriamo birzaf, una studentessa incontrata nel pomeriggio. Ci ha portato dei regalini. Siamo molto stupiti e contenti di vederla e ci intratteniamo un pò a parlare con lei. Nell'hotel ,largamente utilizzato da occidentali in transito, c'è anche un gruppo di avventure nel mondo. Facciamo 4 chiacchiere anche con una ragazza di cuneo poi si va a dormire.

14 marzo africa hotel Axum

Sveglia tutto sommato non traumatica, colazione con sugo piccantino in un postaccio vicino all'hotel. Riincontriamo abram, il ragazzo conosciuto il giorno prima nei pressi della stele e mentre parliamo conm lui dei ragazzini si propongono di pulirci le scarpe (anche se abbiamo de sandali). Subito dopo ci troviamo con chi ci darà un supposto oneroso passaggio verso il campo base dei monti simien. La strada verso la città di debark è ben nota per la sua spettacolarità. C'è chi definisce questa zona come caos geologico. La strada in effetti non tradirà affatto le aspettative facendosi via via più spettacolare. Il paesaggio , inizialmente pianeggiate, ha ampie zone coltivate. Dopo che la strada volge verso sud il paesaggio si fa via via più secco e da pietroso, con l'innalzarsi della terra passa da pietroso a roccioso. La vista spazia per vari km su una terra molto irregolare e dai colori chiari. é punteggiata di arbusti ed alberelli

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