venerdì, aprile 29
13 aprile royal GH mandalay
Sveglia comoda e lezione di yoga da parte di Andrea ed ely. Mi insegnano il saluto al sole. Si tratta di uno streching dolce dei muscoli. Di fatto e' abbastanza faticoso se non si coordina con la respirazione e lo si fa con tempi allungati. Un concetto chiave e' che la respirazione va concepita in 4 tempi. Oltre a inspirazione ed espirazione vanno aggiunte pause in cui il fiato si trattiene. Andrebbe ripetuto 3 volte per lato del corpo, ma io gia' alla fine della 1 gamba sono sudatissimo ed affaticato. Mi fanno vedere alcune posizioni ideali per il dolore di schiena o di altre parti del corpo.Andiamo in stazione a prendere il biglietto per il giorno dopo e leggiamo un volantino dell'unicef abbastanza shoccante: si invitano i turisti a non andare negli orfanotrofi. Le ragioni indicate sono fondamentalmente 2: i bambini non sono come animali da zoo da fotografare e poi si indicano queste istituzioni come negative e lucrative; c'e' scritto che molte volte le donazioni ricevute finiscono nelle tasche di chi lucra sui bambini e non servono per la supposta istruzione o benessere degli stessi. Compriamo i biglietti con qualche intoppo, serve il numero del passaporto e noemi non lo ha. Risolviamo velocemente chiamando la gh e facciamo i biglietti. Mangiamo un samosa prima di buttarci nella mischia e in men che non si dica siamo gia' nuovamente e completamente bagnati. Ci fermiamo in un baracchino improvvisato, condividiamo una lattina di birra e proseguiamo.I ragazzi bevono whisky misto ad acqua e me ne offrono in parecchi. Uno addirittura in un biberon (penso che sia anche per evitare che entri acqua nella bottiglia: bere non e' sempre facilissimo sotto numerosi getti d'acqua). Ci sono anche le prime vittime del'alcohol, nell'aiuola in mezzo allla strada, riversi si vede cio' che resta di chi ga ecceduto con il bere). Restiamo vittime della nostra foga e finiamo l'acqua nelle pistole. Ricaricarle non e' difficile, ma i gruppi piu' agguerriti hanno grossi blocchi di ghiaccio dove tengono l'acqua e sono ben contenti di farci vedere che la loro riserva di acqua e' bella fredda. Ci riproviamo con il ristorante e finiamo nuovamente a mangiare nel ristorante li' di fianco. L scelta e' ampia e cosi' proviamo vari curry differenti. Chiediamo al gestore di illustrarci come si usa il tanaka, la crema antiscottature locale. Il tanaka e' una pianta i cui rami e radici, se sfrergati su una pietra ruvida con acqua, si polverizzano e la crema che ne risulta fa da schermo al sole. Ne mettiamo un po' e ci ributtiamo nella mischia. Veniamo invitati su vari mezzi a ballare e salendo su questi mi si rompono i pantaloni sotto il cavallo ; sara' l'inizio di una serie di riparazioni. Sento chiaramente un pericolo per i miei occhiali, li ho appesi alla maglietta e ci metto la mano sopra tante volte per verificare che siano ancora li'. I getti di acqua sono forti e il continuare a saltare ahime' porta ad una prevedibile conclusione. Purtroppo li perdo e perdo anche la pistola ad acqua. Per dimenticare mi butto su un cocktail di whiskey e una bevanda tipo gassosa. Noto un signore che sanguina dalla testa. Nomi mi dice di aver visto un diverbio e un ragazzo che gli spaccava la bottiglia in testa. I locali sono estremamente tranquilli, ma l'alcohol da' alla testa anche da questa parte del globo.
Siamo stanchi e bagnati da varie ore e scrocchiamo un passaggio. Un furgoncino pieno di donne infreddolite segue parzialmente il percorso che ci tocca fino alla guesthouse (piu' di 6 km). Nonostante la presenza di un bambino di pochi mesi il furgone di donne e' una autentica calamita!! ci bagnano tutti e nel traffico congestionato abbiamo di fianco un gruppo con dell'acqua congelata!! ad ogni sorpasso (sono stati almeno 15) ci buttavano addosso acqua molto fredda. Dal canto loro ci sono gruppi che con pompe alimentate da motori a benzina buttano un sacco d'acqua del canale su chi passava. Alcuni di questi aprono gli abitacoli e sparano dentro acqua in grande quantita!! Ad un certo punto la pacchia finisce; il furgoncino devia dal percorso a noi comodo. Ci fermiamo in un bar per strizzarci e bere una birra, ci danno anche dei fagioli secchi tostati e passati nell'olio. Usciamo che e' buio e i gavettoni sono momentaneamente sospesi. Il ritorno prevede circa 4 km a piedi. Ci fermiamo a mangiare del riso fritto in un baraccio che serve anche birra alla spina.Ci da delle porzioni enormi e non riesco a terminare quella che noemi (come spesso accade) non riesce a terminare)Visitiamo anche una pagoda sulla strada verso l'hotel. Un signore all'interno ci fa notare che e' parecchio antica, ma non specifica quanto. Tornati in hotel andiamo in camera, dato che il treno e' molto presto abbiamo chiesto di condividere la singola. Non e' stata una buona idea, fa un caldo atroce e fatico un po' a prendere sonno e noemi anche, tanto che preferira' domire in terra.
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