sabato, aprile 6

luang prabang
stesso pc, mattina del giorno dopo.
il fiume poi lo abbiamo passato intorno alle 11 e poco dopo 1\2 giorno abbiamo a discendere il mekong su lunghe barche a motore. Il viaggio dura 7 ore il 1 giorno e piu' o meno lo stesso il secondo.
sulla barca conosco un ragazzo francese con cui condividero' la stanza. Lo conosco(lui e una editrice danese) nella parte posteriore della barca, c'e' una sorta di balconcino e preticamente resteremo li' ran parte del viaggio.Il viaggio e' lento e in quel piccolo spazio non e' granche' confortevole, ma per lo meno e' facile socializzare.Il mekong per un lungo trratto fa da confine e le baracche thailandesi i laotiane hanno le bandiere dei rispetivi paesi. Una volta che si entra in Laos risulta evidente che la densita' di popolazione e' bassissima. Pochi villaggi molto piccoli, e praticamente solo di legno. Sulle spiagge qualche bufalo e, ogni  tanto, sparuti gruppi di persone vicino agli approdi. Vicini a destinazione le rive sabbiose lasciano affiorare delle formazioni rocciose di colore scuro, per poi diventare solo roccia viva che affiora dall'acqua.
Il paese dove passeremo la notte si chiaama Pak Beng.
Pak Beng e' poco piu' di una strada tortuosa con negozi di qua e di la' della strada. La sera incrocio con il francese due ragazzze tedesche conosciute a bordo della nave. Puntano una insalata di papaya. Le seguiamo e mangio una insalata di papaya immangiabile. Qui in Laos ci mettono una salsa che sa di pesce.Disgustosa.
La mattina seguente i galli(che sono tantissimi) mi svegliano intorno alle 7.Mi addentro nel paesino.In realta' tanto paseino non e' cammino perpiu' di 1km e ancora pare esserci abitato.
Mi addentro nelle strade parallele, dove ci sono delle abitazioni e vengo salutato. Rispondo al saluto.Mi invitano a sedere. Ci sono 5 persone di eta' compresa tra i 40 e i 60. Stanno bevendo birra (alle 7.40 avevano gia' scolato 3 bottiglie) e mangiando una erba che si trova nella foresta-ovviamente piccante-.Dopo le presentazioni mi mettono in mano una bicchiere, e rifiutare, mi fanno capire, non si fa. Normalmente c'e' un solo bicchiere e a turno si beve tutti da quello, fermare il giro e' poco cortese. La persona che mi ha chiamato e' un poliziotto. Sta festeggindo non so quale ricorrenza con l'amico padrone di casa.Il padronne di casa mi presenta la moglie.Hanno 4 figli. Siamo seduti su in piano di legno intrecciato, sopra di noi le camere da letto,e sotto, la cucina. La signora porta dell'anatra e una polverina-manco lo dico, tutto e' piccante-. Porta anche un piatto non piccante.Cicale.Cicale bollite con prezzemolo.Buone, ma ogni tanto bisogna sputazzare l'esoscheletro.Iltutto e' accompagnato da riso glutinoso in ceste di bambu intrecciato.
Torno alla camera e non c'e' piu' lo zaino.Panico.Chiedo alla tizia della guesthouse e mi dice che i ragazzi lo hanno preso. Vado alla barca e non ci sono!!ancora piiu' panico.Alla fine li trovo.Hanno preso le mie cose, ma non tutte.Sono un po' incazzato col compagno di stanza.In realta' e' roba di poco valore, ma sapere che il mio set non e' piu' completo mi irrita parecchio.
Arrivati a Luang Prabang prendiamo stanza insieme ad un bel gruppetto, siamo una decina nella stessa guesthouse.La sera a cena vorrei consumare la mia vendetta con il rumoroso volatile, ma finiamo in un buffet vegetariano; la vendetta, in effetti, e' un piatto che si consuma freddo. Dopocena compaiono 2 ragazzi. Un laotiano e un francese di origine vietnamita. Il laotiano e' attrezzato di tuttopunto per fare musica, chitarra, armonica a bocca e una sorta di maracas.Il  francese di origine vietnamita e' molto bravo a suonare la chitarra e ci intratteniamo a lungo.Io tengo il tempo con una laattina.Quando il ragazzo del laos canta siamo tutti molto interessati,il testo delle canzoni e' incomprensibile, ma il ritmo suggerisce che ui testi sono a tema scherzoso.E' abbigliaato in maniera tradizionale.Il capo e' coperto da una sorta di turbante, ha varo monili tra collo dita e polsi e il colore che piu' si vede e' il blu. Vogliono assolutamente sentirmi cantare una canzone sia in inglese che in italiano. Gli canto la gatta di gino paoli. Poi mi chiedono del testo di bella ciao e io glielo spiego.
il giorno seguente visito un tempio veramente molto interessante. Sulle pareti dipinti stilizzati narrano la epica storia di un re locale. La citta' e' stata distrutta dai thaailandesi e le'unico tempio rimasto in buone condizioni e' questo di cui vi parlo.E' molto interessante.La visita dura quasi 3 ore(mi sono accanito a decifrare la storia).Al tramonto siamo aandati in un tempio in cima alla collina che domina la citta'.In realta' il fumo delle campagne ha rovinato lo spettacolo,ma li'  ho conosciuto un giovane universitrario che mi ha spiegato qualcosa della cultura locale.poco, in realta', parlava pochissimo inglese.
A cena ho mangiato pollo con curry verde, laatte di cocco e melanzane. BUONISSIMO!
dopocena i tanti tanti tanti europei presenti hano  fatto un po' di passerella, a me onestamente fare lo splendido non piace in Italia e manco all'estero, per cui ho bevuto un paio di birre e sono andato a letto.
Oggi noleggiamo un furgoncino e andiamo a vedere una cascata a sud della citta'.
Sono molto stupito del numero di europei che si vedono per srada.Tanti tanti tanti. Spero che nel nord del paese ci sia meno gente. Faro' molta piu' fatica a comunicare, ma e' incredibile il numero di persone straniere che si vedono in giro, soprattutto la sera.I laotiani si svegliano molto presto e la sera in giro ci sono solo turisti.
Ciao!!

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